Nanà a Milano
ci sono due modi molto diversi di fare del realismo: c'è il realismo decente e c'è l'indecente. C'è il realismo decente nella forma, indecente nella
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, negata con albagia anche oggi da chi l'ha negata allora, e nella quale la bellissima Nanà avrebbe potuto dire una parola molto persuadente. Nei giorni
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madre taceva e ne gioiva in segreto. Spieghiamoci bene però anche su questo punto. S'intende acqua e non tempesta! Quella facoltà molto decisa di dir
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? - domandò Nanà a Sappia, accomiatandosi e stringendogli la mano molto inglesamente. A cui Sappia aveva risposto: - Ne potete dubitare? Non temete nulla
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dovevano essere state un dono di qualche umile e molto borghese amante. Le liste maggiori erano minutamente ricamate in seta con leggiadro lavoro. Esse
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, che ha una buvette molto chic sul Corso... e la signora Marco Polo. - Mi fido? - Fidati. - Sono belle? Perchè io di brutte non ne voglio. - Sono belle
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dodici giorni da quello del pranzo di Nanà. Il di lei ritratto era a buon porto, e molto riuscito. L'amore aveva fatto far miracoli al pennello di Enrico
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poteva tenersi dall'uscire in qualche frase molto meno spiritosa dei liquidi che teneva negli scaffali della bottega. Ella, come si sa, rispondeva al poco
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più nulla che ti possa dar ombra. - Ah no, tu non devi vederla mai più. - Ma, mia cara, farei una figura molto ridicola co' miei amici.... Si direbbe
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un uomo che sono certa non ha per me soltanto un capriccio, ma un sentimento sincero e profondo. - Ma io ti volevo molto bene fin d'allora, perchè
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Nanà e le parlava sottovoce. Essa non lo udiva; pensava al conte. - Mi risponderai una volta? - disse alla fine il giovine molto duramente. Nanà ne fu
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dire una cosa molto seria quest'oggi. Ti imagini tu, cara, di che cosa io ti voglia... dire? - Me lo imagino - rispose la fanciulla con un sorriso
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.... - Prometterle che cosa? - domandò il Marliani un poco sorpreso e molto lusingato dalle parole di quella soave bellezza. - Lei è venuto per aggiustare la
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sobborgo, teneva abitazione e studio. Pagava una miseria di affitto, e dalle sue finestre vedeva d'estate molto verde, e d'inverno, se fosse nevicato
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famiglia irlandese molto cattolica, stabilitasi a Milano nel secolo decimosesto. Enrico O'Stiary ricevette la notizia della malattia mortale del babbo
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