Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

389845
Toniolo, Giuseppe 50 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

Le vicende dei metodi sociali ed economici nella età contemporanea. ‒ Questa età, che dai prodromi della rivoluzione francese procede fino a noi, e

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

della trattazione autonomo-empirica, dall'età moderna a mezzo il secolo XVIII;

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quanto essa, in quell'immenso giro della storia orientale, si riconnette (ben altrimenti che nelle età posteriori) intimamente colla costituzione

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Queste condizioni storiche dell'ambiente stavano per avverarsi all'esordire dell'età moderna; ma disgraziatamente il perturbamento morale e

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Concetto e ragioni. ‒ 1. Comprende il periodo storico dell'età moderna dall'aprirsi di questa (1492) sino alla metà del secolo XVIII (1750). In

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

2. Le ragioni di questa forma di trattazione si trovano in quei fatti stessi, che segnano il passaggio dal medio evo all'età moderna: — nel campo

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inaugurò veramente l'età moderna anche nei riguardi economici (Ricca-Salerno, Cassa, Cusumano, Supino, Grazianti, Toniolo).

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della subordinazione della economia dalla filosofia; grande fatto mentale che segna la differenza fra l'età medioevale e la moderna, e che ebbe per

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sul cadere dell'età medioevale.

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dalle origini come esso fosse capace di suggerire all'umanità pensante ed operosa in ogni età della storia, anche nozioni scientifiche e pratiche di

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, seguita dall'epopea napoleonica, si dispiegò in tutta Europa, intrecciandosi così attivamente alle vicende storiche e scientifiche dell'età presente

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-cristiana, attestano come questa nulla abbia di fittizio, ma piuttosto risponda alle esigenze del sapere e alle vocazioni dell'età presente.

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l'oggetto di studi caratteristici nell'età nostra. Qui appena un cenno a tracciare il nesso generalissimo fra le vicende parallele del diritto e della

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: — colla sua costituzione (statica),poggiante sopra tre gruppi umani distinti per sesso, per età, per stato personale-civile (celibi, coniugati, vedovi

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Classi di età. ‒ 1. Ognuna di esse ha la sua funzione nella società, altrettanto decisiva. Le classi giovanili vi apportano forza militare non solo

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2. Ma non ogni nazione conta una uguale proporzione di gruppi di età, e le differenze influiscono diversamente sulle rispettive manifestazioni di

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tramutarsi in realtà confortante solo in popoli onesti, progredienti e vigorosi, è che tutte le tre classi di età si ingrandiscano proporzionalmente

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Concludendo: è definitivamente dai gruppi di età che deriva il flusso delle generazioni nel tempo,senza di cui non si comprendono le vicende

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nessuno perviene a tarda età; sicché è la meraviglia dei viaggiatori di non trovare fra essi quasi affatto vecchi (Roscher).

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assottigliati dalla mortalità infantile). Anzi l'età moderna, in onta alla perturbazione nelle leggi e nelle abitudini matrimoniali, recate (specie

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Così nella civiltà d'occidente, specialmente dall'età dei Comuni fino all' «ancien régime», la numerosa figliolanza diventò caratteristica di

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cacciatrici) a tutte le età sembrano dì per dì votate alla morte; e ciò per il cannibalismo, per i sacrifizi in massa delle vedove, dei figli, degli

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nesso riposto e fondamentale filosofi dell'antichità (Platone); lo ripresero uomini di Stato nei riguardi politici sui primi dell'età moderna (Botero

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anche nell'età cristiana.

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. XIII e XIV per la restante Europa durante l'età dei Comuni, fu resurrezione di vita nelle città e circostanti campagne, primo frutto di quel

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, la colonizzazione della novella età venne a significare: «la costituzione all'estero (non più dunque colonizzazione interna) con elementi demografici

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esso precorso quell'insediamento di case mercantili forestiere, in libera concorrenza coi nazionali, che l'età nostra vanta oramai in ogni capitale ed

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portoghesi, spagnoli, di Olanda, Francia, Gran Bretagna riuscì a lungo andare ad un resultato storico ben degno di contrassegnare il passaggio all'età

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nel vario anche nell'immenso dominio del pensiero. Anzi è vanto particolare dell'età nostra l'aver riprodotto (non senza invero gravi vizi) il

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remotissime età nelle classi ieratiche, militari, burocratiche di Egitto, dell'India, degli imperi asiatici. Ma si riproduce in forme rudimentali nelle

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si identificava colla servitù); e fra le tendenze sorviventi o rinascenti anche nell'età cristiana (specie nel cadere dell'età di mezzo, nel

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appena nell'età moderna; occorrendo che si costituissero prima in forma autonoma quelle che dicemmo classi economiche,e che poi ad esse le vicende del

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Ciò si avverava per la prima volta nella civiltà occidentale, in quella magnifica fioritura di vita cittadina che fu l'età comunale in tutta Europa e

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lunga età che s'intitola feudale.

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4. L'aristocrazia feudale, come classe politica, nell'età moderna dai principi assoluti fu tramutata in nobiltà di corte, precipitandone la decadenza

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momento per l'Italia è l'età carolingia, in virtù delle funzioni civili-politiche impartite al vescovo nelle città (dal sec. IX); per l'Inghilterra

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dell'età antica o moderna; sicché Firenze porge l'esempio della più grande democrazia, come Venezia della più sapiente e duratura aristocrazia del mondo. E

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e dei Comuni e talora del clero, e a fondare così la libertà politica dell'evo medio. Di questa età, e non già del rinascimento e della riforma, è

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5.Era indispensabile ricordare in quale modo si costituisse definitivamente il potere centrale dello Stato nei tre primi secoli dell'età moderna, in

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relazioni universali. Perciò stesso nell'età cristiana il commercio e le istituzioni economiche furono più presto cosmopolitiche che nazionali.

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civiltà d'ogni nazione, in ispecie nell'età medioevale; e i suoi atti di resistenza in tutti i tempi, a schermo delle libertà popolari, contro ogni

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libertà popolane, ai problemi del lavoro, degli scambi, della proprietà. Essa affrontò e sciolse da sola il problema sociale nell'età di mezzo; essa

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,non schiva a scendere a precetti e norme tecnico-economiche. Lo comprovano più tardi (nell'età cristiana) le cognizioni degli arabi, versatissimi

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dell'età moderna.

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Così si riparava al più vergognoso fra tutti i regressi dei primi tre secoli dell'età moderna, quello della libertà personale; e si compiva

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sociale o pubblica, sempre coesistenti; sicché la questione è soltanto di preponderanza relativa. Mentre così il medio evo, in generale, fu l'età del

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Età moderna. La tecnologia scientifica. ‒ 1. In questa età tuttavia le vocazioni progressive della tecnica medioevale, che promettevano ulteriori

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La piramide dell'ordine economico dell'età pagana, che poggiando sull'ecatombe permanente delle moltitudini servili e immiserite drizzò ognora il suo

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scambi commerciali; con influenza però limitata (al paragone dell'età moderna) nell'economia dell'antichità prevalentemente agricola; salvo nelle capitali

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tutti gli umani; — le differenze di sesso ed età ne additano le varietà accidentali; — il padre e la madre impersonano l'autorità; — le singole

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