Turandot
Bellissima, impassibile, guarda con freddissimi occhi il Principe, il quale, abbacinato sulle prime, a poco a poco riacquista il dominio di sé stesso
Turandot
Allora, Timur, con impeto disperato, aggrappandosi al figlio, esclama:
Turandot
Si risollevano, e con gesto largo e sconfortato esclamano:
Turandot
Le fanciulle, sospinte, circondano il Principe, che con un movimento di ribellione grida:
Turandot
Con religiosa pietà il piccolo corpo viene sollevato, tra il rispetto profondo della folla.
Turandot
Turandot fissa Liù stesa a terra; poi con gesto pieno di collera strappa ad un aiutante del boia che le è vicino una verga e percuote con essa in
Turandot
Ed ecco il gigantesco Pu-Tin-Pao con i suoi aiutanti appare nel fondo, immobile e spaventoso.
Turandot
Turandot appare sul limite del padiglione. Tutti si prosternano a terra. Solo Ping, avanzando con estrema umiltà, dice:
Turandot
Fra l’attesa più intensa Turandot piega il capo annuendo. Allora il vecchio Imperatore si erge e con accorata commozione dice:
Turandot
La Corte si alza. Squillano le trombe. Ondeggiano le bandiere. Il Principe, a testa alta, con passo sicuro, sale la scalèa; mentre l’inno imperiale
Turandot
Principessa muto, con gli occhi sbarrati e un’espressione di supplica disperata.
Turandot
lo ferma con uno sguardo pieno d’impero e d’ironia.
Turandot
E mentre i servi si allontanano per portare al carnefice la spada, la folla si raggruppa qua e là, pittorescamente, sugli spalti e scruta con
Turandot
tramutata, secondo la credenza popolare, in vampiro. E, mentre due ancelle coprono il volto di Turandot con un velo bianco trapunto d’argento, la folla
Turandot
– sotto tanto impeto – non ha più resistenza, non ha più forza, non ha più volontà. Il contatto incredibile l’ha trasfigurata. Con accento di supplica