Racconti fantastici
primo concetto di tutte le grandi credenze. Qualora io vedo una superstizione impadronirsi dell'anima delle masse, io dico che in fondo ad essa vi è
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scettico profondamente e inguaribilmente - -lo era per convinzione, nè io potei mai indurlo alle mie credenze, per quanto mi vi adoprassi nelle
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cielo era sereno, e che i suoi limieri passeggiavano immalinconiti nel cortile e raspavano alla porta per uscirne, disse: «Voglio andare a caccia, io
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solo, quando pensa, opera, parla, medita, cammina, e si agita come un essere che soffre, e che espia. Io non so se la infermità della mia natura che
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sventurati soltanto corrono a gettarsi ai piedi degli altari e cercano nella speranza d'un'esistenza futura un compenso ai mali di questa. Io mi sono spesso
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l'abitudine è una seconda natura; e io penso che in essa sia riposto uno dei mezzi più potenti della perfettibilità umana; e nella coscienza che abbiamo di
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«Non so se le memorie che io sto per scrivere possano avere interesse per altri che per me le scrivo ad ogni modo per me. Esse si riferiscono
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U! U! Ho io scritto questa lettera terribile, questa vocale spaventosa? L'ho io delineata esattamente? L'ho io tracciata in tutta la sua esattezza
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