Nanà a Milano
protagonista è appunto il padre dello zio, del genero del cugino, dell'eroina, e vogliono che l'intreccio incominci, si complichi e si sciolga col
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suo Enrico, pesare sul suo. Ella gli stava parlando appunto del conte. Il marchese a dir vero - uomo di studio che aveva il capo ne' suoi incurabili e
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amico, il conte O'Stiary. - Di Enrico? Ma sì, diavolo! L'ho lasciato appunto in platea. Nanà entrò. Dopo gli abbracci, i saluti, le congratulazioni
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avesse voluta. - Ma tu di me lo fosti già una volta! - Appunto perchè allora mi apparisti amabile. - Ed oggi no? - No. - Perchè? Nanà, parlando
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verranno? - Con me. - Chi saranno? - La Romea, che è libera perchè fu lasciata appunto la settimana scorsa dal suo Tizio; è una donna divisa dal marito
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ha lo studio in Valpetrosa. - Oh, diamine! - sclamò il Sappia. - Che fosse mai Filippo Marliani? - Filippo appunto. Quello che era a pranzo dalla
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ella era feroce. Nel momento in cui il signor Bonaventuri entrava in bottega per trovarsi al fissato appuntamento, la Romea stava appunto apostrofando
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Nanà riceveva in casa gli amici ai venerdì; quel giorno era appunto di venerdì, Enrico decise di non lasciarsi vedere. Gli seccava di mostrarsi
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incoraggiato appunto da quella risposta - disse Rubieri. - Lei può imaginarsi se io non sarei felice. Ma le dirò la verità, noi non abbiamo ancora avuto
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con voce ironica e quasi stizzosa. La risposta di Enrico fu interrotta appunto dal comparire di donna Eugenia e del marchese d'Arco. Enrico salutò
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un pesce; il che implica una certa contraddizione, che invece non esiste. O se la esiste, si può dire che questa contraddizione fisica sia appunto la
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delle guancie e raggiando fuori collo splendor degli occhi pareva davvero la circondasse di una gioiosa aureola, che è luce appunto e delle più lucenti
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