USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
. IV. — INDOVINARELLI, ECC. V. — VOCI ANTICHE E ODIERNE DEI VENDITORI AMBULANTI. VI. — REGOLE P’ER GIOCO DE LA PASSATELLA. VII. — SAGGIO DI VECCHIE
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Usando farsi la cura dei crescióni nella primavera, in quell’epoca, si udivano alcuni venditori gridare: — Crescióni: chi vvô’ ffa’ la piscia frescaa?
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Passatempo dei fanciullini, i quali prendono un manico di scopa, un bastone qualunque, e mettendoselo fra le gambe, camminano sopra di esso, fingendo
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Uno dei fanciulli fa da medico, e gli altri colleghi si fingono malati. È un passatempo senza nessuna regola e che i ragazzi fanno quindi a piacer
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Uno dei fanciulli che giuoca si finge maestro; gli altri compagni si fingono scolari, rifacendo più o meno bene tutto ciò che alla scuola si usa di
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Andava attorno la sera, portando la sua merce in una specie di scalda vivande appeso a un braccio, vestiva all’uso dei cuochi, e diceva: — Caldi
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Pe’ ppreservasse da la pèsta (che Ddio ce scampi e llibberi) bisogna portasse sempre in saccoccia li ’gnusdei (Agnus Dei) de San Giachimo de
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Mandatari precedevano i convogli funebri, intimavano le associazioni dei cadaveri... avevano cura della proprietà interna dei loro instituti; e una volta
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
È inutile parlarne. Sono tante le grida dei giornalai e così diverse, che per enumerarle tutte non mi basterebbe un’altra metà del presente volume. E
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
insistenze dei nepoti durano parecchio; finchè quello si piega a condurli a messa. Fingono allora di entrare tutti in chiesa, s’inginocchiano, e mentre il
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
paziente, senza abbandonare la sua posizione, chiede: Ce sete? Se è giunto il momento opportuno il secondo capo che dirige il gruppo dei rimpiattati dà
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Uno dei fanciulli o fanciulle che fa da mamma, si mette a sedere; un altro destinato a sorte per via della conta s’inginocchia davanti a lui, e mette
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Uno dei giuocatori chiude nel pugno una certa quantità di brecciolini, di vaghe di caffè, di riso o altro; mostra la mano al compagno e gli chiede
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
gnocchi. — Che mmamma magnóna! Ed il dialogo si può prolungare a piacere dei giocatori; e il divertimento termina puerilmente come è cominciato.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Uno dei giuocatori chiude nel pugno, come nel giuoco precedente, una certa quantità di ceci, bruscolini o altro; poi passandoseli dietro, che nessuno
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
"Giuoco di società. Una persona bendata va in giro assidendosi, or qua or là, sulle ginocchia di questo o di quello. Proferisce col solo sibilo dei
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
zucca a prova. Egli stringe tra le due mani, uno dopo l’altro, il capo dei giocatori; e quella cocuzza che gli pare buona da comperare, pattuisce
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
mio voló voló Sopra un albero de fichi se posó: E nel posarsi, disse... Che disse?…" e qui getta il fazzoletto a uno dei giocatori, il quale è
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
del compagno: Bocca tua, e seguita: Qual’è mejo: La mia? O la tua?". Quello dei due a cui si ferma la parola tua si mangia il confetto.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Tutte le vigilie delle feste dei Santi e delle Madonne, in cui si era soliti illuminare le finestre delle case, questo venditore andava in giro per
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
canti delle vie di Roma, i quali cantavano devotamente o le letanie, o recitavano qualche preghiera, o cantavan dei versi di questo genere: "Evviva Maria
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
sulle cantilene dei venditori girovaghi di Parigi, accennando rapidamente a tutti i venditori nomadi delle altre regioni, nota che quelli italiani e
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Il numero dei giocatori deve essere sempre paro. Se, per esempio, sono in otto, quattro di essi fingono di fare un mestiere, sempre però alla muta
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
che parla la grida dei fanciulli perduti. Una turba di ragazzi preceduti da una croce percorrevano le vie annunziando che un bimbo o una bimba non
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
per un pezzo a piacere dei bambini.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
nocchie o di osse di albicocche, di pesche, ecc. Uno dei giocatori, al quale tocca di tirare pel primo (dalla distanza stabilita con un segno in
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Si fa in parecchi ragazzi. Dei tre designati dalla sorte, uno fa il diavolo zoppo, e deve camminare con un sol piede; il secondo fa da portiere, e il
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
pronunciando e battendo, mentre col dito si tocca or questo or quel pugno di chi vi tiene nascosta alcuna cosa da indovinarsi in quale dei due si trovi. La
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
forza. Quello dei facenti parte al giuoco che lancia la rùzzica più lontano, è il vincitore. Poi si ricomincia daccapo.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
. Chiunque nel saltare tocca la riga col piede, prende il posto del paziente. L’ultimo dei saltatori deve dire, nel saltare, la parola Musa. Allora il
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
, funari e granarole. Queste, stando sedute fuori dei granai o presso l’anfiteatro Flavio, o in via di santa Prassede o altrove, mentre sceglievano il
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
uno dei due uovi si rompe, quello rotto diviene proprietà di colui al quale è rimasto sano il suo uovo. Il Belli, in una nota del sonetto: Er
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
quale si pranza. Egli gridava: La Persa, la menta, le viòle e ttutte sorta d’erbe fine e odorose. Un tale di questi venditori ci ricamava anche dei
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
quegli anni durante i quali si ricevono le più forti impressioni, sotto il regime dei Papi, rammenta, come se vi assistesse ancora, le pompose feste, forse
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
stabilire la conta o la mamma che sia. La quale, rivolgendosi a uno dei giocatori, dice: — È arivata una barca carica de... e l’interrogato deve
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
per le campagne che poi seppelliva nel suo Oratorio. I due confratelli incaricati di ricevere all’ingresso dell’Oratorio le elemosine dei visitatori
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
còccia di melone o altro, e la tira nella nicchia numero 1. Se il sassetto andasse a cadere nel primo spazio chiamato poco pulitamente dei cacatori
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
dormire. Allora le altre le girano intorno cantando: "Bbella, che ddormi Sul letto dei fiori, Ricevi, dormendo, Un bacio d’amore. Un bacio pô offende La
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
) impose a loro il nome di cicale notturne". L’origine del nome dei Bonfratelli, ossia Fate-bene-fratelli, rimonta al trionfale ingresso di Marc’Antonio
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
uno dei suoi colleghi, questo è obbligato a prendere il suo posto; e così via via.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
giuoco seguita quindi a piacimento dei componenti il medesimo.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
I giocatori si dividono in due squadre, una di ladri, un’altra di birri. I ladri, i quali devono superare di uno il numero dei birri, vanno a
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
porte sono uperte, per chi cce vôle entrà’. Ed i compagni vi passano. L’ultimo di essi viene però fermato da uno dei capi- giuoco, il quale gli domanda
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
, i quali prendono il posto dei due capi-giuoco, per ricominciare da capo, qualora ne avessero la volontà.
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
Dei quattro giocatori più grandi, uno fa da capo-giuoco, un altro da Madonna, il terzo da Angelo e il quarto da Diavolo. Il capo-giuoco dà a ciascuno
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
, per non essere preso grida all’istante: Tèra, tèra, nun fa guèra, e non viene molestato. Se qualcuno dei giocatori vuol ritirarsi mentre il giuoco
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
che l’uditorio ingrossava egli alzava la voce... I barbereschi in Carnevale, presti ad afferrarsi alle criniere dei cavalli, emettendo grida selvagge
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
’ stati un certo Papóne, cucchiere dei principe Bborghese, e un certo Salustri, un carzolaro Monticiano, che a ssentilli tutt’e ddua ve faceveno arimane a
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
dirà: è un marangòne. Per la ragione, che molti anni or sono in Roma un certo Marangoni, ebanista, costruiva dei mobili da poco prezzo, i quali non
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA
infermità, morbi, malattie veneree. Purìmme: Festa religiosa. Risciùdde (Fa): Váttene, toglimiti d’innanzi! Robbivécchi o Rabbivécchi!: Grido dei cenciaioli