Nanà a Milano
era a Parigi. Io l'ho conosciuta nei pochi mesi che stette nella mia città, l'ho studiata e ho trovato che il mutamento avvenuto in lei era cosa
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troppo sfruttare, un bel giorno aveva venduto ogni cosa, ed era scomparsa senza dire me ne vado, neppure alle più intime amiche. Scomparve così
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In casa Martelli la conversazione, tanto più se presente don Ignazio, era la cosa più gaia e più spiritosa che si possa imaginare. E, sopratutto
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era calato. - No - rispose Nanà - ti dirò poi. - E che cosa dici della mia lettera? Nanà lasciò scappare una di quelle sue risate sonore, che fece
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. Egli non si accorse di desiderare ancora ardentemente quella donna. La miseria è tal cosa che tronca ogni desiderio superfluo. La galanteria
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la burla. - Ma che cosa gli insegnano poi? - domandò perplessa. - Gli insegnano la manovra, la tattica, e.... - Anche la balistica - aggiunse Sappia
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seno, ridendo. Tutto ciò fu fatto colla più grande noncuranza, come la cosa più naturale del mondo. Enrico per la prima volta in otto giorni piegò la
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cosa e un'altra, e che sarebbe tornato fra un'ora. Può stare a momenti. A proposito... debbo mandarle a casa una dozzina di bottiglie di hampagne
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mettendosi con lei al davanzale. - Ti pare? - sclamò sorridendo la fanciulla con molta dignità. - La balia ieri sera mi parlò di te. - Che cosa la ti
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La storia della lotta fra la passione d'Enrico e la calcolata freddezza di Nanà - è inutile dissimularlo - non potrebbe essere cosa nuova, per la
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? - sclamò Nanà quasi parlando a sè stessa. - Io credevo venendo in Italia di trovare tutt'altra cosa di quello che avevo trovato a Parigi.... M'accorgo
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. - Cosa diamine gli è capitato? Forse ha perduto qualche altra somma al giuoco? - Peggio. - Peggio di perdere al giuoco? - domandò con sorpresa don
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dei credenti può star ad ascoltare le querimonie degli afflitti, ed essa gli aveva creduto. La poverina sentiva dentro di sè qualche cosa che moriva
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contemporanea? - sclamò Leopoldina - cosa vuol dire? - Vuol dire una Venere decente - rispose il Cicerone - una Venere non del tutto ignuda; una Venere
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moglie, e la partenza di Enrico per il collegio, non aveva mutati d'un pelo l'ordine e l'ampiezza dell'aristocratica magione. Ma ora? Che cosa avrebbe
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