Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale
Né tale scuola si insinua fra le altre due quasi furtivamente senza una adeguata giustificazione, bensì reclama il proprio diritto di cittadinanza
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, le vicende che favorirono il sorgere e poi il crescere (dopo la decadenza ruinosa del positivismo più grossolano in tutto il sapere) della scuola
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nazione, di particolare incoraggiamento e sussidio mi riuscirono le pubblicazioni della scuola di Lovanio, in particolare del Mercier, Deploige
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l'uno, della scuola storico-giuridica di Savigny, ripercosso fra gli economisti, da Roscher a Knies; la quale meglio direbbe della psicologia etnico
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è il compito fondamentale del sapere; sicché — la scuola storica del diritto disconobbe per tal modo (immenso regresso) il «diritto naturale o
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Ma, singolare a dirsi, anche la seconda scuola metodica del materialismo storico (collettivismo evoluzionistico), in più diretta connessione con
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gretto di Bentham e di J. S. Mill, si riavvicinava alla originaria scuola di A. Smith, il quale seppe contemperare i processi razionali con quelli
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1. Esso suppone taluni principi,che non vengono dagli economisti fondatori e seguaci della scuola espressamente enunciati, ma che sono da essi
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pagamento un flusso continuo di moneta all'interno. 3. La scuola conta tre autori principali in distinte nazioni: A. Serra, Nuovo trattato elle cause che
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, Pufendorf, Wolff), alleatasi in Gran Bretagna con alcuni seguaci di Locke, fautori di libertà commerciale (North, 1691, e poi la scuola scozzese), in
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Di qui la totale o parziale fallacia degli altri canoni conseguenti della scuola: se tutte le industrie sono produttive, — tutte reclamano
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Vicende ed efficacia della scuola. ‒ Rispetto alla divulgazione teoretica ed alla efficacia pratica del sistema fisiocratico, distinguansi le teorie
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filosofi della scuola scozzese, esperto degli affari pubblici ove tenne alto posto nelle dogane, informato del movimento intellettuale del continente per un
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le dottrine della filosofia scozzese (di Hutcheson e Reid) cui apparteneva A. Smith, la quale, intitolandosi scuola del buon senso o del senso comune
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(1749-1832), riescì finalmente al caratteristico Trattato di economia politica di J. S. Mill (1. ed. 1858). Donde la scuola inglese seguita
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quegli effetti sociali già preparati dalla cultura dell'antecedente periodo, a cui (nel riflesso economico) aveva contribuito pur anco la scuola di A
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Scuola storica. ‒ 1. Il primo prodotto di questo indirizzo supremo nel dominio dell'economia e la scuola economico-storica.Ha origine remota in tutta
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Stati della federazione germanica). Ma veri fondatori della scuola storica sono G. Roscher, con un primo Programma, del 1843, svolto poi in un'opera
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Scuola sociale-politica. ‒ 1. Succede la scuolaeconomica detta sociale-politica. Essa è nelle idee uno sviluppo della scuola storica, in combinazione
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2. Tale scuola propugna la necessità di considerare i fenomeni della ricchezza — in relazione alla costituzione organica della società e perciò non
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A questa scuola appartengono (con varietà secondarie) Conrad, Lexis, Nasse, Neumann, Held, Brentano, Rössler, Scheel, trovando seguaci in Francia
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Scuola biologico-positiva. ‒ Ma intanto prende forma sistematica la sociologia positiva;e ciò per opera principalmente di H. Spencer col suo Sistema
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Tale scuola biologico-evolutiva, che largamente dominò nei sociologi, specialmente francesi (poco fra i tedeschi) non ebbe gran seguito fra gli
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3. E perciò tale scuola sociologica, nella triplice sua fase:
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La morale,nella sua essenza, non consiste per la scuola sociologica in una somma di precetti superiori obbiettivi a cui l'attività economica debba
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, giusta questa scuola si modificano all'indefinito, seguendo l'evoluzione (storica, statistica, biologica) degli interessi generali. E così essa p. e
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merito di questa scuola a risultati inattesi e pregevolissimi. Tuttavia in ordine al progresso sistematico della scienza economica la conclusione è ben
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Scuola neo-classica. ‒ 1. Questi pericoli diedero impulso al ridestarsi dell'indirizzo individualistico razionale, correggendone ed ampliandone le
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accoppiandosi agli studi di psicologia empirica del Wundt e della sua scuola — tale indirizzo, che potrebbe dirsi neoclassico, fu eretto a sistema da
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accostandosi perciò maggiormente ai primi indirizzi medesimi della scuola smithiana (E. Cossa). È importante riflettere, come a questa concezione
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3. Di qui la scuola etico-cristiana, che si contrassegna massimamente dalla subordinazione logica (senza offesa della autonomia) della scienza
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2. La preparazione sociologica nel secolo XIX. Ma perciò stesso questa scuola economica, che si intitola etico-cristiana,si insinua e cresce
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Così i veri precursori della scuola etico-cristiana in economia furono dei sociologi in largo senso,cioè filologi e filosofi della storia, storici e
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La scuola etico-sociale nella economia contemporanea. ‒ Di questa si possono ora delineare i momenti di sua compiuta formazione.
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liberalismo borghese, in un piccolo Saggio di economia politica (1836), attesta il suo presentimento sull'avvenire della scuola etico cristiana, che con lui si
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Sviluppo e caratteri della scuola. ‒ 1. La diffusione di questa si dispiegò con due indirizzi o meglio gradi successivi di svolgimento e di
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aderge oggi pertanto anche l'economia sociale della scuola etica;la quale subordina la legittimità razionale-positiva delle sue leggi utilitarie
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Tutta la scuola etico-cristiana fra i cattolici sorse e si mantenne in opposizione all'individualismo liberale ed al socialismo panteista
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Duplice direzione della scuola, la quale se poté manifestare qualche tendenza deviatrice dalle dottrine tradizionali e consacrate del cattolicesimo
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Valore teoretico e pratico. ‒ 1. Tale scuola comunque relativamente recente, riprende nella teoria le tradizioni metodiche della scienza cristiana.
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scuola maggiore virtù nell'assicurare e promuovere il benessere dei popoli.
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Del pari tale scuola, giudicando della legittimità dei rapporti dell'utile dal punto di vista dei fini superiori morali di civiltà strettamente
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per l'uomo, germe di vita sociale, scuola di educazione morale, più di ogni altro fatto congenere presentasi come un prodotto e insieme un fattore di
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menomato spesso dalla scuola classica,la quale tende a considerare il sentimento dell'utile come un impulso psichico istintivo (deterministico), che la
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Tende inoltre a sminuire all'economia il carattere di scienza sociale la scuola individualista,considerando quella nulla più che come una estensione
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(«dismal science») ed antisociale. La scuola inglese economica fin dalle origini analizzò con preferenza la teoria del sentimento dell'utile, ed essa di
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la storia della scienza economica, specialmente per quanto in questa riguarda la scuola etico-giuridica.
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sua soluzione nella scuola di economisti etico-cristiani, da Villeneuve de Bargemont e Périn fino a Pesch.
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IMPORTANZA. – L'importanza a questo punto dell'organismo nazionale,quale illustrarono sociologi, giuristi, ed economisti della scuola storica, fra
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Essa, colle sue successive generazioni, alimenta nelle nazioni il duplice senso della conservazione e del progresso. È scuola di idee e di virtù, le
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