Turandot
Le voci si vanno perdendo lontano.
Turandot
Altre voci, vicine e lontane, fanno eco.
Turandot
Le loro voci si perdono. Turandot non c’è più.
Turandot
L’eco delle voci e il suono dei gong si perdono nelle lontananze.
Turandot
Il Principe non ha quasi più la forza di reagire. Ma ecco richiami incerti, non voci ma ombre di voci, si diffondono dall’oscurità degli spalti. E
Turandot
È notte. Dalle estreme lontananze giungono voci di Araldi che girano l’immensa città intimando il regale comando.
Turandot
Squillano più alte le trombe. Il cielo ora è tutto soffuso di luce. Voci sempre più vicine si diffondono.
Turandot
Ed ecco nel silenzio dei giardini dove le ultime ombre già accennano a dileguare, delle voci sommesse sorgono lievi e si diffondono quasi irreali.