Rivoluzione e ricostruzione
detto: « lo stato è organizzazione, la società è aggregazione; l'uno è dominato dal diritto, l'altra dall'interesse; lo stato è unità fatta da pluralità
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, diretto o indiretto di ogni lotta è lo stato, come sintesi della vita sociale, ragione organizzativa di essa, mezzo di sviluppo, tutela di interessi
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hanno una caratteristica decisa contro lo stato parlamentarista-democratico, sì da provocare in esso un crollo che qualcuno crede possa essere anche
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riforma organica, dal centro alla periferia, dal sindacato al senato; il fascismo, che negò lo stato liberale e la sua autorità, creò l'organizzazione e
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forti: ove era bene affermata la nostra posizione contro lo stato democratico, con le note parole: « ad uno stato accentratore tendente a limitare ogni
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in Italia lo stato fascista;in altre parole, se l'episodio sia già chiuso o stia per chiudersi in una serie di fatti che possono caratterizzare una
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secondato lo sforzo di un partito giovane, che nell'incertezza generale ha voluto rompere gli indugi, forzare le situazioni e conquistare il potere alla
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Se la democrazia scompare come funzione di classe di governo e come partito per sé stante, rimane però ancora lo stato democratico, parlamentarista
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diversa; sarà lo spirito individualista della nostra razza, che ci fa preferire il deputato alla camera; certo si è che in Italia si è dato sempre
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, avvantaggiando il primo con la protezione e l'altro con i salari, ambedue assalendo per diverse vie lo stato in un'azione di pompaggio del denaro della campagna
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preminenza amministrativa all'ombra del proprio campanile, rappresentavano la somma della sapienza politica di equilibrio fra l'agente delle imposte e lo
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influenza morale. Ma l'azione governativa lo tolse da questa aura storica, invase indirettamente il terreno del potere regio formando le liste dei
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contingente e pragmatista, fatto di espedienti e di combinazioni, per le quali lo stato si svuotava di contenuto e di autorità e si riempiva di affari
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movimento fascista, che ieri era proporzionalista e auspicava il collegio nazionale ed oggi lo combatte), l'avvenire ci dirà se la lotta alla proporzionale
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I nuovi pieni poteri dati al governo potranno servire a spazzare quanto artificiosamente si è costruito; ma, perché la vita si normalizzi e lo stato
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, credette potersi gonfiare al pari della celebre rana della favola, così anche lo stato credette suo compito divenir tutto e regolar tutto, e i decreti
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E non basta: il problema istituzionale è legato al problema del decentramento organico e amministrativo. Oggi lo stato è tutto e il resto è nulla
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che lo stato ha fin oggi usurpato, e all'uopo creare la regione, organo naturale di decentramento; — anche il governo di Mussolini non risolverà
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danneggiato la nostra vita pubblica. Lo stato e la nazione nulla hanno da temere dalle autonomie locali e dall'istituzione della regione; lo stato resta
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Questo quadro ricostruttivo dovrebbe entrare nelle linee e nei piani del nuovo governo. Si dice che la rivoluzione fascista oggi continua, che lo
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oggi invocata come riforma sostanziale non potrà modificare lo spirito pubblico e la prova delle elezioni servirà a darci la conoscenza di fatto, se il
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partigiana. Qui sta l'aspro e duro compito del governo, sia in confronto ad avversari decisi che in confronto ai propri amici. Lo spirito di violenza, che
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l'identificazione delle due leggi non sarà possibile, come avviene nell'esercizio della violenza contro persone e contro istituti. Ed ecco lo sforzo del governo
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della massa, ogni altro problema. Lo stesso problema della libertà, della costituzionalità, non ha nella pubblica opinione un valore attuale, e non pochi
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sarebbe inutile domandare che lo stato italiano venga riformato per meglio rispondere alle nuove esigenze; sarebbe impossibile potere affrontare i
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Anzitutto, il problema è quello del bilancio dello stato. Si devearrivare al pareggio. Due le vie: economie e tributi; lo ammettono tutti, ed è una
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delle funzioni e nella gerarchia dei fini, entro lo stato, che ha in sé i diritti di sovranità e le ragioni supreme della vita nazionale. Guai se la
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riforma amministrativa e burocratica, imprima sicurezza al governo, gli dia la forza, lo ambienti nel ripristino dell'ordine, lo circondi della simpatia
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; ciascuno se lo augura, e per quanto può, deve contribuire al risanamento del bilancio.
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equo dei tributi diretti, si impone la revisione catastale, con metodi rapidi, per perequare realmente lo sforzo della contribuzione diretta e
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intisichirà a danno della produzione e del lavoro, ma anche a danno del gettito delle imposte. Tutto ciò serve a chiarire come lo stato nelle sue direttive
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A questa sono connessi i tre più importanti problemi di politica economica: l'azione bancaria per lo sviluppo delle industrie redditizie e non
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. Lo sforzo sarà quindi più arduo e più meritorio di fronte al paese, che aspetta di sentirsi salvato dalla crisi che preme da ogni parte.
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nazionale, il travaglio dei partiti, lo stesso disordine pubblico nelle sue fasi anarcoidi, segnano un moto interno di revisione e un tentativo di
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parlando della religione, come ogni cittadino e ogni credente sa e deve fare. Ma quello che diciamo per noi, lo ripetiamo anche agli altri, specialmente
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paese? È l'inizio fortunato di una rivalutazione nel campo della cultura, della scuola e del giure, come pure dei valori della chiesa cattolica? Noi lo
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molto lo stato con il riconoscimento giuridico delle classi e le loro rappresentanze dirette nei consigli centrali e locali; e con lo sviluppo
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. Quando questo stato d'animo sarà diffuso (e non lo è), la discussione sarà possibile.
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fatto è notevole; però si esclude, per le pregiudiziali programmatiche, la possibilità di fusione e di confusione. Quando lo spirito di violenza e di
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L'idea nazionale oggi va superando anche nel campo operaio quella internazionalista; però resta ancora in molti la diffidenza che lo spirito
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lo negavano ieri nell'infatuazione mitica dell'avvento proletario internazionale.
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italiano, che nei ceti medi ha trovato sempre largo consenso e lo spirito vivace della nuova gioventù studiosa — potrà dare al paese un notevole
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, per il modesto tenor di vita e lo spirito di risparmio, una potenzialità costruttiva superiore alla loro potenzialità economica. Essi dànno la maggior
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favore la campagna contro lo stato accentratore e monopolistico come battaglia nostra, la prima. Quando era in auge il socialismo di stato, la nostra
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battaglia continua; le ragioni oggettive, reali, vere, profonde del rinnovamento agrario lo impongono.
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combattimento e di lavoro. Se noi possiamo concorrere efficacemente a superare lo stadio rivoluzionario e di disordine, a far sentire la forza delle
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