Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale
-storica, per cui le leggi dell'evoluzione sociale, derivanti da cause prevalentemente spirituali, si ritraggono dallo svolgersi della «coscienza
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, di cui quelle genti serbavano coscienza, mantenne meravigliosamente deste le umane energie. Perciò fu detto che la civiltà orientale non ebbe infanzia
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3. Ma a lungo andare, pervertite o almeno esautorate dinanzi alla coscienza pubblica le migliori leggi e dottrine religiose e civili, l'energia
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Ma frattanto il lavoro industriale e mercantile appare incompatibile colla missione di popoli che avessero coscienza profonda del proprio primato
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E al di sopra la Chiesa, finalmente distinta e indipendente dallo Stato, maestra e custode della coscienza, vindice di giustizia sociale, tutrice e
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essenziale. Solamente la trattazione rimane complessa o indeterminata,e appena con Turgot (di fatto e non forse con piena coscienza) si distingue
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; idea che svolgendosi necessariamente dalla coscienza delle popolazioni, trasforma incessantemente le istituzioni sociali; e ciò per mezzo dello Stato
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-naturali-biologiche,le quali, materializzando le dottrine morali sociali e la coscienza delle democrazie moderne, provocarono la riabilitazione dello
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della coscienza umana nella storia» e ne trae induzioni profetiche (al dire di Heine) sui destini sociali del cristianesimo.
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se pertanto le vicende della scienza economica si classificano e succedono nella storia, giusta il vario riconoscimento o rifiuto nella coscienza
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indiscutibile certezza,evidente bontà,somma autorità;sì da imporsi alla coscienza universale e reggere così la operosità stessa economica dei popoli.
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materialistico; e tuttavia serba a quelle carattere umano, non rigettando ma completando i precetti razionali di onestà, radicati nella coscienza e
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, dimostrati dalla morale e dal diritto, corrispondono infatti nell'uomo dei sentimenti e delle facoltà,ambedue dominate dalla coscienza del proprio essere
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2. Le deduzioni positive sono importanti. Dinanzi al crescere di tale coscienza della propria morale autonomia, è notevole come la ricchezza nel
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coscienza di una speciale missione di ogni popolo nell'incivilimento. Sono queste le «virtù colonizzatrici» le quali, coincidendo colle virtù
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, hanno acquistato coscienza del proprio primato nella civiltà contemporanea; e l'Europa, fino a ieri il solo continente che non riceve ma porge a tutti
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Così il formarsi di una nazione, nel seno più ampio della razza, dipende dalla genesi, in un gruppo distinto di essa, di una comune coscienza civile
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tardivamente.In tutta l'antichità raramente vi ha il fatto e la coscienza di nazione, distintamente dall'idea di Stato politico; appena con eccezione nella
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Certo la coscienza della propria eccellenza personale,per forza fisica, per ingegno, per virtù, per qualunque superiorità innata od acquisita, sotto
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compendia tutti gli altri e forma la coscienza di classe.Questo «esprit de corps» temprava l'anima delle classi fondiarie nobiliari dell'«ancien
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, sicché i primi schiavi sono la moglie e i figli nella mano ferrea (in manu)del marito e del padre; — la coscienza della utilità sociale racchiusa in
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dignitatem tuam,s. Paolo); e nella sua coscienza morale egli rimaneva indipendente dal suo padrone, sebbene avesse continuato a trovarsi dipendente da lui in
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La coscienza economica. – 1. Lo vedemmo già: la coscienza individuale e di riflesso quella collettiva, la quale è consapevolezza di fini e di mezzi
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ricchezza il fattore psicologico della coscienza collettiva?Rispondiamo tosto: attraverso alcuni fenomeni psichici intermedi, essa riesce al grande fatto
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storia («tournantes de l'histoire», «Zeitwenden»). Si svolge così dentro di ciascuno e all'ignaro di noi, avuto riguardo ai suoi obbietti, — una coscienza
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2. Coscienza economica, però, che non è scissa dalle altre forme di coscienza. Siccome altrettante irradiazioni della psiche umana, fra esse
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di un popolo teologizzante come a Bisanzio. Ma guai, viceversa, se la coscienza religiosa ed etica si fiacca fino all'indifferentismo scettico
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coscienza morale e insieme la più operosa coscienza economica. Il medio evo, specie nel culmine della potenza comunale, fu l'età della fede nelle sue
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Di tale coscienza appartiene al sociologo ricercare le cagioni dei differenti gradi e indirizzi in quanto essa è figlia di una vera educazione
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La coscienza non crea (come molti affermano) né i dogmi, né l'etica, né il diritto, né gli stessi principi economici, nelle loro fonti prime e nella
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3. A seconda che la visione di que' principi direttivi della stessa economia entro lo specchio della coscienza dei popoli s'abbuia o si illumina, e
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Quali differenze e contrasti fra lo stato di coscienza, vale a dire fra il giro dei pensieri, dei bisogni e delle pratiche proprie della economia
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4. Di qui per l'economista e per l'uomo di Stato la importanza della formazione di una coscienza economica sociale per il progresso della ricchezza
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Fra la sfera di coscienza e quindi di vita individuale privata, comprendente (avvertasi bene) la persona individua, la famiglia, e le associazioni
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coscienza sociale e individuale, e del vario modo di intenderne il rispettivo coordinamento pratico. Valgono all'uopo questi criteri.
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tendenza a disporsi e ad aggirarsi intorno a due fochi massimi di attrazione, corrispondenti ai due centri direttivi della coscienza individuale e
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Di mano in mano che dalla cellula elementare della economia privata (famiglia, impresa), in cui vive la coscienza individuale colle sue indefinite
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I due centri e circoli di coscienza individuale e sociale sono anzi destinati ad allargarsi ed elevarsi mutuamente. Quanto più le individuali
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a dire che accanto alla coscienza della individualità coi suoi interessi speciali ed alla coscienza della socialità coi suoi interessi generali
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Ma è del pari palese che in questo intimo ricambio di vita economica, le virtù di progresso penetrano nella coscienza sociale attraverso il prisma
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, ridiscende poi nel cuore dell'uomo ad accendervi e nutrirvi la coscienza morale;cioè la convinzione nell'uomo di essere una unità spirituale autonoma, la
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Per questa legge morale-sovrannaturale soltanto, la coscienza di solidarietà acquista virtù di dispiegarsi nella operosità pratica delle popolazioni
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Or bene, per poco che la religione nel pensiero e nel sentire dei popoli venga meno alla sua perfetta comprensione ed ossequio, la coscienza di
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la coscienza della individualità,e insieme distinguendo lo Stato dalla società, le funzioni di quello contenendo entro i limiti della legge di
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psicologici in ampio senso, la scienza, la morale e quindi la coscienza sociale, i quali, innestandosi su quelli naturali biologici, sono veramente le virtù
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In quest'ordine costitutivo e operativo, tutto scaturisce prossimamente dalla coscienza personale e quindi dalla sfera di vita individuale e privata
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sovrannaturale, in che sta la sostanza della coscienza sociale. Quale religione positiva può vantare come il cristianesimo coi suoi veri e precetti rivelati
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, civili dell'umanità, attuando il legame, come dei sangui, così del pensiero e della coscienza nelle generazioni intorno ai propri destini. Senza di
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Mercé questi fattori di cultura, di religione e di storia civile, accanto alla coscienza della personaindivdua si educa e cresce la coscienza della
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sacrifizio per tutti. Donde la coscienza di solidarietà per il bene comune, ivi raffermata dal sangue, dalla intimità di vita e dagli interessi materiali.
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