Nanà a Milano
inutile, che noi ripetiamo qui il dialogo che accadde fra Nanà e quel signore, nè le proposte e le accettazioni che ne seguirono sotto il suggello del
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. La disingannarono.... Elisa li lasciò dire. - Ma - riprese ella, che sapeva benissimo il fatto suo - perchè dunque questo signore mette in testa
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Nanà a Milano
, - eccolo là. - L'avrei giurato che era lui - sclamò Nanà. - E dimmi un po', chi è quel signore che ti accompagna, che era qui poc'anzi? - Oh, sans
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Nanà a Milano
parrucchiere. - Andiamoci allora. - Andiamo pure. Cecco, dove sei? Cecco uscì dalla retro-bottega- Io vado un momento con questo signore, e torno subito
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quella del conte Enrico O' Stiary. A lui Nanà rispose così: " Signore Signore"Voi desiderate essermi presentato? Io straniera, libera di me stessa
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Nanà a Milano
giovine di calzolaio ha raccontato ciò che ha udito dal padrone a cui l'ha raccontato il signore degli stivali, che l'ha udito dal parrucchiere, a cui
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? - È arrivata in un brougham, accompagnata da un signore, che è rimasto nel legno. Essa discese, senza farsi aiutare da lui, si volse gli disse À
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mio pupillo, mi imagino - disse don Ignazio. - No signore. È il signor Aldo Rubieri. - Ah, tanto meglio! - sclamò il notaio; e deposta la forbice gli
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Nanà a Milano
qui fuori un signore e una signora che domandano di parlare a lei. - Chi sono? - Sono forastieri; parlano fra loro in tedesco. - Bene falli entrare
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tre anni e tirò il campanello all'uscio di casa sua. Il servitore che venne ad aprirgli non lo conosceva punto. - Chi cerca di grazia il signore? - Il
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