Turandot
Si tendono alti e minacciosi i pugnali verso il Principe, stretto nella cerchia feroce e disperata. Ma d’un tratto s’odono grida tumultuose dal
Turandot
Il gong s’è oscurato.
Turandot
I tre ministri sono angosciati: s’è svegliata la loro vecchia umanità.
Turandot
I ministri, che s’erano appartati, ora si riavvicinano al Principe, pregando, insistendo.
Turandot
Appena il Mandarino si è ritirato, s’avanza Turandot che va a porsi davanti al trono.
Turandot
Liù ha un grido disperato, s’aggira come pazza cercando, inutilmente, di aprirsi un varco, implorando, supplicando.
Turandot
S’avanzano i servi del boia, seguiti dai sacerdoti che recano le offerte funebri. Poi i Mandarini e gli alti dignitari.
Turandot
L’oro degli sfondi s’è tramutato in un livido colore di argento. La gelida bianchezza della luna si diffonde sugli spalti e sulla città.
Turandot
L’esterno del palazzo imperiale, tutto bianco di marmi traforati, sui quali i riflessi rosei dell’aurora s’accendono come fiori. Sopra un’alta scala
Turandot
Il Principe che s’era dominato per non tradirsi, ora, a udir lo scherno crudele e la minaccia, ha un movimento di impetuosa ribellione. Ma Turandot
Turandot
impazienza feroce il cielo che a poco a poco s’è oscurato.
Turandot
Sugli spalti sono piantati i pali che reggono i teschi dei giustiziati. A sinistra e nel fondo, s’aprono nelle mura tre gigantesche porte. Quando si