Nanà a Milano
sostituirono dei gabinetti e dei salotti reali, per mezzo delle scene parapettate; alle cascate d'acqua fatte, una volta, di tela d'argento girante sul ròtolo
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troppo sfruttare, un bel giorno aveva venduto ogni cosa, ed era scomparsa senza dire me ne vado, neppure alle più intime amiche. Scomparve così
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, le capestrerie che il cuore detta istintivamente alle ragazze d'ingegno, essa le possedeva per istinto. Poche fanciulle, pur senza scuola materna e
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signori che lei vede qui riuniti sarebbero appunto i soci fondatori di una casa in pannine, di cui ella assumerebbe la gerenza alle condizioni che
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vedervi da me a pranzo domani, sabato, alle sei e mezza, nel mio nuovo alloggio di Via Rastrelli. "TERESA." Fu uno de' non meno strani capricci da
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ricorderete. La bella creatura era stata certo il pensiero costante de' suoi anni giovanili anche in mezzo alle sue scappate da figliuol prodigo... Ma ora
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. Tranne che nel naso, sporgente a triangolo appuntato, come il fiocco d'un bastimento, la Romea dai capelli alle spalle era una bella creatura; chiome
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la copriva di insaziabili baci, ella si abbandonava per un istante alle voluttà di quell'adorazione e gemeva come donna a cui pel soverchio piacere sta
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salutare. Quella sera da Nanà c'era un dramma nell'aria. Nanà era sdraiata nel suo seggiolone e guardava spesso alle lancette del pendolo. Erano già le dieci
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stringeva convulsivamente le mani di donna Eugenia e le portava alle labbra per baciarle, come un bimbo che domanda scusa. - Io lo amo mamma, io lo amo il mio
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sarebbe più, come moglie, data a lui con trasporto. Elisa non aveva precisamente le nozioni, che danno lo schifo alle donne sapute, che sdegnano di
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da ammirare. Appiccicati alle pareti, non ricchi trofei di armi in simetria, come è l'uso comune delle odierne sale d'armi. Ma si sarebbe detto da una
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spilorcio aveva lasciato al di lei caro Enrico! Con che cura gli preparò la biancheria e fece rimetter le cortine alle finestre e gli fornì
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