Nanà a Milano
sostituirono dei gabinetti e dei salotti reali, per mezzo delle scene parapettate; alle cascate d'acqua fatte, una volta, di tela d'argento girante sul ròtolo
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non c'era paragone. Al cospetto di Elisa una dolcezza sovrana, una confidenza, una tenerezza priva di desiderî e purissima, una ammirazione della
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era stata con lui più fiera che mai. Uscendo da lei, era stato preso per reazione da una specie di rimorso, da una resipiscenza amorosa per la sua
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Nanà e le parlava sottovoce. Essa non lo udiva; pensava al conte. - Mi risponderai una volta? - disse alla fine il giovine molto duramente. Nanà ne fu
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Aldo Rubieri, nel tempo che aveva molti debiti e poche commissioni, abitava fuori di una porta della città. Si era fatto corpisantino, e là nel
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