Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

388723
Toniolo, Giuseppe 50 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
  • UNIOR
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Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

scuola suddetta. Simultaneamente spicca e si impone il fatto, dai più imparziali competenti consentito, che dopo i grandi trattati (qualunque ne sia

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particolari; ed in tal caso si prendono le mosse dai rispettivi concetti concreti e analitici per poi risalire induttivamente alla invenzione dei veri

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Le vicende dei metodi sociali ed economici nella età contemporanea. ‒ Questa età, che dai prodromi della rivoluzione francese procede fino a noi, e

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spenceriana o partecipi allo scetticismo neo-kantiano; dai quali difetti non vanno esenti del tutto anche i più benemeriti delle riforme metodiche recenti

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commercio estero), i quali, sotto la dinastia saitica, raggiungono una estesa divisione del lavoro; cominciando dai tessuti di lana e dai processi chimici

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I quali tuttavia, a gran distanza di tempo, sembrano superati dai persiani, in ispecie dal grande riordinatore (dopo la pace interna del 516 a. Cr

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Nell'ordine delle idee: ‒ 1. Alla grandezza dei fatti era pari l'ampiezza delle conoscenze, quale risulta dai geroglifici, bassorilievi, iscrizioni

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Tali i popoli arii migratori per eccellenza; i quali, lasciata la comune sede dell'Iran, e staccatisi remotamente dai due gruppi consanguinei già

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quale stromento di corruttela ed invero corrotta nelle sue fonti e nei suoi fini di ambizione, di prepotenza, di egoismo, trovasi dai filosofi

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1. Nessun altro avvenimento sociale fu oggi dai cultori di storia civile, giuridica, economica, così profondamente illustrato, quanto questa

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intensificano la cultura, con ogni metodo contrattuale dall'enfiteusi fino alla mezzadria e tecnico-agronomico dai primi dissodamenti alla irrigazione

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Letteratura. ‒ Tale diuturna evoluzione, attraverso tre economie tipiche, e in ispecie la somma delle esperienze accumulate dai cittadini dei liberi

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3. Infine un terzo incremento alle dottrine economiche, almeno incidentale, derivò dai cronisti, storici, uomini di affari; massimi i fratelli

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dappertutto, in Inghilterra soppresse e incamerate; arrestata la affrancazione del contadino dai principi tedeschi; riprodotta la servitù del lavoratore

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2. La storia delle dottrine smithiane (liberali per eccellenza) disegna però tosto due indirizzi, dai più mal distinti:

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La ripresa crescente infatti degli studi sociali da parte dei cattolici dai primi del 1800, si presenta siccome un aspetto di quella rivendicazione

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Simultaneamente la ripresa di ricerche sociali fra cultori cattolici ebbe vigore dalle battaglie delpensiero scientifico, dai tempi napoleonici fino

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esplicazioni della vita collettiva. Tale criterio è vieppiù suggerito dai progressi delle odierne scienze sociali.

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dal C. Jannet, Walleroux, Rambaud (ma non senza qualche indirizzo liberale), seguiti dai grandi antesignani della ristorazione sociale in forma

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, finale:ciò che è dai più mal distinto, con nocumento dell'analisi scientifica.

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La scienza dell'economia sociale trapassa oggi un momento di sistemazione,se la parola infelice ma ormai accettata dai più significa il lavorio per

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4. Dottrina etica finalmente non esoterica, ma aperta a tutti gli uomini (ciò che si bisbigliò finora all'orecchio, voi predicate dai tetti) ed anzi

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prossima (la ragione educata dall'esperienza), alimentò una duplice corrente, di un diritto universale scritto proveniente dai grandi centri di autorità (la

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È concetto complesso, risultante dai due elementari, di fini umani (e analoghi bisogni) e di mezzi pur essi umani cioè a disposizione dell'uomo; fra

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di mezzo materiale,la cui utilità è inerente alla materia;donde la ricchezza rimane distinta dai beni immateriali (morali), come la cultura

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scambio, questa si trovò predominata da ricerche profonde sul valor d'uso, perfezionatici di quelle originarie, aiutate dai progressi della psicologia

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utili all'appagamento personale (di usarle), — o mediatamente, al fine di ottenere con esse dai nostri simili altre cose utili (di concambiare). Di qui:

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Concludendo: è definitivamente dai gruppi di età che deriva il flusso delle generazioni nel tempo,senza di cui non si comprendono le vicende

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soltanto; ed oggi con più ampia comprensione si colloca dai più al vestibolo della sociologia ed economia insieme.

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civiltà, fermentato dai pellegrinaggi nazionali e internazionali, in Ispagna, a Gerusalemme, a Roma e soprattutto dalle crociate, che per secoli

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1. Dai postulati della filosofia teoretica generale (metafisica), la economia sociale desume:

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5. Dall'etica e dal diritto sociale,che designano doveri ed obbligazioni (giuridiche) derivanti dai fini della società universale umana e della

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dottrina dell'utile bene inteso.Così dai fisiocrati, da Bentham, da J. S. Mill e da tutta la scuola della morale utilitaria.È errore teoretico;l'etica

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prossima genealogia, — solidarietà che, originata dai doveri del sangue, continua per la comunanza di interessi sempre più generali, specialmente

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Le stirpi o razze umane. – 1. Dai gruppi gentilizi, moltiplicatisi alla lor volta, ma che fra loro mantengono la memoria di un remoto ceppo comune

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traggono i forti soldati; e nei momenti solenni per un popolo si tolgono i Cincinnati dall'aratro, i Washington dai piantatori della Virginia, i Bismarck

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4. L'aristocrazia feudale, come classe politica, nell'età moderna dai principi assoluti fu tramutata in nobiltà di corte, precipitandone la decadenza

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più poderosa, lo sforzo prolungato e tenace (fra la comune stanchezza) da parte delle monarchie, dai Tudor in Inghilterra ai principi tedeschi, fino

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relazioni reciproche, per cui le facoltà giuridiche derivano dalla qualità non già di uomo ma di cittadino, cioè dai poteri arbitrariamente dallo Stato

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esercizio, pertanto, ciascuno nella società ha il diritto di non essere impedito (libertà negativa), bensì coadiuvato (libertà positiva) dai propri

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istituto della manumissione degli schiavi; — senza dire delle vicende politiche, che alla plebe romana (probabilmente all'origine in tenue schiavitù dai

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; — quella (la schiavitù), bensì assottigliata in numero, ma applicata dai germani stranieri ai vinti latini, più tardi dagli italiani agli infedeli

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Questo patronato benefico (imitato in parte dai signori feudali) avea così adunato gli elementi di nuove classi autonome, imbevute del sentimento

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nei paesi circummediterranei, ed anzi si trasferì nei continenti discoperti. Quivi, iniziata dai portoghesi (nel sec. XV e forse prima) sulle coste

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costituenti una persona collettiva, distinta dai membri che la compongono, servente ai fini generali e permanenti del consorzio umano civile

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autonoma e organizzata dai secoli precedenti e di tramutarla in un proletariato individuale, disgregato, precario; di fronte alla borghesia industriale e

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parte ad assommarsi, per fondersi in quelle pratiche economiche che sono le più elette (selezione) o preferite dai più, formando così un crescente

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). Adempiendo a tutti i fini dell'uomo-individuo, a ragione la famiglia è detta dai filosofi società perfetta; e come tale il sociologo addita in essa un

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presidi materiali. Gradualmente, fin dai primi secoli cristiani e generalmente nel medio evo comunale, si riprodussero così nelle campagne non meno che

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sedi europee, l'accentramento politico essendo ritardato, — la genesi degli organi sociali procede spontanea dai nuclei familiari e dai gangli più

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