Nanà a Milano
Gli svegliarini critici dei nostri giorni sono tanto scorbellati, che se l'autore d'un libro non ha la precauzione di spiegarsi un poco, su ciò che
Nanà a Milano
, libera assai. Bastava infatti, che non si parlasse in alcun modo di donne, nè di romanzi, nè di santa Chiesa; bastava non si parlasse male nè del sistema
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Nanà a Milano
Lo studio di Enrico era piccino e modesto, un vero studio da dilettante di buon gusto; ma quanta luce e quanta bella roba in esso! Il sole vi entrava
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Nanà a Milano
Siamo in villa, sul lago di Como. Potevano essere le otto d'un bel giorno di settembre. Il notaio faceva il suo solito sonnetto del dopo pranzo. La
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Nanà a Milano
La storia della lotta fra la passione d'Enrico e la calcolata freddezza di Nanà - è inutile dissimularlo - non potrebbe essere cosa nuova, per la
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Nanà a Milano
pariginaSuonavano le nove e mezza di mattino al campanile del villaggio sul Lario, che sorgeva a un tiro di pistola dalla villa del notaio Martelli
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Nanà a Milano
, accogliendo consigli e propositi dianzi sconosciuti. Elisa all'annuncio della partenza di Enrico con Nanà, sentì d'essere stata scossa nel più profondo di
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Nanà a Milano
Aldo Rubieri, nel tempo che aveva molti debiti e poche commissioni, abitava fuori di una porta della città. Si era fatto corpisantino, e là nel
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