Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale
verità di evidenza intuitiva;p. e. il principio di contraddizione (la stessa cosa non può nello stesso tempo essere e non essere), il principio di
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o si tratta di fenomeni connessi bensì con la natura degli uomini e delle cose, ma che non ne compongono la essenza, ma soltanto le manifestazioni
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i grandi avvenimenti sociali economici non abbiano educato nelle popolazioni e negli studiosi lo spirito di osservazione; — finche non sieno pervenute
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correnti parallele, l'una favorevole, l'altra sinistra; risentendone a fondo tutta la cultura, non escluse le scienze e discipline sociali.
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politica si afferma per la prima volta, non arbitra ma ministra in nome della legge morale del bene i tutti; — ciò che trapassa poi al grande Stato
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N'esce infatti un'economia umana per eccellenza, le cui teorie si incardinano sull'uomo (e non sullo stromento, come l'economia capitalistica), né
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materie, ma non le aumentano;
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3. Nella loro maturità i canoni fondamentali della scuola storica sono i seguenti: — non vi hanno istituzioni e leggi economiche fisse ed universali
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tende a falsare il concetto di utile economico,facendo servire la ricchezza non già a fini definiti,ma variabili e indefiniti alla loro volta. Che
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1. L'economia deve studiarsi in connessione con tutte le altre scienze sociali positive.Essa non indaga che un aspetto del vivere sociale, cioè
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Questo concetto di ordine fra gli uomini,facente capo alla causa prima che è Dio, come èintuivo nella sua forma sintetica embrionale (non riflessa
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manifestazioni: il riposo domenicale non mira a consacrare tempo ed energie ad ossequio ed onore della divinità? Le leggi limitatrici del lavoro eccessivo non
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siccome fondati sull'autorità della religione. Non vi ha popolo (così Tarde, Kidd) che il bene o il male consideri tali, se non in nome del
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non meno della religione, caduta nel dominio dello Stato (censori, pontefici), travolta nel vortice delle ambizioni e corruttele politiche, affoga da
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Primo ufficio giuridico dello stato. ‒ In senso stretto, questo è principale od essenziale.Lo Stato non sorge per dare all'ordine spontaneo
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esterno all'uomo, che non si immedesima colle facoltà umane corporee (distinguendosi così dalla forza organica, dalla salute, ecc.), — e inoltre limitato
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Ma altrettanto dal punto di vista pratico. L'uomo non passa dalla economia privata in cui produce e consuma direttamente da sé, all'economia sociale
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immenso ente economico, il quale, prescindendo dallo scambio intermedio, produce per consumare.In tal caso la società intera (non meno dell'individuo
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integrante (vi hanno cose utilissime che non costano sacrifizi perché illimitate, p. e. l'aria respirabile), — così logicamente è prevalente la stima
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Limiti di tale importanza. - 1. Tale è l'importanza speculativa e pratica di questa scienza; la quale però non deve essere esagerata, come avviene in
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Né la ricchezza, con gli appagamenti che può arrecare, forma praticamente il fine ultimo della esistenza umana. E perciò la vita economica non
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limiti assoluti inerenti alla natura umana, che non può trascendere sé stessa ne le proprie imperfezioni originarie; donde quel progresso di civiltà
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Mortalità. ‒ 1. Bensì la vita è beneficio, nella misura che si può fruirne, cioè a patto che non sia anticipatamente troncata; e così l'importanza
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3. Ambedue questi uffici (teorico e pratico) sono integranti, ma non per questo si confondono. Tutte le scienze sociali,compresa l'economia, sono
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1. Non si riscontra storicamente nell'umanità intera, come nelle singole nazioni, un aumento demografico in forma di continuata e fatale evoluzione.
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I germani invasori dell'impero erano conglomerazioni accidentali di piccole tribù; vandali, longobardi, normanni p. e. non superavano ciascuna 60-80
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sproporzioni per eccesso o per difetto demografico non sono di regola che relative (e non assolute) e passeggere. — Nella continuità dei secoli
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3. Ma come la trasmigrazione spontanea o coartata di popoli nomadi o non bene ancora radicati al suolo, doveva cessare collo stabile insediamento sul
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ampiezza, l'altra della finanza; — delle quali quella ha obbietto immediato lo Stato e le sue funzioni e non la società; e questa la ricchezza bensì ma in
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Non assorbendole pertanto nella economia, questa tuttavia dovrà trattarsi in relazione intima con esse; ricercando cioè le leggi di sviluppo della
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2. Bensì non mancano le contraddizioni in proposito: il carattere di dottrina morale,che studia rapporti fondati immediatamente sulla ragione e la
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Rispetto allo scopo, finalmente, l'economia (comunque autonoma e fornita di tutta la dignità di scienza) non è dottrina teleologica,ossia di ragioni
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. Rispondesi: non v'ha scienza (nemmeno l'astronomia e le scienze fisiche) che non prenda le mosse dal concetto astratto di ordine. L'ordine, come
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in tutto il dominio della ricchezza. L'attività economica, non si fonda sulla cognizione delle facoltà personalidell'uomo? Il concorso della natura
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ordine di veri (ciò che è e deve essere),i quali non sono né morali né immorali, ma esprimono soltanto alcune conseguenze logiche del concetto
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Rispondesi: se esistono l'etica e l'economia come due ordini distinti di dottrine, ciò non vuol dire che rimangano separate e reciprocamente
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Il metodo alla sua volta deve essere pertanto: sistematico,cioè adatto a fornire tutto l'insieme armonico dei veri di una scienza e non parziale o
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popolazione importi e sostenti la coscienza e dignità di nazione. Genti che non assurgono a nazione, non hanno storia dietro di sé, non hanno avvenire
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Ma la regola è offerta da quelle città politiche per eccellenza, che economicamente non erano che ingenti centri di consumo e di godimento, non già
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e rurale si cela un contrasto naturale: la città ha bisogno di prodotti alimentari, che essa non crea, e che la campagna (per la legge di
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integrità delle forze di natura: non troncar l'albero per cogliere la frutta, non esaurire il terreno ma lasciarlo talora in riposo, non distruggere
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profitto non solo dell'economia ma della civiltà. Non vi ha odierno problema sociale, che la classe media nelle città non abbia affrontato con ardimento
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4. La sovranità regia centrale si era finalmente costituita; ma non senza una corrispondente trasformazione economica.
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, intrinsecamente non esisteva più;e di essa non rimasero che le relazioni estrinseche ossia certe prestazioni coattive verso altri uomini, bensì
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I fattori storici. – Di questa graduale attenuazione e abolizione della schiavitù e di forme derivate non mancarono.
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2. Dinanzi alla servitù. — Qui non trattavasi invero di rivendicare la libertà morale,che nella servitù propriamente detta del tempo cristiano era
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Conclusione. ‒ L'acquisto e lo svolgimento parallelo di singole forme di libertà civili,cioè private, sociali, economiche, politiche,non poteva
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Non occorre di più per dimostrare come la tecnologia stessa, al pari di tutta la scienza, sia fattore psicologico del vivere sociale.
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Con linguaggio non mai inteso si udì — chiamare beati i miseri, quelli che piangono e soffrono; — annunziato che saran deposti i potenti ed esaltati
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Ne preparò la distinzione da altri uffici accidentali e da altri organi del civile consorzio. Originata dall'amore e non dalla prepotenza maschile
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