Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale
Tale periodo abbraccia: la cultura pagana orientale dalle origini, e quella greco-romana, nonché la cultura cristiana fino al cadere del medio evo
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intorno all'etica e alla politica del grande filosofo peripatetico, la quale preparò il risorgimento della cultura cristiana, così detta scolastica
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precisamente cristiana;ciò che (contrariamente a giudizi volgari), senza rompere il filo tradizionale del sapere aristotelico,attribuisce alle
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già nel popolo) alla civiltà cristiana,trionfata nel medio evo col papato e così propizia agli stessi progressi economici, la civiltà pagana (L
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nella storia soltanto tardivamente e in ispecie non venne assicurata che dalla cultura cristiana. — Soltanto il cristianesimo insinuò la fede nei
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L'economia cristiana. ‒ 1. La lunga esperienza intorno alle scuole economiche che si succedettero nell'evo moderno, ammaestrò come queste
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3. Di qui la scuola etico-cristiana, che si contrassegna massimamente dalla subordinazione logica (senza offesa della autonomia) della scienza
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2. La preparazione sociologica nel secolo XIX. Ma perciò stesso questa scuola economica, che si intitola etico-cristiana,si insinua e cresce
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della fede e della scienza o meglio della enciclopedia cristiana, che dopo la sfacciata incredulità e l'opera devastatrice della rivoluzione francese
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Così i veri precursori della scuola etico-cristiana in economia furono dei sociologi in largo senso,cioè filologi e filosofi della storia, storici e
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-cristiana, attestano come questa nulla abbia di fittizio, ma piuttosto risponda alle esigenze del sapere e alle vocazioni dell'età presente.
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cristiana dall'alba del sec. XIX fino verso il 1848. Tali un gruppo di così detti politici feudali.Adamo Müller (m. 1829), che negli Elementi dell'arte
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liberalismo borghese, in un piccolo Saggio di economia politica (1836), attesta il suo presentimento sull'avvenire della scuola etico cristiana, che con lui si
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Può ben dirsi che questi pionieri avessero abbozzate le prime linee dell'economia cristiana nei sommi principi direttivi e nei criteri positivi
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Lo stato presente dell'economia etico-cristiana. — 1. Ma negli ultimi tre decenni del secolo XIX fino ad oggi si dispiega per questa scuola un
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Parigi», coincidente colla congiura universale per la distruzione di ogni istituzione cristiana nelle popolazioni cattoliche; donde le multiformi
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civiltà cristiana e Costanzi, Lavollée e da ultimo Ruville, L'aureo fondamento della storia (1913); riprendono la tradizionale filosofia della storia
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Sotto le grandi ali della «filosofia speculativa cattolica» e siccome un ramo innestato sulle istituzioni positive della «sociologia cristiana» si
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Tutta la scuola etico-cristiana fra i cattolici sorse e si mantenne in opposizione all'individualismo liberale ed al socialismo panteista
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progressivo rigoroso e compiuto, sempre in armonia coi principi della filosofia scolastica e della sociologia cristiana. Vittore Brants (successore di
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Valore teoretico e pratico. ‒ 1. Tale scuola comunque relativamente recente, riprende nella teoria le tradizioni metodiche della scienza cristiana.
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' criteri di estimazione relativa, che è propria delle scienze sociali nel loro aspetto positivo. Con questo duplice riguardo, la scuola etico-cristiana
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, della cristiana medioevale e della moderna) si ritraggono questi ammaestramenti importanti per lo studio dell'economia:
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cristiana: e ciò in proporzione della eccellenza che spetta alla filosofia e religione cattolica, sopra ogni altra forma di filosofia e di cultura
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L'etica cristiana anche agli occhi del sociologo, per la sua efficacia civile, non apparisce, come altri asserì, quale evoluzione delle religioni
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, sotto il raggio della morale cristiana.
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L'etica contemporanea. ‒ Così le vicende della nuova economia sostanzialmente seguirono quelle dell'etica cristiana. Ma quali le sorti probabili
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della legge etica cristiana. Grande lezione agli economisti e ai popoli.
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3. Ma dall'esordire dell'evo moderno, scossa la fede nella morale cristiana e nei principi del diritto in essa radicati, — vacillò nelle menti dei
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anche nell'età cristiana.
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La civiltà cristiana pertanto apparisce anche in ciò novatrice.
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europea, può ben gloriarsi di essere l'alfiere della civiltà cristiana in tutto il mondo.
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punti di veduta può e deve ritrarne la scienza economica? Il quesito oggi si riproduce, parlandosi di una economia sociale cristiana ed ha trovato la
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veri propri della scienza; e perciò rapporti di integrazione e coordinamento ma sempre estrinseci. Cosicché scienza cristiana in genere, non
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Nella subordinazione logica della economia dalla filosofia, l'etica cristiana (anche per chi prescinda dalla rivelazione) deve assumersi come la più
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secoli, importa il riconoscimento dell'altro fatto storico solenne della civiltà cristiana,che da quello fu generata, e della sua preminenza sopra ogni
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La morale cristiana, coi dogmi che la ispirano (teologia dogmatica) e colle applicazioni giuridiche che l'avvalorarono (diritto canonico) quale venne
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Lo stato organico. – Nella civiltà occidentale cristiana. Èin questa che svolgesi e perviene a perfezione la genesi opposta dello Stato dal basso, la
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cristiana; donde il massimo prestigio morale, pronto a tramutarsi in potenza politica, del papato (Kurth).
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Ciò è prodotto delle vocazioni etniche e degli ordinamenti a tribù dei popoli germanici; ma soprattutto della innovazione cristiana, che contro
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relazioni universali. Perciò stesso nell'età cristiana il commercio e le istituzioni economiche furono più presto cosmopolitiche che nazionali.
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,non schiva a scendere a precetti e norme tecnico-economiche. Lo comprovano più tardi (nell'età cristiana) le cognizioni degli arabi, versatissimi
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serba le tracce di questa influenza cristiana per mano di filosofi, giureconsulti, legislatori in tre momenti ben distinti: — sotto l'impero pagano
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, avrebbero distinto la civiltà cristiana dalla pagana.
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. Così l'economia cristiana del libero lavoro riuscì il contrapposto dell'economia servile pagana.
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ricchezza nell'incivilimento. Ma questo ciclo compiuto, ideale e reale insieme, non si avverò che nella civiltà cristiana. Per essa sola, il vero che
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Nell'età cristiana. Medio evo. ‒ 1. I barbari può dirsi seppellissero tutta intera la decaduta civiltà classica, e a più ragione la sua tecnica
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vertice ad esclusivo e iniquo vantaggio delle classi doviziose, — fa luogo nell'età cristiana ad una piramide (per continuare la metafora) eretta
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sostituzione ad un regime oligarchico, di un ordine distributivo progressivamente popolare.Questa è divenuta legge economica nella civiltà cristiana.
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. Ecco l'ordine economico della civiltà cristiana, di cui passiamo a designare le parti organiche.
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