Sempronio e Sempronella
vedere il suo piccolo mulino. - Questa è la ruota che gira sempre finchè c'è acqua e fa muovere la mola. Sotto la mola si butta il grano a stritolare
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paesello. L'acqua gorgogliando dalla cannella pareva cantare una canzone di riconoscenza al modesto benefattore, di cui in paese si sarebbe sempre
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digiuni. Da quel giorno, per quanto durò la neve, tutte le volte che Sempronella si recava a dar da mangiare ai suoi animalucci, era sempre avvolta da
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. Pensavano ai fiori per quali è sempre una festa quando il sole li tocca, e li scuote il venticello. Il maestro, disteso anch'egli sull'erba, con la lunga
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grande pittore. Il babbo veniva a trovarlo spesso, e Giottino gli faceva vedere i suoi lavori, sempre più belli. In città vedeva molta gente e faceva
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, e la colpa è sempre mia. Mia sorella è allegra, canta come un uccellino, e sorride per nulla. Ma è molto riflessiva. Mi pare che mia sorella sia
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alla testa. Urlava pel gran male; lo portarono all'ospedale. Ma egli non vedeva più niente; era cieco, era cieco, per sempre! Allora pianse, pianse tanto
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donna con una gerla sulle spalle. - O quella donna, dite, si va per qui al mulino? - Andate sempre avanti, fino a che non troviate un sentiero a destra
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braccio, un po' lo compiangeva, un po' lo beffava, ma finiva sempre con l'esclamazione: - Che bravo babbo ho io!...
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poverello è nella salute e nella voglia di lavorare. E la Tuna era sempre vissuta sana come un pesce, sana da ragazza, sana da maritata, sana anche ora
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Sempronio e Sempronella era stato sempre come tagliato fuori dalla civiltà. Lassù non s'era mai aperta una scuola, lassù non c'era l'ufficio postale
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