Nanà a Milano
finale trionfo di tutte quante le virtù e col suo bravo castigo di tutte quante le colpe, se voi, dico, avete di queste fisime felice notte. Oggidì, mi
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quando mi vedranno sdraiata in un landau a fianco di mio marito, e sullo sportello tanto di blasone vero ed autentico! A questi pensieri, in cui
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il serio e il soddisfatto, ed espose ai presenti l'inaspettata domanda. - Diamine! - sclamò la madre. - Non si usa, mi pare, a domandar la mano di una
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volessi farmi dire tutti que' nomi, saresti bravo. Mi ricordo di quello di un solo: del conte Enrico O'Stiary. Lo conosci? - Di vista, - rispose Marliani
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. Filippo non rispose. - Dunque non mi dici nulla a vedere che io mi sono incomodata per te? diss'ella che si era seduta frattanto nell'unica sedia a
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. Dirò che un redattore del Figaro ed altri miei amici di Parigi mi hanno dato delle lettere di raccomandazione presso questi signori; che a me secca di
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pittore questa domanda a bruciapelo. - Se voi non foste già impegnato con quella bella signorina, che mi è tanto simpatica e che finirete a sposare
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giovane che era lì lì per piangere. - Dammi un Fernet senza Seltz.... Che cos'hai che mi sembri Longino peccatore? Quindi, senza aspettare la risposta
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mettendosi con lei al davanzale. - Ti pare? - sclamò sorridendo la fanciulla con molta dignità. - La balia ieri sera mi parlò di te. - Che cosa la ti
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fingendo di soffrire ella stessa - io non potrei essere l'amante di un uomo che è già promesso ad altra donna. - Io voglio che tu non mi disprezzi, nè che
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Nanà e le parlava sottovoce. Essa non lo udiva; pensava al conte. - Mi risponderai una volta? - disse alla fine il giovine molto duramente. Nanà ne fu
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mio pupillo, mi imagino - disse don Ignazio. - No signore. È il signor Aldo Rubieri. - Ah, tanto meglio! - sclamò il notaio; e deposta la forbice gli
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- che mi facesse aspettare questo brigante d'un sor Marliani. E diede un'occhiata al pendolo confrontandolo col proprio orologio. - Tre e mezza
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alla fronte. - Non mi ricordavo più che egli è figlio di un colonello di stato maggiore al servizio di casa d'Austria. - Dunque? - Dunque che cosa
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! Neppur una straccia di finestra verso strada! - Stare sul Corso e non poter andare al balcone, la mi concederà marchese che è una condanna.... Io non ho
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