Sempronio e Sempronella
diceva che, dovunque egli fosse andato, qualunque mestiere avesse scelto, sarebbe stato un giovane probo, un buon cittadino. La scuola gli aveva
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macchiato d'inchiostro. E lo scolaretto non aveva più fogli per ricopiare il còmpito. Finalmente, ecco un lavoro perfetto, che merita dieci. È il più bel
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STORIA DI CINQUE FIGLIOLI C'era una volta un babbo, che aveva cinque figlioli. Il babbo era vecchio e non poteva più lavorare. Era povero, senza un
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aveva sotto le ali un lanternino acceso, a cristalli verdi. - Ecco il lumino - disse la nuova venuta andando a posarsi sulla pagina del libro. - Sei
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era un pastorello, che passava la giornata custodendo le pecore del babbo. Il babbo le tosava, il babbo le mungeva, il babbo aveva da fare le ricottine
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SEMPRONIO DISEGNA Anche a Sempronio venne la voglia di disegnare. Quando non aveva nulla da fare, prendeva un foglio di carta e una matita, e si
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IL CIECO DI GUERRA C'era una volta un bravo giovanotto; si chiamava Pinotto. Aveva vent'anni, faceva l'intagliatore. Quindici anni aveva studiato
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scherzo a Sempronella. Il maestro le aveva detto: Va' in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Sempronella ubbidì, ma eccola tornare senza bicchiere e
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miseramente. La barchetta è perduta! Non aveva nè remi nè vela: non aveva nè passeggero, nè capitano, nè pilota: era una qualunque barchetta di carta, di
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IL CONTADINO E LA SCUOLA C'era una volta, in un paese lontano lontano, un povero contadino che aveva tre figli. Il maggiore si chiamava Rustico, il
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RUSTICO Alla volontà del babbo Rustico aveva fatto un viso di festa: egli non desiderava di imparare a leggere nei libri. La sua vita era in mezzo ai
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padre gli avesse detto: «Domani andreai a scuola», egli non avrebbe fatto opposizione, ci sarebbe andatodi buona voglia. Ma il padre aveva detto
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DESIDERIO Chi soffriva era il più piccolo. Desiderio. Egli aveva una gran voglia di studiare, di leggere libri: la vista dei compagni che sapevano
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IL MERLO E LA CANAPA C'era una volta un merlo nero nero, con un bel becco giallo, che, quando aveva mangiato e bevuto, cantava come un organino. Una
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essere esempio anche ai più giovani e più intraprendenti. E forse nulla aveva tanto contribuito alla sua sanità e forse anche alla longevità quanto
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, e qualche donna era lì con i secchi ad attingere la fresca acqua corrente. Una lapide infissa dietro la fonte indicava il nome di colui che l'aveva
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