Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Rivoluzione e ricostruzione

398860
Sturzo, Luigi 50 occorrenze
  • 1922
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 264-308.
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Rivoluzione e ricostruzione

partecipazione dei diversi ceti e delle varie razze conviventi insieme, dà la più larga base e la più completa espressione sociale alla organizzazione

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Questa attività e questa lotta fra gli associati (non conta se di individui, di classi, di interessi, di tendenza, sotto il più complesso aspetto) si

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Non è un interesse storico che ci guida a questo studio, tanto più che la storia ritesse in prospettiva la vita dei popoli quando i cicli hanno avuto

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democrazia. Il ricordo storico, più che la persona di chi rappresentava, senza rendersene conto, l'ultimo governo democratico, avrebbe un significato per

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l'azione della forza anche con le armi, più per sostituirsi allo stato borghese contro comunisti e socialisti, che come costruttore di un pensiero, che

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Il fenomeno più saliente in questo periodo è il silenzio e l'acquiescenza della corrente democratica che da vari decenni teneva il potere e dirigeva

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socialismo di stato, accentratore e ipertrofico, e oggi non hanno più nulla da difendere del loro passato, delle loro idee, del loro programma, nulla

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espressione più larga e più aderente all'anima del popolo; ma è mancata quella rispondenza fiduciosa che viene da un'attività politica e legislativa che

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fra coscienza nazionale e rappresentanza parlamentare ha più di quarant'anni, e si è andato sempre acuendo, perché pochi uomini rappresentativi ha

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trasformazione e dello sviluppo della nostra economia giovane e incerta, e le crisi ne soffocavano l'inizio; la classe più intelligente e fattiva prese

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le sue competenze nel campo amministrativo ed economico per potere avere la maggiore ingerenza nella vita del paese. La qual cosa faceva divenire più

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mezzogiorno che per più di trent'anni aveva fornito la massa di manovra ad ogni governo, la maggior influenza ai proconsoli (chiamo così i deputati

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configurazione della camera, con i difetti della precedente, democratica e giolittiana, senza nuovi orientamenti, con una più decisa tendenza verso il

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L'entrata in guerra, decisa fuori della camera, diede la misura di quel che fosse questo organo così formato nei momenti più gravi e più decisivi

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nucleo liberale di destra e il nazionalista, la democrazia liberale, invece, che, avendo in mano il potere, non aveva più un unico contenuto programmatico

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ha giovato a formare l'inizio organico alla più larga partecipazione del popolo agli organismi dello stato.

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quella eletta dal popolo, ed esse formino insieme un potere indipendente dalla influenza del governo; il quale non possa più poggiare esclusivamente

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, specialmente per quelle leggi ove la tecnica soverchia la ragione politica o almeno vi dà forma concreta e definitiva. Per questa ragione quanto più sono

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la più ingorda speculazione parassitaria.

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varie regioni d'Italia, una più sentita responsabilità amministrativa, una più elevata partecipazione di potere alle forze locali; e una più viva

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regione; è stato più volte ridiscusso dal nostro consiglio nazionale a proposito della riforma della burocrazia; è stato da me illustrato nei tre discorsi

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Se il governo di Mussolini, che oggi ha avuto, più ampi di prima, i pieni poteri che la legge Bonomi del 13 agosto 1921 già concedeva, e dei quali

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rivestiti di autorità, formati di competenze tecniche; se la burocrazia (che il fascismo può turbare e paralizzare ma non sopprimere, o al più potrà

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elettorale dei deputati, turbando legittime aspirazioni per intrighi politici; e potrà con più tempo e sicurezza dedicarsi alle funzioni nazionali

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poco valgono senza veri uomini di governo; mentre questi hanno maggiore e più duratura efficacia di azione con mezzi o strumenti adatti anziché con

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ha animato per due anni e più l'azione fascista, non può facilmente e docilmente inalvearsi nella legalità senza lasciare degli strascichi notevoli; e

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frase semplice. Il difficile sta nel realizzare anzitutto le economie; ma è più difficile avere in ciò una direttiva politica e una valutazione

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La riforma della burocrazia centrale e periferica ha più un carattere di semplificazione di servizi e di decentramento, che quello puro di economie

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automobilistici, i mercantili e gli aeronautici, per un necessario risultato di sintesi. Tanto più è difficile operare ciò oggi, in quanto il mercato della

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Ma dove la direttiva politica è ancora più visibile, non solo come sostanza amministrativa, ma come espressione delle correnti e degli interessi

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risolvere i più intricati problemi.

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, della produzione e del consumo, sarà quella che con ogni prudenza dovrà trionfare. Però, mentre la riforma Meda resta sempre il sistema più razionale ed

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più sicura, quella che solidamente produce e che paga senza nulla avere dallo stato, quella che ricomincia a creare il piccolo risparmio e a rifare

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lavoratori. Oggi sembra, dico sembra perché non è, almeno non deve essere, che si valuti assai più la forza del capitale che quella del lavoro; che si crei

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problema, inscindibile. Il primo a parlare così è stato Paratore, ma non ebbe fortuna; meglio ancora e più chiaramente Mussolini. Il partito popolare

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. Lo sforzo sarà quindi più arduo e più meritorio di fronte al paese, che aspetta di sentirsi salvato dalla crisi che preme da ogni parte.

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Oggi più che mai ogni politica interna ed economica è subordinata alla politica estera: gli italiani ne han fatta poca e male, ed è un nostro torto

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A questa sono connessi i tre più importanti problemi di politica economica: l'azione bancaria per lo sviluppo delle industrie redditizie e non

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le più doloranti umiliazioni per Fiume e la Dalmazia, sarà domani quella di non essere più l'ultima delle grandi potenze militariste e imperialiste

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azione. Oggi più che ieri, la vita economica interna è satura di problemi esteri e il ministero degli esteri deve avere a ciò l'attrezzatura necessaria

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Proprio questa lotta fece sviluppare in Italia più forte che altrove un socialismo materialista anticristiano e antinazionale. Perché, mentre nel

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partiti. Ciò qualche volta ci è stato rimproverato; ma noi fin dal sorgere cercammo, e il Vaticano e i vescovi più volte cercarono, di chiarire le

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difficile sul terreno economico, quando il sentimento di prevalenza e di dominio (che è spirito politico) fraziona la nostra massa operaia. Tanto più che in

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fronte all'atomismo economico — estranei alle lotte fra capitale e lavoro, — han risentito più che altri le difficoltà della vita, han cercato appoggio o

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Sarà un nuovo indirizzo educativo delle masse, un nuovo orientamento politico, e più che altro l'esperienza pratica che farà considerare il popolo

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, a tutti i centri più vitali e più delicati del nostro congegno nazionale e statale. Questi ceti medi sono quelli che rinnovano le classi dominanti

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A quegli amici — pieni di zelo ardente e di fede nel partito — che hanno più volte accusato i dirigenti e i parlamentari di transigere dalle nostre

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con le nostre idee e per le nostre idee. Nessuno può negare che noi abbiamo sempre — e oggi più che mai — piegato le esigenze di organizzazione alle

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Errore è il credere che un partito esaurisca le sue forze nell'attività parlamentare o governativa. Quell'attività è una parte, la più visibile, la

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più alte e superiori direttive morali e nazionali, a far ritornare il paese nella legalità e nell'esercizio incontrastato delle libertà costituzionali

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