USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Andava con la sua ruota, si soffermava ogni breve tratto, e con voce squillante gridava: — Arrotinoo, signori!
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buttare le dita indovina il numero di quelle della conta, prende il posto di questa; altrimenti ogni volta che sbaglia, si busca una mazzaroccata sulla
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L’antico rivenditore degli avanzi delle cucine signorili e delle trattorie, andava con un grande schifo sulla spalla, pieno di ogni sorta di cibarie
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Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all’orecchio, e con voce gutturale, gridava: — Aèoo! Grida che
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, favole e lleggende, a la leggenda II, indove ce sta scritta ogni cosa.
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poi a qual pro, se ad ogni passo, delle loro grida, ne abbiamo intronate le orecchie?
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Due fanno a pari e caffo. Il perditore, ogni volta che sbaglia, riceve dall’altro un tuzzo, cioè un forte colpo dato sulle spalle, prima con la punta
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nostro differisca in qualche regola da quelli delle altre provincie. Cosa che io non credo. In ogni modo è giuoco di adulti e sebbene questa raccolta
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!". "Venite tutti dal Moretto Che guarisce il mal di petto Cor un soldo che voi stendete D’ogni mal salvi sarete, ecc.".
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pesava! Su ’sto fatto er Belli cià ffatto un sonetto che vale un brillante per ogni lettera.
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Su ’ste quattro lettere che ppe’ Roma se leggheno insinenta su li lampioni, ciavemo ogni sempre scherzato. Chi j’ha vvorsuto dà’ un significato e
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Anticamente ogni bburiana che ssuccedeva drento Roma, annava a ffinì’ cor dà’ er saccheggio a Ghetto. A ttempo mio, invece, tutt’er giorno nun se
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la boccuccia, e ultimo il nasino, accompagnando ogni singola indicazione con queste parole: "Questo è ll’occhio bbello, Quest’altro è ssuo fratello
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Fiori e in antri siti. Ogni scrivano pe’ llegge una lettra e ppe’ ffaje la risposta pijava tre bbajocchi; adesso invece pijeno cinque o ssei sordi
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mano, o anche senza la bacchetta, e recita la seguente filastrocca, toccando successivamente, con la bacchetta o con l’indice della mano destra, a ogni
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, dicènno ogni vorta che cce passa: — Sfàmete, lupa!
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fa’ ’na regazza zzitèlla, che, a ogni óntatura, dev’èsse ’na regazza nôva.
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: "Ogni otto ggiorni, sciojete u’ nnodo da ’na parte de ’sta treccia, e rifatelo da ll’antra; e mmentre lo sciojete, dite: "Diavolo fatte capace: Scioje
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, ecc. Alcuni invece intercalano ogni sillaba delle parole con un vi, con un ti, ecc. Per esempio, per dire: Bada che ruba, diranno: Vibavidavi che
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pportone o bbottega; che — ddice er Belli in un sonetto magno — era un morì dda’ ride’. Allora ogni macellaro ammazzava le su’ bbestie in der su’ macello
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quartarolo ar giorno, per ogni carettiere che cciaveva ar servizzio. E bbisognava vede si cche ppezzi d’ômmini ribbusti che èreno, e ccampàveno quant’e Nnovè
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funzione. Da commare e da compari, je ce faceveno li ppiù gran signori de Roma, e ddice che ogni ggiudìo che sse convertiva s’abbuscava ottanta scudi e
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manata o ’na mazzettata te lo smorzaveno in ogni modo, urlanno: — Er móccolo e ssenza er móccolo; abbasso er móccolo! Ma ssiccome ’sto divertimento se lo
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ttutte le Madonne che staveno pe’ le strade, pe’ le bbotteghe e ppe’ le case. Mi’ padre, pe’ nun èsse’ preso de mira dar Guverno, per ogni artarino
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affetto. Fatto questo, ogni quinnici ggiorni, fate imbriacà’ ’sta bborzetta mettennola a mmollo in un bicchier de vino. Quer vino poi se deve bbuttà’ ppe
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panetti, senza godenne er privilèggio. Ogni forno ciaveva un nummero; presempio uno, dua, tre, quattro, e accusì vvia discurrenno, insinenta ar nummero
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segno de la spada E ’sto spacco co’ la stampa de la spada d’Orlando, lo potete vedè’ ogni sempre; perchè nun sortanto quer pezzo de colonna incora ce
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Erano (e lo sono ancora) una specie di servi ecclesiastici delle fraternite di Roma, poichè ogni arte, mestiere e condizione di uomini ha in Roma la
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incrociate, poi la terza, la quarta, la quinta, e così via via. Ad ogni compagna che resta così incatenata, le altre le cantano in coro: "Povera Nina
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Piedemarmo. Quanno la cratura stà sbattuta assai je se dà ogni tanto un cucchiarino de quell’acqua che jé fa ’na manosanta. Un’antra cosa che ppuro jé fà bbene
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E come il Sartalaquaja, e a’ miei tempi non era affatto conosciuto. Ogni giocatore nel saltare il compagno curvato, deve ripetere il verso della
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, dicendo ad ogni consegna: "Ben venga e bben vada il signor Don Alonzo Che viaggia a ppiedi e a ccavallo al bigonzo". Con molta fretta si cerca di
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Er cortello, pe’ li Romani der mi’ tempo, era tutto, era la vita! Se lo tieneveno in saccoccia, magari assieme a la corona, e ogni tanto se l
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cce fate caso, e’ ritratto se mantiè’ ssempre nôvo, perchè li padroni de la casa a’ l’effìggia de Scannabbécchi ogni tanto je ce danno una ritoccata.
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méla, che nun ve ne dico. Ogni tanto vedevio un sordato francese imbriaco, co’ la sciabbola, sfoderata, ggirà’ ppe’ le strade de Roma, bbaccajanno e
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male che lo fa ppe’ divozzione! A ttempo mio, tutte le paine e li paini, come ppuro li minenti de Roma, annaveno a Ssan Pietro ogni vennardì dde marzo
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, ogni volta che vengono lanciate, necessariamente vincono sempre. Tale moneta nel gergo de’ furbi viene chiamata er bello o er patalucco. Un’altra
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cciaveva er vizzio, pe’ rinforzà’ er discorso, de dì ogni sempre: "Ca...!" . Và con sé che quanno fu ffatto papa, quela parola sempre in bocca nu’ je
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una breve e squillante modulazione di cornetta le sacramentali parole gridate con solennità dai banditori, ad ogni fermata, nelle piazze e nelle
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Era tanta e accusì intartarita, a Roma, l’usanza de scannasse come ccrapetti, che, speciarmente la festa, in ogni Urióne, ce scappàveno diversi
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’ ritornà’ ppe’ fforza; accusì ttu, ner ricordatte de ’st’acqua de Roma, te possi ricordà’ ogni sempre de me, e ppossi aritornà’ ppresto". E nun c’è
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appresso, poi, co’ la somma che cciarimaneva de li sordi che ogni festaróla aveva cacciati, s’annava a ffa’ un’antra scarozzata p’er Corso, e ssi cce
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’ ddì’ ’ste resìe! La carne che tte do io, è un butiro, una ’giuncata! E ppoi attacca ’sta filastròccola: "’Sta carne è ccome l’arsura, Che ogni bbucio
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palma della mano, e farlo ricadere con forza sull’altro picchio posto in terra. Ad ogni colpo il giocatore esclama: Ammàzzete che cammera! o anche
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, utensili, oggetti d’arte, novità e derrate di ogni regione e ragione... Si era ben lontani dal lusso delle vetrine, dalla varietà delle così dette
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fui sempre da che nnascei al mondo, E so’ ffemmina ancora la maggior parte. Posso imità’ ogni scrittura ed arte; Porto sul dorso ogni ppiù grave pondo
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carbonchiose: ed era chiamato empiastro aureo! Ma ciò che sorpassa ogni immaginazione è che i vapori esalati dall’odorifera cottura e rano raccolti con
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le inevitabili disillusioni e la estrema miseria per l’inevitabile rivolgimento nelle condizioni in ogni ceto della popolazione, dovute in tutto
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Grispino li carzolari; de San Giuseppe li falegnami; perchè ogni ceto d’artisti faceva festa er giorno der su’ santo protettore. Insomma a Roma, in
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. Buritone-i: Bugia, bugie. Cacapane: Ano. Cacàsse sótto: Confessare ogni cosa. Cacóna: Sbornia. Cajostra (La): Carcere di Castel Sant’Angelo. Cammerino