USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Passatempo fra due bambini. Il primo dice al compagno — Sei stato alla vigna? Questo risponde: — Sì. E l’altro: — Hai visto la scimmia? E il secondo
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Regazze mie, er primo giorno de ll’anno nôvo, annate su la porta de casa, pijate una ciavatta, e bbuttàtela o su’ ripiano der primo capo de scale
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’Na vorta Napoleone Primo mannò a Roma tre ggenerali francesi. E ssentite, si vvolete ride, come (parlanno con poco rispetto) se chiamaveno: uno Cacò
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La prima notte de lo sposalizzio, quanno li spósi vanno a lletto, er primo de loro dua che smorza e’ llume, quello môre prima. Se dice anche che
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Una mucchia d’anni fa, dda noi, s’accostumava, in tempo de Quaresima, er primo vennardì de marzo, de portà’ a rigalà’ er maritózzo a l’innammorata
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Bbisogna portalli a bbattezzà’ ppiù ppresto che sii possibbile. Er primo fijo s’ausa a pportallo a bbattezzà’ a San Pietro. Mentre se bbattezza er
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primo a la mèta, è proclamato vincitore. Il capo-giuoco nel dare il segnale di partenza è solito dire: Uno, dua e ttre; chi è urtimo puzza!
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Er primo ggiorno de ll’anno, a Roma, se magna l’uva appassita, la lenticchia cor codichino o cco’ le bbraciole de majale; accusì, ddice, che sse
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sta dietro a tutti, il quale rimasto diritto, salta uno per uno i compagni, incurvandosi poi anche lui dopo l’ultimo saltato, mentre il primo alla sua
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nostro primo padre Adamo, p’èssese fatto straportà’ dda la góla, fece quela gran buggiarata che nun abbastò cche la pagassi cara salata lui sortanto; ma
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Ecco quello che ss’ha dda fà’. Er primo pidocchio che je s’acchiappa su la testina, si la cratura è ffemmina, je se deve acciaccà’ su la padèlla; si
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pigliarla prima che essa cada in terra. Chi la piglia è il primo e si sceglie il secondo; il secondo si sceglie il terzo; questo il quarto, e così via
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birichini, già d’intesa fra loro, circondano per sorpresa il primo ragazzo o la prima persona che s’imbatte sul loro cammino, e facendogli intorno la
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nocchie o di osse di albicocche, di pesche, ecc. Uno dei giocatori, al quale tocca di tirare pel primo (dalla distanza stabilita con un segno in
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Er primo ggiorno de Carnovale, ddice, ch’er Capo Rabbino de Ghetto annava a riverì er Senatore romano e a inchinajese d’avanti co’ la capoccia insino
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sorte spetta tirare il primo la rùzzica, e poi successivamente agli altri giuocatori secondo l’ordine stabilito. La rùzzica è un disco di legno (qualche
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Si fa la conta. Il sorteggiato si pianta nel mezzo de’ suoi compagni, pronto ad afferrare il primo di essi che non tocchi ferro. Per esempio: una
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Er primo dente che sse leva o cche ccasca a una cratura, s’ausa a mmettello su la cappa der cammino: facenno crede a la cratura che la Bbefana ne la
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primo giocatore, passa il diritto al secondo, e così via via.
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cristiano; e presso a poco significava: Male incolga al primo cristiano che incontro. Segno di croce degli israeliti secondo i cristiani: In nome di
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Er primo de ll’anno, pe’ vvede si ddrento l’anno nôvo le regazze se mariteno, hanno da fa’ ’st’antra prova. Hanno da pijà’ ttre ffava secche: a una
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’improvvisare versi, lodanti la loro merce, e, appropriandoli al primo che s’imbatteva sulla loro strada, un frate, una monaca, un paìno, ecc. — Cé l’avémoo
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’ultimo, cioè colui che mandò la sua moneta più distante dal maróne, raccoglie le monete, e fattone un mucchio, le situa dove vuole, affinchè il primo
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uno di essi è rimpiattato, il secondo capo grida: Fôco fôco!, e quando esso se ne allontana, grida invece: Acqua acqua! Il primo compagno scoperto, va
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tavolino tanti bbicchieri, pe’ quanti so’ li ggiocatori. ’Sti bbicchieri se metteno in fila. Ar primo ce se mette una góccia de vino, ar siconno un filo, ar
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finestra, e bbuttatela pe’ strada. Er primo de li vostri caschènti che ppasserà ssopra a quell’acqua, sarà er fortunato o lo sfortunato che vve sposerà.
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sedere quello che dalla sorte fu condannato a star per primo in berlina. Il capo-giuoco va attorno al circolo, e, ad uno ad uno, domanda a tutti perchè
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A Roma, er primo de ll’anno se màgneno le lenticchie e ll’uva; perchè chi mmagna ’ste du’ cose, dice, che cconta quatrini tutto l’anno. Er ggiovedì
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cratura nun finisce un anno d’età, nun bisogna spuntaje l’ógna a le detine, si nno quanno so’ granni divènteno lombétti. Sino che nu’ spunteno er primo
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allora la conta lascia andare il primo per correre dietro all’importuno. Colui che viene preso è tenuto a prendere il posto della conta o di bùzzico
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I giocatori, fatta la conta, la quale deve indicare il primo di loro che frulla, ossia che lancia le monete, si dispongono in circolo e ciascuno
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M’ariccontava la bbon’anima de mi’ nonna che er ballo de li guitti era ’na festarella che sse faceva a Roma, in de li su’ tempi, er primo de maggio
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còccia di melone o altro, e la tira nella nicchia numero 1. Se il sassetto andasse a cadere nel primo spazio chiamato poco pulitamente dei cacatori
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tutte le palline da battersi essere collocate. Si fa la conta, e a chi va il punto, è il primo a tirare per cogliere in buca. Se ci coglie dice agli altri
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È un giuoco che si fa in due o anche in quattro giocatori. Il sorteggiato è il primo a giuocare. Egli fa un circolo sulla sabbia, e poi prende in
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’ quarche mmostro o quarche ppersona bbrutta, si nnó (in der primo mese de gravidanza speciarmente), quanno la cratura nasce je poterebbe arissomijà
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che nun è esso; ovvero: Lassatelo qui che è esso, secondoché il reclamo era bene o male applicato. Nel primo caso, il povero deluso ritorna al suo
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primo che je fa’ un po’ l’occhio storto, succede bburiana. A Roma se dice pe’ ruzza, che lo statuto de la Passatella sta scritto a Ccampidojo, perchè
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appresso, da la porta infinenta ar primo ripiano de le scale, e mmagari puro pe’ ttutte le scale infinenta ar portone. ’Sta scopata serve a scongiurà
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queli tempi, era festa dar primo all’urtimo ggiorno de ll’anno. Prima in de li teatri, speciarmente de bbassa ’strazzione, come er teatro Pace, er
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’estate e inverno sii d’inverno. 34. Chi nnasce de marzo, è mmatto. 35. Cattivo inverno fa cattivo istate. 36. Primo d’agosto, capo d’inverno. 37. La