Nanà a Milano
sospensione romantica e si compiacciono di non tirare il fiato se non dopo d'essersi bene assicurati che il fratello del figlio, del nipote, della cognata, del
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barbaresCome capita spesso in queste cose, tutto ciò che si diceva a Parigi di Nanà scomparsa, conteneva qualche poco di vero e conteneva assaissimo di
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In casa Martelli la conversazione, tanto più se presente don Ignazio, era la cosa più gaia e più spiritosa che si possa imaginare. E, sopratutto
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La sera dopo al teatro Milanese si dava una rappresentazione mista in dialetto ed in francese. La nascente compagnia ambrosiana lasciava il posto ad
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sentimento delicato, ombroso, superiore ad ogni idea di risparmio, inavvertito spesso, ma sempre vigile e tiranno per conto proprio, il quale si ribella
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prestito all'albergatore per servire la tavola. Nanà si riprometteva da quello spettacolo un gran divertimento tutto intimo. S'imaginava che nessuno di
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geniale, ma riservata a lui, soltanto col consenso del sindaco, scompariva a poco a poco a' suoi occhi di ventiquattro anni. La Nanà si era informata
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Nanà dinanzi la sua bottega, si sentiva pigliare la gola da una specie di stringimento nervoso. Lo confessava ingenuamente ella stessa; e allora non
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dissimulato a tutti e che nella solitudine si fa sentire con raddoppiata amarezza. Povera fanciulla! Sua madre aveva già tentato qualche volta di
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carpire i di lei favori. Allora Enrico, infiammato, delirante, furioso si faceva più ardito, ed ella lo lasciava arrivar fino all'estremo punto, poi lo
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scossa e si rizzò sulla vita. Guardò Marliani come donna che si desti da un sogno e: - Fiche moi la paix! gli disse; e tornò a sdraiarsi. - Ascolta
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m'aspettava? - Ma sì, certo che l'aspettavamo tutti - disse il notaio. - Però credevamo che lei venisse colla seconda corsa. - Ho dormito a Como
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L'anima appassionata ha le sue rivoluzioni come la storia dei popoli. Lo spirito sotto l'aculeo dei tormenti morali si trasforma a poco a poco
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Aldo Rubieri, nel tempo che aveva molti debiti e poche commissioni, abitava fuori di una porta della città. Si era fatto corpisantino, e là nel
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. Egli si mostrava irreligioso e liberale. Egli sarebbe riuscito, senza alcun dubbio, prodigo e dissoluto. Il conte Guglielmo O'Stiary discendeva da una
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