Nanà a Milano
degnissima di studio attento e profondo, e che il mondo milanese, che s'aggirava intorno a lei sarebbe stato un vero peccato mortale se lo si fosse
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barbaresCome capita spesso in queste cose, tutto ciò che si diceva a Parigi di Nanà scomparsa, conteneva qualche poco di vero e conteneva assaissimo di
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simulare e altra cosa è saper dissimulare. La Elisa, incapace di simulazione, era forse a tempo e luogo maestra di dissimulazione. Tanto è vero che se le
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colla artista cominciarono i complimenti da parte di Sappia e di Rubieri che madama Blanche le presentò. Questi da vero artista, che ha il diritto di
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il vero punto tòpico, anche per Filippo Marliani; quello cioè di non poter più passare dinanzi a certi caffè nè a certe trattorie per non farsi vedere
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alcuna allusione alla propria lettera. - Voi, conte, siete anche pittore, non è vero? - domandò Nanà ad Enrico sulla fine del pranzo, mentre girando la
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Lo studio di Enrico era piccino e modesto, un vero studio da dilettante di buon gusto; ma quanta luce e quanta bella roba in esso! Il sole vi entrava
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suo riso amarognolo e forzato, il quale, a dir vero, faceva contrasto colla bellezza delle sue labbra e dei suoi denti smaglianti. - Lei fa il
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disse? - Che tu credi che io non ti ami più. - È vero. - domandò Elisa. - Ebbene, ti giuro di no - riprese con accento sincero il conte. - Credilo
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al tuo studio." "LA TUA NANÀ." - A che ora è uscita stamattina la signora? - domandò Enrico scevro ancora da vero sospetto, ma col cuore molestato da
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questa volta diceva il vero. - Sei bugiarda. Io so tutto. - Che cosa sai? - So che madama Monrichard è una invenzione, so che non sei partita da
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maggioranza.... - Questo è vero! Se il sindaco vuole, del Consiglio ce ne infischiamo. - Dunque una mano lava l'altra. Io le do mia figlia e lei mi fa
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accogliere un uomo che esce colle labbra roride dei baci d'altra donna. Ma capiva quasi per intuizione questo vero, e si disperava di sentire in cuore che il
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arrivo a capire il perchè si parli di Venere, che viceversa è il nome di una Deità molto classica e interamente nuda. - È vero! - sclamò il Cicerone
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vero Elisa? - Sì, certo; ma il babbo non vedeva che la necessità di cavare di più dal palazzo. - La casa de' suoi maggiori, - riprese con grande nobiltà
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