Note sommarie sui contratti agrari e le cooperative agricole di lavoro in Sicilia
denaro, parte in anticipo come capitale morto da compensarsi alla fine della Colonia, e il resto a rate per lo più quadrimestrali. Il proprietario
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Il colono deve: 1) riconsegnare la terra, la casa, i condotti di acqua e la paglia come gli fu consegnata; 2) Rinunziare a tutti i benefici dei casi
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coltivatore, il quale è obbligato a ridare la semenza e gl'interessi al 35% o 30% in agosto. Se, come avviene, la terra non rende, tutto il prodotto
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in certe stagioni sino a 30 o 40 centesimi al giorno. Alcuni hanno qualche proprio campicello che coltivano; altri si locano come castaldi
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speculazione non è sul prezzo in denaro, ma sulla derrata; come si può rilevare dalle suaccennate forme di contratto, la mezzeria è una parola vuota di senso
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-Agricola,(come nel 1895 era stata fondata la Sezione Operaia),con la Cassa di Mutuo Soccorso e la Cassa Rurale di Prestiti (movimento nel 1900: L. 145
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dell'inquilinaggio,arrivano a stare come uno a due o come due a tre.Vi è sempre margine, sia pei miglioramenti dell'agricoltore, sia per la concorrenza
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agraria. Dippiù si rende necessaria una Cassa rurale o una Banca agraria, come istituto complementare, per la necessità del credito agrario.
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Accademia della crusca
