Ti ho sposato per allegria
tanti pentolini e tazzine sul davanzale della finestra. Sempre ha sul davanzale della finestra una fila di pentolini. E poi ha anche la mania dei
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consumavo i soldi che m'aveva dato mio padre. Poi sono entrata anch'io nella cartoleria. Poi un giorno ho rovesciato un bottiglione d'inchiostro sul
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sul vestito della signora. Abbiamo provato a levar le macchie col latte, ma è stato inutile. Com'era arrabbiata questa signora e com'erano arrabbiati
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poi è rimasto là col gatto in braccio, a carezzarlo, a guardarmi con quel suo viso cosí triste... E io ero seduta sul tappeto, e lo amavo, e mi
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Perché in principio davvero non facevamo nemmeno l'amore. Per un poco siamo andati avanti cosí. Io lo andavo a trovare, la sera, mi sedevo lí sul
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vedevo piú. Stavo tutto il giorno a letto, oppure seduta sul tappeto, a carezzare il gatto, e a pensare... Avevo imparato a pensare. Ero diventata
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impossibile e che mi ero sbagliata. E una mattina, mi sveglio, e lui non c'è piú. Lo cerco dappertutto, e non c'è. E trovo sul tavolo di cucina, una
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in bagno, e mi lavavo la faccia con l'acqua fredda. Poi tornavo sul letto, e mi rimettevo a piangere. Il bambino, adesso ero sicura che l'avevo
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gambe grosse gli occhi celesti, i capelli biondi sparsi sul collo, una maglietta a righe molto sudata. Mi ha detto: Le dispiace se faccio il bagno?
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bagno, e dopo è venuta fuori con l'accappatoio di Manolo, e si è seduta sul tappeto in salotto, vicino a me. E allora le ho raccontato tutto. A
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sperduta, e sono diventata allegra. E lí, a quella festa, ho incontrato Pietro. Era seduto sul primo scalino e chiacchierava con una ragazza con dei
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Prima di incontrare te, sono stato sul punto di sposarmi almeno diciotto volte. Mi son sempre tirato indietro. Perché scoprivo in quelle donne
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letto, sotto gli armadi, e poi cucina certe minestrine, certi intrugli di prugne e mele cotte, e tutti quei pentolini li mette sul davanzale della
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Non si sa. Non lo sa nessuno. Si è falsificata la data di nascita sul passaporto. L'ha cancellata con la scolorina, e l'ha riscritta. Pare che si sia
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Forse anch'io mi cancellerò la data di nascita con la scolorina, quando sarò vecchia, sul mio passaporto. Però non ce l'ho il passaporto, non l'ho
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Volevi che andassi sul luogo della signora Giacchetta?
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Non si prendono informazioni al telefono. Si va sul luogo.
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Non in testa. Sul vestito. Su tutto il vestito. Non l'ho mica fatto apposta.
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Pietro solo. Guarda ancora sotto la tovaglia. Raccoglie giornali sul tappeto. Riassesta i cuscini. Suona il campanello. Pietro va ad aprire. Entrano
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pennello in mano, ,è crollato. Lei con le sue braccia l'ha portato sul letto. È spirato. La povera Virginia ora si trova in condizioni finanziarie non buone
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Sí. È possibile. Anche questo è possibile. Virginia fa troppa economia sul mangiare. Il povero Lamberto, qualche volta, si lamentava con me. Si
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No, perché si mangiava sempre in cucina. Senza tovaglia, sul tavolo della cucina. Sul marmo.
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Sul marmo? Non ha nemmeno la cucina di fòrmica, la signora Giacchetta? è molto poco moderna.
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Allora lo vedo, Lamberto Genova, venire avanti sul ponte, piccolo piccolo, con quelle sue guancione gonfie, quel suo sorriso...
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Pochi giorni prima d'incontrarti. Gennaio, era. Io me ne andavo in giro nella pioggia, e avevo una grandissima voglia di morire. Camminavo sul ponte
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