Sempronio e Sempronella
elargito al piccolo comune una somma affinchè la la fontana fosse costruita a beneficio di tutti. Ecco come un buon cittadino era stato utile al suo
Sempronio e Sempronella
vita. Ma il fanciullo quel giorno era svogliato, ed ecco perché il suo còmpito è pieno di errori. Eccone un altro, di bella scrittura e con pochissimi
Pagina 12
Sempronio e Sempronella
STORIA DI CINQUE FIGLIOLI C'era una volta un babbo, che aveva cinque figlioli. Il babbo era vecchio e non poteva più lavorare. Era povero, senza un
Pagina 16
Sempronio e Sempronella
quaderno, nè un libro. Eppure, la voglia d'imparare era in lui così forte, che la sera, quando i suoi erano a letto, rimaneva alzato a studiare. Ma la
Pagina 17
Sempronio e Sempronella
SEMPRONELLA FRA GLI UCCELLINI Il suolo era gelato. La neve, cadendo, infarinava ogni cosa. I passerotti, sorpresi nell'ora che sogliono svolazzare in
Pagina 23
Sempronio e Sempronella
massaia era uscita e in cucina sugli alari bolliva una caldaia di riso. - Tira giù la caldaia - disse allora il lupo alla volpe. - Tocca a te, che sei più
Pagina 28
Sempronio e Sempronella
nel bosco verde a vedere le migliaia di foglie danzare sui rami. Andarono e trovarono tutto più bello del solito. Era un incanto. Il musco baciava
Pagina 31
Sempronio e Sempronella
era un pastorello, che passava la giornata custodendo le pecore del babbo. Il babbo le tosava, il babbo le mungeva, il babbo aveva da fare le ricottine
Pagina 35
Sempronio e Sempronella
, Sempronio si accontentava di avere carta e matita. Egli era pieno di buona volontà. Non faceva i miracoli di Giotto, ma ognuno fa quello che può. Ed egli era
Pagina 37
Sempronio e Sempronella
? Sempronella guardò curiosa, e capì che era il ritratto di un fanciullo; ma non s'accorse che assomigliava a Sempronio, e non seppe dire altro che
Pagina 38
Sempronio e Sempronella
fare il mio ritratto, mia sorella disse che era il ritratto di un ragazzo qualunque». Appena ha finito di scrivere, Sempronio corre dalla sorella, le
Pagina 39
Sempronio e Sempronella
, quindici anni aveva lavorato per imparare la propria arte. E studia che studia, lavora che lavora, prova e riprova, a vent'anni era maestro nell'arte
Pagina 41
Sempronio e Sempronella
una cravatta azzurra sotto il mento, un largo cappello calcato sulla fronte, egli era più allegro del solito. - Bravi, bravi! M'avete fatto un regalone
Pagina 47
Sempronio e Sempronella
di paese lontanissimo e diceva cose mirabolanti della sua terra: l'altro era del luogo. Mentre procedevano conversando, una lepre attraversò la via
Pagina 50
Sempronio e Sempronella
sulla spalliera d'una seggiola, sul quale batteva in pieno la luce della luna. Il panno s'era agitalo quando Sempronella aveva aperto l'uscio e così la
Pagina 54
Sempronio e Sempronella
a fuggire, tirandosi dietro le mucche, e l'acqua a inseguirli, a entrare nelle case abbandonate, a invadere le cantine e le stalle. In una casa c'era
Pagina 61
Sempronio e Sempronella
miseramente. La barchetta è perduta! Non aveva nè remi nè vela: non aveva nè passeggero, nè capitano, nè pilota: era una qualunque barchetta di carta, di
Pagina 62
Sempronio e Sempronella
RUSTICO Alla volontà del babbo Rustico aveva fatto un viso di festa: egli non desiderava di imparare a leggere nei libri. La sua vita era in mezzo ai
Pagina 64
Sempronio e Sempronella
DOMESTICO Domestico, il secondo, era un ragazzo ubbidiente e tranquillo, ma senzavolontà. Egli passava il giorno aiutando il babbo e la mamma. Se suo
Pagina 65
Sempronio e Sempronella
DESIDERIO Chi soffriva era il più piccolo. Desiderio. Egli aveva una gran voglia di studiare, di leggere libri: la vista dei compagni che sapevano
Pagina 66
Sempronio e Sempronella
suo padre non avrebbe permesso di andare a scuola, perchè s'era impuntato su quella idea storta che le scuole non servissero a niente. - Un momento
Pagina 67
Sempronio e Sempronella
le pianticelle crebbero. In maggio il campo era tutto una selva fittissima di asticciuole alte e sottili: il canapaio era fatto. Il pigliamosche
Pagina 72
Sempronio e Sempronella
TUNA, LA TESSITRICE Il suo nome era Rosa, ma tutti la chiamavano Tuna. Tuna, da Fortuna, poichè la buona vecchietta soleva dire che la fortuna del
Pagina 79
Sempronio e Sempronella
la scuola elementare non c'era ancora. Babbo Terenzio e mammaa Venusta non erano più istruiti dei due loro figliuoli. Ebbene, da quei giorni lontani
Pagina 84
Sempronio e Sempronella
, illuminate dalla gioia dell'ascollare e dell'imparare. Il maestro era come il sole per quelle tenere menti. Esse si aprivano ad una ad una, come i fiori al
Pagina 86
Sempronio e Sempronella
fanciulli lasciarono, or sono due anni, il paese, della strada nuova non c'era che il tracciato. Alcuni picchetti indicavano la via che avrebbero seguita i
Pagina 89
Sempronio e Sempronella
istante a una fontana che chiocchiolava lungo la via. La fontana non c'era quando essi lasciarono il paese. Essa era stata costruita insieme con la strada
Pagina 92