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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

391735
Toniolo, Giuseppe 50 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

Per l'economia sociale, scienza per molta parte di osservazione eminentemente complessa, fu ed è inutile parlare di storia dei suoi metodi: — finché

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per virtù anteriore e superiore alle impressioni sensibili esteriori; Bacone fu autore dell'empirismo per cui le cognizioni del vero sono riflesso e

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; in nome come fu appellato di un metodo positivo, stromento adatto ad una scienza positivistica negatrice o dubbiosa di ogni verità soprasensibile.

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of political economy (1883), l'economista-filosofo (come fu detto), autore del libro The methods of etics (1874), con cui, correggendo l'utilitarismo

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, di cui quelle genti serbavano coscienza, mantenne meravigliosamente deste le umane energie. Perciò fu detto che la civiltà orientale non ebbe infanzia

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, che per essa «una società spenta nell'ozio si trovò risuscitata nel lavoro». Innovazione profonda pertanto, che non fu senza connessione né colla

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Novella come dottrina religiosa,la trasformazione fu dapprima interiore (individuale e familiare), poi sociale-civile, infine politica, con un processo

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1. Nessun altro avvenimento sociale fu oggi dai cultori di storia civile, giuridica, economica, così profondamente illustrato, quanto questa

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, stemperò ogni virtù di costruzione scientifica originale. Tale fu il fatto del rinascimento ella cultura classica, seguito dalla riforma protestante,che

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Efficacia pratica. ‒ Similmente l'efficacia pratica del sistema smithiano o classico,fu profonda e universale.

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dal punto di vista storico,1853). Fu la scuola seguita più tardi da Wolowski, Posnett, Cognetti de Martiis, Ingram.

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5. Altrettanto l'efficacia pratica fu inadeguata e pericolosa. — Sorta dapprincipio per reagire alle conseguenze di un cosmopolitismo intemperante

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accoppiandosi agli studi di psicologia empirica del Wundt e della sua scuola — tale indirizzo, che potrebbe dirsi neoclassico, fu eretto a sistema da

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superiori, il quale fu detto allora «romanticismo e neo-guelfismo» ma che era resurrezione di religione e di cultura cattolica contro il moderno

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2. Tale attività scientifica e pratica più matura fu anticipata da G. Ketteler (magistrato, 1846, deputato a Francoforte, 1848), vescovo di Magonza

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3. Gran fatto codesto, che coincide colla vittoria alla fine del sec. XIX dello spiritualismo, mercé quella che fu detta «la filosofia perenne della

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antiche (mazdeismo, buddismo) o della filosofia pagana, p. e. dello stoicismo (Havet, Renana); bensì fu una innovazione sì completa, che rispetto a

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Il diritto nella storia. ‒ La genesi storica del diritto in sé e nelle sue esplicazioni pratiche nella società e quindi dei poteri dello Stato, fu

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il possesso del necessario alla vita, fu sempre e in ispecie dal cristianesimo tenuta in pregio per il suo valore morale; non così la miseria.

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A meglio comprenderle si rammenti quanto fu esposto più sopra:

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,sia logico che cosmico o sociale. Perciò tal legge come nozione speculativa fu primamente intuita da filosofi, quali Pitagora e Platone (Minghetti).

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ricchezza e della civiltà. Ciò fu il risultato dei precetti divini della Bibbia perfezionati dal Vangelo: i quali (avvertasi bene) prescrivevano e

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. XIII e XIV per la restante Europa durante l'età dei Comuni, fu resurrezione di vita nelle città e circostanti campagne, primo frutto di quel

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1. Le discipline sociali si limitano a ricercare rapporti bensì generali ma puramente contingenti (altri dice empirici)intorno a ciò che fu e ciò che

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ragione stessa. I suoi insegnamenti sono la parte più preziosa di quella che fu detta la filosofia perenne dell'umanità. I tentativi ripetuti di

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sua originalità, di fronte ai tempi pagani, fu quella di aver dato una base legittima, permanente ed estensibile senza limite alle classi economiche

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encomiati e premiati; l'inerte, che il talento nascose nella fossa, fu, come servo inutile ed iniquo, riprovato.

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2. Questo principio del dovere proporzionale e solidale, predicato a tutte le classi e ribadito in mille guise cogli esempi, fu come soffio creatore

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espansivo delle moltitudini urbane. Anzi la emulazione fra quelle due opposte convivenze fu sempre impulso a grandi progressi civili, come quelli seguiti

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medioevali in tutta Europa; cosicché più schietto apparisce il procedimento comune, laddove meno sentita fu l'influenza romano-pagana (Brentano, Salvioni

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4. Ma intanto l'ordinamento giuridico-politico delle classi medie popolari non fu inferiore anzi superiore, per influenze profonde e durature, di

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Il potere centrale dello stato ‒ 1. Terzo fattore storico (primo logicamente) del grande Stato nazionale, fu il potere unificatore rappresentato per

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Fu una rivincita (questa volta partita dal trono) della campagna sulle città; — ma non già come ripresa spontanea di energie sociali economiche, ma

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limitazione insieme dei poteri dello Stato, affinché coadiuvassero, senza trascendere, la legge morale a cui è connesso l'ordine umano-civile. Essa fu così

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Così fu salvo anche il procedimento storico di una esplicazione graduale della libertà personale, mercé la garanzia legale di libertà civili sempre

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2. E qual parte vi ebbe l'interesse economico? —Questo, che fu decisivo, come vedemmo, nell'introdurre la schiavitù,nol fu altrettanto durante il

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Ma che il merito principalissimo dovesse risalire al cristianesimo fu attestato poi dal duplice fatto solenne: — che la schiavitù e le altre forme

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d'Africa, fu introdotta sistematicamente dagli spagnoli nelle Americhe del sud e

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2. Più tardiva fu la soppressione legale della servitù e delle prestazioni forzate. Subitanea in Francia per entusiastica rinunzia della nobiltà

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essere e non fu che la derivazione logica e pratica lungo i secoli del riconoscimento della dignità morale e della personalità giuridica dell'uomo; a cui

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Essa fu il principio di ogni ascensione umana e sociale. Chi è riconosciuto legalmente padrone di sé in ordine ai suoi fini doverosi morali, presto o

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sociale o pubblica, sempre coesistenti; sicché la questione è soltanto di preponderanza relativa. Mentre così il medio evo, in generale, fu l'età del

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Leggi sociali naturali. ‒ Così implicitamente è detto quale sia la natura delle leggi sociali,comprese quelle economiche; e quanto fu scritto in

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varie classi sociali. Ciò è più che mai manifesto nella tecnica contemporanea, il cui effetto fu di infrangere e disperdere la classe artigiana

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dalle radici le classi superiori (con legge che fu detta di capillarità)promettono vitalità e svolgimenti indefiniti all'ordine sociale. Ma era

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coscienza morale e insieme la più operosa coscienza economica. Il medio evo, specie nel culmine della potenza comunale, fu l'età della fede nelle sue

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Funzione storica della famiglia patriarcale. – Questa funzione nella storia dell'umanità e dell'incivilimento fu illustrata largamente (Devas, Gaume

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La famiglia patriarcale fu la depositaria e la trasmettitrice (insieme ai libri sacri ed alle classi ieratiche) delle tradizioni religiose, etiche

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. In questa la umanità operosa fece il proprio tirocinio del lavoro; in essa rinvenne lo stimolo massimo alla formazione della proprietà (che fu

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innumeri generazioni fu considerata come una forma eterna della vita sociale e una istituzione intangibile di origine divina» (Schmoller).

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