Sempronio e Sempronella
all'altro, per non danneggiare le pianticene. Sempronio e Sempronella deposero alcune foglie sul fondo del cestello, poi raccolsero i frutti, posandoli
Sempronio e Sempronella
selvaggi abitatori della campagna, e però, appena buttata la mondiglia ai polli, e foglie e torsi di cavoli e un pugno di fineno ai conigli, tornò a casa
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Sempronio e Sempronella
nel bosco verde a vedere le migliaia di foglie danzare sui rami. Andarono e trovarono tutto più bello del solito. Era un incanto. Il musco baciava
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Sempronio e Sempronella
metteva a copiare ora una cosa ora un'altra. Un giorno disegnava un albero: schizzava il tronco, i rami, le foglie. Un giorno disegnava un fiore, una rosa
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Sempronio e Sempronella
fondo molto basso si contano le pietruzze, le foglioline morte, ma non passa l'ombra di un gambero. Il venticello, scherzando tra le foglie dei salici che
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Sempronio e Sempronella
alberi, che in ottobre cominciano a perdere le foglie. Si vede la terra bruna, lavorata di fresco. Un'altra scaletta conduce all'abbaino, che dà sul tetto
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Sempronio e Sempronella
accarezzare le gemme perchè diano le foglie e i fiori, debbo curare i fiori perchè maturino i frutti. Guai se io non sciogliessi le nevi sui monti, non
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Sempronio e Sempronella
un campo di lino; tic tac, tic tac, mentre fuori le piogge d'autunno insistenti maceravano le foglie cadute dagli alberi: tic tac, tic tac, fino a che
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