Nanà a Milano
, fisiologia palpitante, studio della vita quale essa si mostra, senza rispetti umani e senza reticenze. Chi scrive Nanà a Milano ormai non ammette in
Nanà a Milano
comparire alle Cascine di Firenze, un bel giorno di maggio del 1869, ella avesse fatto davvero una corsa nei paesi barocchi come disse lo Zola. Chi lo sa
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Nanà a Milano
sembrar una scema in faccia a chi non l'apprezzava. Essa aveva molta schiettezza in cuore, ma aveva pur anche molto criterio e molta finezza in cervello
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Nanà a Milano
volgere il capo a tutto il teatro. - Perchè ridi? - Perchè insieme alla tua ne ho ricevuto altre sette. - Sette! - Sette? - Chi sono? - Ah, se tu
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carattere e l'ingegno di chi l'abitava. Per quanto preoccupato, per quanto al verde, per quanto disgraziato un uomo di buon gusto, non può vivere in certe
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Nanà a Milano
due donne. - Ci penso io. - Ma quali donne, di grazia? - Non saranno principesse del sangue... ma via, demi-monde più o meno legittimo. - E con chi
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- hanno quasi sempre un predominio fatale sulla ragione la quale dovrebbe essere invece - oh, chi non lo sa? - la regina e la sovrana del corpo umano. La
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s'accorgeva, che chi la sentiva a parlare così aveva più memoria di lei, e sorrideva di pietà, dandole segretamente della scimunita. La vanità ingenita
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là colle braccia a gomitello sul davanzale a guardar nel vuoto con quell'abbandono un po' languido e sconfortato di chi soffre un cordoglio che vuolsi
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malattia. È isterismo, dicono i medici. Chi non lo sa? Quand'ebbe toccati dei tasti, rinchiuse il piano e tornò presso Enrico, che era rimasto lì
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Nanà a Milano
nessuno. - Ma egli è innamorato di te. - Bella novità! Chi è dei presenti, che non è innamorato di me? - Tu vuoi sposarlo. - Chi lo dice? - Me lo ha
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di Rubieri stette muto, ma col capo alzato, collo sguardo fisso e col labbro infuori, pareva chiaramente dicesse: "Chi va mai a sapere ciò che si cela
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impossibile? - sclamò don Ignazio fermandosi sulle gambe aperte. - Chi lo dice? Io ne ho messi al dovere di quelli peggiori del signor Marliani, io. - Non
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. Al nome di Nanà, tre esclamazioni contemporanee uscirono dalle bocche austriache. - Ah! - Ih! - Oh! Il Cicerone, sorpreso, si arrestò di botto. - Chi
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cose una voce che agiva voluttuosamente sulla corda sensibile dell'udito. Nessuno ha mai ascoltato le arpe eolie, ma chi ha sentita la voce di Elisa
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