Teogonie clericali
decadenza delle classi alte e della borghesia capitalistica dal dominio politico male esercitato, e l'alleanza definitiva della Chiesa con le classi popolari
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capi del gruppo era rigorosamente vietata, perché c'è fra essi chi si professa ateo e non osserva certo tutti i comandamenti della Chiesa. Questo gruppo
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profondi malintesi fra Chiesa e liberalismo dal ‘48 al '70, poi la divisione profonda, nella vita italiana, per l'astensione dei cattolici, sognanti ancora
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politici minacciati dal vigoreggiare dell'organizzazione e della resistenza proletaria, negli uomini di chiesa, ed, in genere, in quelli che dicono
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borghesia capitalistica, invece di prendere la posizione più adatta all'indole ed alle condizioni delle forze e delle energie delle quali dispone la Chiesa.
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1° La Chiesa condanna vivamente lo Stato laico, che sia cioè neutrale in materia di religione, e vuole che lo Stato accetti invece la religione
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2° La Chiesa condanna le libertà costituzionali su cui riposa l'attività pubblica degli Stati moderni; libertà di coscienza, libertà di stampa
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3° La Chiesa vieta ai cattolici di discutere se il potere temporale della Santa Sede sia compatibile con la missione spirituale di questa: essa vuole
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modo associata e quasi legata alla Chiesa cattolica ed a Roma papale, tutte queste sue esigenze e rivendicazioni abbiano massimamente luogo e ragione
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pubbliche alle quali, come abbiamo veduto, la Chiesa stessa è opposta per principio.
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fatto stesso, piena ed irreformabile dei diritti dello Stato laico e della decadenza della Chiesa da ogni potere civile e miscela negli uffici civili
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religiose, senza sentire la Chiesa, l'autonomia piena dei suoi fini dai fini e dalle norme della società religiosa, la libertà e quindi la aconfessionalità
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