Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

391304
Toniolo, Giuseppe 50 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
  • UNIOR
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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

,cioè speciale, a seconda delle varie scienze. E così, p. e., vale per tutti i casi indistintamente, che lo spirito umano, nella ricerca del vero deve

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o l'obietto, a cui lo studioso applica le sue ricerche, si presenta fin da principio e di sua natura alla mente investigatrice con concetti positivi

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o l'obietto, a cui lo studioso applica le sue ricerche, si presenta fin da principio e di sua natura alla mente con concetti speculativi e sintetici

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O, finalmente, l'obbietto a cui lo studioso applica le sue ricerche, si presenta fin da principio e simultaneamente con idee generali e con fatti

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Progresso economico. ‒ Corrispondente a questo sfoggio di ricchezze è lo sviluppo (ciò che a noi interessa) di arti economiche; prima e maggiore (a

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biologia (fisiologia) sociale, che ricerca lo sviluppo della vita fisica (informata da quella spirituale) delle popolazioni; o altrimenti, giusta

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Minore e dell'Arcipelago, mentre presto provocarono le energie individuali degli elleni e lo slancio degl'ingegni, — accumulavano bensì in Grecia in seno

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volta di potenti organismi collettivi giuridici (fondazioni, università, corporazioni), intermedi fra l'individuo e lo Stato, immensa forza di

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) apportarono lo spirito di osservazione positiva.

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genesi e lo sviluppo di tutte le scienze sociali. Basti all'uopo la seguente osservazione. Al sorgere della enciclopedia delle scienze sociali, occorreva

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al bene essenzialmente morale, coordinato a quello supremo ultramondano, in cui è perfezione e felicità, nonché ai beni subordinati che lo preparano ed

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illustrano ed avvalorano»; e denota lo stato di maturità di una scienza.

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conforme al giusto (utilitarismo), ma solamente lo sono quelle esigenze naturali che consuonano cogli imperativi morali.

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bensì la concezione di tale ordine èviziata. Essa lo fa bensì risalire a Dio (teismo), come ad autore primo; ma, per esagerare la dimostrazione della

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gli individui, sottraendo così lo stesso sentimento dell'utile alla necessità della subordinazione a norme etiche superiori imperanti; — le dottrine

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questo; donde lo spirito di utilitarismo (nell'ordine economico,tutto dall'utile e per l'utile). — Anzi il benessere generale egli fa sgorgare

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(tutto è relativo); — che lo Stato èinvestito dalla pienezza di ogni autorità per i fini dell'incivilimento.

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, della cristiana medioevale e della moderna) si ritraggono questi ammaestramenti importanti per lo studio dell'economia:

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Lo Stato (o società politica) pertanto suppone una sovranità ossia una autorità suprema,spettante ad una persona concreta (fisica o morale) che è il

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3. Di qui le seguenti deduzioni economiche. — Si comprende come l'ordine giuridico politico (e lo Stato che lo rappresenta ed attua) investa tutti i

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, puramente etico-sociale, piena sicurezza mercé il diritto esterno e coercibile? Senza di ciò lo Stato non avrebbe ragion d'essere. È in questo modo che lo

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2. Colla funzione che dicemmo invece tutrice,lo Stato provvede al bene comune dei singoli consociati in modo mediato,cioè per mezzo della società

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Lo Stato infatti colla funzione tutrice e chiamato mediante le leggi positive a guarentire il riconoscimento,la incolumità eil libero sviluppo,alla

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Secondo ufficio sociale-civile dello stato. ‒ 1. Fin qui lo Stato provvede al bene comune, assicurandolo mercé l'ordine estrinseco coercibile del

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2. Ma lo Stato può e deve a questi beni interiori finali di civiltà cooperare? Avvertasi che, costituita una volta la società giuridicamente allo

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Legittimato l'intervento governativo, lo stesso carattere suppletivo di esso ne definisce i gradi di intensità, in ragione inversa dell'azione

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. Lo Stato non entra nell'ambito del bene privato, cioè entro i confini sacri della vita individua e familiare, fino a che questa in nessuna maniera si

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(Lazarus, Steinthal, Kidd), lo studio delle tradizioni del giure medioevale (Janssen, Kohler, Gierke), la ripresa delle dottrine cristiane del diritto

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limitazione dell'utilità stessa (inerente alle cose). E ciò: — o per lo stato della materia in cui l'utilità si investe, cosicché la utilità, che trovasi

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Ora, siccome soltanto i beni materiali, che sono esterni e limitati, divengono materia di scambio fra gli uomini, e lo scambio alla sua volta suppone

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; e perciò in esso i due elementi utilità e limitazione si stimano in ordine ad immediate ragioni personali. E pertanto gli economisti lo intitolano

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2. Contemporaneamente lo sforzo o sacrifizio inerente alla attività (onerosa) per procurarsi ogni successiva unità di quel bene, aumenta colla

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Nel cammino del sapere lungo il secolo XIX e in quest'alba del XX rinvennero (chi lo ignora?) sviluppo meraviglioso, fosse pure talora in modo

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3. Spetta al sociologo considerare la connessione della popolazione coll'ordine sociale di civiltà, come più o meno felicemente lo Schäffle, e agli

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nesso riposto e fondamentale filosofi dell'antichità (Platone); lo ripresero uomini di Stato nei riguardi politici sui primi dell'età moderna (Botero

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lo sviluppo della ricchezza nelle nazioni. Essa risulta da:

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deve tener fisso lo sguardo l'economista per estimare le leggi della ricchezza.

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4. Risulta chiaro così il nesso fra la quantità delle popolazioni e lo stato economico e civile in ogni momento storico; ciò che taluno tentò di

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favorire lo sviluppo delle leggi teoretiche della ricchezza nei popoli. La quale alla sua volta si suddistingue in:

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moralità e della giustizia fra le varie classi sociali disuguali (giustizia distributiva), e fra tutte queste, lo Stato e la società universale (giustizia

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ma in ispecie la statistica appresta ad essa i criteri a spiegare l'atteggiamento caratteristico che assume lo stato economico dei popoli in certi

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Lo studioso pertanto, che considera la economia nelle sue attinenze con la enciclopedia e soprattutto con le dottrine morali di civiltà,si pone al

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Lo stato organico. – Nella civiltà occidentale cristiana. Èin questa che svolgesi e perviene a perfezione la genesi opposta dello Stato dal basso, la

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1. Lo spirito naturale di associazione, più caratteristico nella razza germanica e raffermato dal cristianesimo, dovea sentirsi più vivo fra i deboli

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diventa fin d'ora necessario ad estimar lo stato e le leggi dell'economia e della civiltà (Roscher, Schäffle, Schmoller).

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lo più nell'Europa dal re. Anche per questo rispetto grandeggia il contrasto coll'antichità pagana. In luogo del monarca che in questa per lo più

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Conclusione. ‒ L'acquisto e lo svolgimento parallelo di singole forme di libertà civili,cioè private, sociali, economiche, politiche,non poteva

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la coscienza della individualità,e insieme distinguendo lo Stato dalla società, le funzioni di quello contenendo entro i limiti della legge di

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. In questa la umanità operosa fece il proprio tirocinio del lavoro; in essa rinvenne lo stimolo massimo alla formazione della proprietà (che fu

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Qui tosto una distinzione. Nelle popolazioni orientali, per una serie di circostanze convergenti, venne per lo più a grandeggiare lo Stato negli

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