Nanà a Milano
, fisiologia palpitante, studio della vita quale essa si mostra, senza rispetti umani e senza reticenze. Chi scrive Nanà a Milano ormai non ammette in
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commissarî dell'inchiesta quelli fra i deputati che si erano mostrati i più accaniti avversarî di essa, e perchè poi la venisse definita più prestamente
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crede si debbano dire o si debbano tacere, dalle fanciulle bene educate. Essa - che pur toccava ormai i 18 anni parlava sempre con una verginità di
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di essi, essa dava del tu, con magnifica disinvoltura. - Mi lasci qui sola? - disse la signora Fanny. - Vieni anche tu. Nanà diè il braccio a Marliani
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all'aspetto di questa si spaventa e fugge. Nanà s'era accorta ch'egli doveva essere in miseria. Le donne in questo hanno un fiuto straordinario. Essa che lo
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serviva la tavola, gettando spesso degli sguardi inquieti sotto di essa, tentava di scoprire il segreto lavorìo de' piedi di O'Stiary e di Sappia, e andava
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passi verso di lei e si fermò a guardarla in estasi. Essa era la calamita. Egli il ferro. Nanà s'accorse che il suo pittore ricominciava a perdere la
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singolare. Essa era estrema tanto nel biasimo, come nella lode, e mutava repentinamente questi due termini con una volubilità, che faceva rider assai
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dissuaderla dal pensare ancora a quello scapigliato di Enrico, ed essa faceva di tutto per compiacere a sua madre e non ci riusciva. Chè anzi, il martello
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ragione che essa dura fin dal primo giorno, in cui la mistica coppia, imaginata dalla Bibbia, sentì il primo palpito, che doveva perpetuar nel mondo la
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Nanà e le parlava sottovoce. Essa non lo udiva; pensava al conte. - Mi risponderai una volta? - disse alla fine il giovine molto duramente. Nanà ne fu
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? - Certissimo. - Essa ha nome Nanà, n'è vero? - Nanà appunto. - Ah, che testa, che testa! - gridò don Ignazio giungendo le mani in atto di maraviglia. - Ma già
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, quella stessa sua verginale indifferenza intorno al motivo sensuale, che allontanava da lei il suo giovine amante, e la stima immensa che essa gli
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assai moderate. Comperò dunque la casetta, e in essa si creò il suo nido dell'arte e della vita. Lo studio, che solo conservò tal quale, era per lui
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l'adolescenza prima che essa abbia cessato di esser innocente! Le madri romane si guardavano bene dall'insegnare la voluttà del bacio alle loro
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