USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
’ ossièssi. Ccerte vorte pe’ ffa’ indemognà’ quarcuno abbasta che una strega o una fattucchiera j’arivi a ddà’ ppe’ bbocca un invortino de capelli, una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Gira la notte, nell’inverno, con una marmitta di rame stagnato, sostenuta da una tracolla: — Pettorali! - Bollenti - Mela cotte!
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
È abruzzese. Va curvo per il peso di una canestra nella quale porta una quantità di utensili da cucina, e grida: — Peparóle e cucchiaaà! — Schifiètte
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
"Si udiva talora per le vie una lugubre cantilena di voci argentine, interrotta frequentemente dal suono di un campanello. Era — è sempre il Moroni
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Bbisogna portasse in saccoccia er trifojo, o du’ denti legati cor un filo de seta cruda zuppa de bbava de lumaca. Oppuramente tienè’ a ccasa una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Due ragazzi, tenendo un pezzo di corda uno a una estremità e uno all’altra, o formando con lo spago una specie di sega che ricavano dalla prima
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
La canoffièna è formata da due funi che in alto sono raccomandate a una trave, o anche all’architrave d’una porta, od altrove, e in basso sono legate
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Annate a ttrova una bbrava fattucchiera, speciarmente de quelle che stanno in Ghetto, e dditeje de che sse tratta. Quella allora, vederete, che
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Va attorno nei mesi caldi con un cappello di paglia a larghe tese, una secchia d’acqua, una canestra con l’occorrente per bere, e grida: — Acqua
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
’invitati, presempio, je viè’ ll’estro de sapé’ quale de le du’ donne gravide farà mmaschio. Uno scommette per una e un antro pe’ quell’antra. Che ffanno
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Ammalappena una persona riceve una bbastonata, un pugno, o anche una ferita, llì ppe’ llì, je fa subbito bbene a mmettecce una bbrava chiarata d’ovo
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Si tte ggira intorno una lapa è ssegno de bbôna nóva; un moscone è ssegno de visita. Una vespa: nôva lesta. Un ragno: è ssegno de guadagno. Apposta
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Si, ssarvognóne, er furmine (ch’è ffatto come una colonnétta de pietra) passa vicino a ’na persona la incennerisce in sur subbito accusì ccome la
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Era una rippresentazzione che sse cantava in povesia, co’ l’accompagno der calascione, e un sacco de ggesti e dde bboccaccie, da facce abbortì’ ’na
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
), chiamate Lanternoni. Egli per invitare la gente a comperare la sua merce, gridava con voce stentorea: — A ccinque una grossata, dieci una pavolata, venti una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
sur una delle mani che poggiano a terra, tutto il corpo, in guisa di fare, braccia e gambe tese, una girandola.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Pe’ nun fa’ mmai una mala cascata o dda un caretto o dda una scala o dda un ponte o da quarsiasi antro sito, abbasta a pportà’ ar collo la medaja de
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
costa un sordo. Basta a ttienesse in bocca una cìca, o un mozzóne de sighero che sia. Credeteme a mme, è una vera mano santa.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
"Trastullo fanciullesco, fatto con carta ripiegata, in modo che, ad una agitazione di braccio, uscendone una parte per l’aria che vi s’interna, si
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Pijate una bbôna fatta de foje de sambuco e ccoprìtevece tutta la persona, una foja accanto a ll’antra tanto de sopre che dde sótto. Doppo
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Mettete in d’una pila un par de bbucali e mmezzo d’acqua, du’ libbre de’ erba sarvia, una libbra de rosmarino. A fforza de falla bbulle fate che in
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Comprate un po’ de ggèsso de Genova e ffatelo bbullì’ drento ’na certa quantità d’acqua. Quanno quer gèsso è addiventato come una specie de fanga
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Precuràteve quell’erba a mmazzettini che ffa ppe’ li tetti, e cche se chiama, me pare, la Pimpinélla. Poi pijate una fétta de lardo e ppistatela
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Precuràteve un tantino de tàrtero de bbótte, poi comprate un bajòcco d’éllera, e ffàteli bbullì’ assieme, drento a una piluccia de còccio. Bullito
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Questo giuoco si fa bendando una persona, la quale deve, in quello stato, avanzarsi verso il posto dove prima le si era mostrata in terra una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Fôra de porta Pia, passata Sant’Agnesa, a la stessa mano de la cchiesa e gguasi de faccia a la trattoria de Màngheni, prima c’era come una scesa e
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Passatempo che consiste nell’indovinare quale è il millesimo di una moneta da un soldo che lo scommettitore tiene in mano dalla parte dell’arma
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
libbri: "Tra la vacca e ’r toro, Troverai un gran tesoro". Lui se messe a ccercà’ ppe’ ttutta Roma, e ddefatti, in d’una scurtura che stà ssotto a quel
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Si fa la conta. Il sorteggiato si pianta nel mezzo de’ suoi compagni, pronto ad afferrare il primo di essi che non tocchi ferro. Per esempio: una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
invece chi cce s’àpprica sur dolore le tevole der tetto prima infócate e poi invortate in d’una pezza de lana. E cchi cce mette sopre un impiastro d’una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
stabilire la conta o la mamma che sia. La quale, rivolgendosi a uno dei giocatori, dice: — È arivata una barca carica de... e l’interrogato deve
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
ad una terza e così via via. Con questo giochetto — dice il Belli, in una nota de’ suoi Sonetti — quando a piazza Navona eravi il mercato, un cocomero
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Chi sse lo sarebbe mai creso che la Madonna de Sant’Agustino, detta der Parto, tanta miracolosa e ttanta mai bbella, fussi anticamente stata una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Erano (e lo sono ancora) una specie di servi ecclesiastici delle fraternite di Roma, poichè ogni arte, mestiere e condizione di uomini ha in Roma la
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Oppuramente se fa mmisuranno da li detini de le mano a la punta der naso, sempre cor parmo de la mano, una vorta a annà’ in su, e una vorta a vvienì
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
ggiornata. Poi pijate un po’ d’ojo, un po’ dde ségo e un po’ dde cera vergine, fatece come una pulentina, sparmàtela sopra una pezza de tela e
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Pijate un po’ dde riso, un mazzetto de marva e un bicchiere de latte fresco, metteteli in d’una piluccia de coccio, e ffateli bbulle tutt’assieme
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Si uno s’incontra pe’ strada cor una cratura che aritorna da èsse’ accresimata propio allora, è ssegno de bbôn ugurio; perchè le crature appena
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
du’ mesi, e quanno l’ha ccovato, c’esce fôra una bbestiaccia tanta bbrutta, mezza gallo e mmezza serpente, che, ammalappena affissa in faccia una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Er primo de ll’anno, pe’ vvede si ddrento l’anno nôvo le regazze se mariteno, hanno da fa’ ’st’antra prova. Hanno da pijà’ ttre ffava secche: a una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Una de le maravije de Roma, non ce se crederebbe si non fossi vera, è er portone der palazzo de Sciarra, a ppiazza Sciarra ar Corso. Gnentedemeno
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
’ assicurà’ si è vvero; perchè una vorta che una gran signora ce vorse provà’ arimase cèca der tutto.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Uno dei giuocatori chiude nel pugno, come nel giuoco precedente, una certa quantità di ceci, bruscolini o altro; poi passandoseli dietro, che nessuno
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
in un fónno de letto. Pe’ nun fa’ spellà’ la schina a quelli poveri ammalati incurabbili condannati a sta’ in d’un fónno de’ letto e ssempre in d’una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
subbito co’ l’acéto; poi pijà’ una bbôna fatta de pélo der medemo cane che vv’ha mmozzicato, mettesselo su la ferita e ffacce una fasciatura. Poi ’gni
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
’ preservasse dar male de le Moroide, ortre ar portasse in saccoccia una castagna porcina, fa ppuro bene a pportàccese un po’ ddé ceralacca o anche una
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Il venditore di pere cotte, va attorno nelle ore afose del caldo, cantando con voce stentorea una lunga filastrocca di parole per attirare i
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Fanno a gara fra ragazzi o ragazze, a chi salta più scalini della scala di casa, di un palazzo, di una chiesa o di altro.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Una diecina di ragazzi si prendono per mano; due altri di essi, che fanno da capi-giuoco, si pongono a una certa distanza parallelamente, e poi
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
In questo giuoco le bambine che vi prendon parte riproducono tutti gli usi che accompagnano la nascita di un bambino. Una delle fanciulle si mette un