Nanà a Milano
sconfitta del positivismo, la pittura dalla fotografia, la scultura dalla galvanoplastica, la musica dall'aritmetica. Vedete persino sul palcoscenico le
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bella età della vita ed erano allora spensierati adolescenti. Questi non possono avere idea di quell'incredibile avvenimento, sul quale con molta
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signora Eugenia ruppero a ridere saporitamente. Supposero che ella credesse sul serio che quella lettera col ferro di cavallo venisse da un maniscalco
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lettera? - Perchè no? Dove stai? Debbo parlarti. Marliani cavò un biglietto di visita, sul quale, in calce, stava l'indirizzo. - Debbo parlarti di cose
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del sole così obbrobrioso, da far venire in uggia la campagna ed il cader del sole. E Filippo non se n'era mai accorto. Sul piano del caminetto Nanà
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, venuta in questa vostra bella Italia per dimorarvi forse a lungo, trovandovi un'aria confacente alla mia salute e al mio appetito, sul punto di
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moderna, due Meissonnier che gli erano costati ventimila franchi. Il ritratto di Nanà stava sul cavalletto. Fate conto che siano passati dieci o
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sul suo taccuino, e di quando in quando alzava la testa, apriva la bocca e fissava il soffitto come un uomo che cerchi un'ispirazione o tenti di
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Siamo in villa, sul lago di Como. Potevano essere le otto d'un bel giorno di settembre. Il notaio faceva il suo solito sonnetto del dopo pranzo. La
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d'amore, ella si mise sul tabourè del piano e cominciò a cantare la cavatina di Verdi. Enrico restò come atterrato. Egli non conosceva ancora quella donna
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d'una sedia e si lasciò cadere in essa come stanca. Era, in cinque minuti, il secondo sanguinoso insulto, ch'essa riceveva sul viso. Ciò che bolliva
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pariginaSuonavano le nove e mezza di mattino al campanile del villaggio sul Lario, che sorgeva a un tiro di pistola dalla villa del notaio Martelli
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strisciò un'occhiata rapida sul marchese e sua moglie. - Lo dici forse per me? - domandò questa. - No, lo dico per me! - Scusa, ma avresti torto. - Lo
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poteva essere stata una bella biondona. Suo padre e suo zio, mercanti di oggetti artistici, stavano disputandosi in dialetto viennese sul merito relativo
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! Neppur una straccia di finestra verso strada! - Stare sul Corso e non poter andare al balcone, la mi concederà marchese che è una condanna.... Io non ho
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