Racconti fantastici
. Non v'è cosa più comune che udire esclamare: «quell'uomo non mi piace - non vorrei incontrarmi per via con quella persona - mi fa paura - d'innanzi
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Lascio a chi mi legge l'apprezzamento del fatto inesplicabile che sto per raccontare. Nel 1855. domiciliatomi a Pavia, m'era dato allo studio del
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Nel 1854 un avvenimento prodigioso riempì di terrore e di meraviglia tutta la semplice popolazione d'un piccolo villaggio della Calabria. Mi
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mi ha tolto sì per tempo ogni gioja, mi tragga ora in inganno, ma io non conobbi mai cosa più triste del sorriso umano, e l'allegria degli uomini fu
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sventurati soltanto corrono a gettarsi ai piedi degli altari e cercano nella speranza d'un'esistenza futura un compenso ai mali di questa. Io mi sono spesso
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. Mi avviene talora di trovare una data, un nome o un pensiero, o inciso su corteccia di albero, o scritto su parete o su margine di libro, come
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dei sogni, compiuto - se così si può dire d'una cosa che non ebbe principio evidente - in una terra che non era la mia, e alla quale mi avevano attratto
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tremenda, co' suoi profili fatali, colle sue due punte detestate, colla sua curva abborrita? Ho io ben vergata questa lettera, il cui suono mi fa
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