La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi
sentimenti e questi dagli atti del volere: in verità, la realtà interiore è unica, e rappresentazioni e sentimenti e affetti e voleri si intrecciano in
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quindi accettata dal credente come provenientegli da un Volere superiore, divino, non fatale né insito nelle cose, ma personale, pienamente consapevole
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Ora la coscienza che accetta questo Volere divino, questa unità dei voleri umani in esso, questo orientamento del proprio essere verso un termine
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Ma come l'uomo andrà verso questo Volere divino, come si uniformerà ad esso e si metterà in rapporto diretto e personale con esso? Innanzi a tutto il
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prefissile. Ed il lavoro, in questi rapidi momenti di vita interna, non ci mancherà certo: il nostro volere vivrà in essi la vita d'un lungo spazio
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turbare i piani d'un divino volere che chiamava l'uomo alla gloria della vita piena; mentre il bene, la liberazione, il possesso intiero della nostra anima
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si viene poi attuando, arricchendo e quasi intierando nel processo delle sue operazioni spirituali, sentire, sapere, volere; e ad ogni momento della
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che sentiamo venirci da fuori, penetrar nel nostro essere pel contatto vivo di un volere invisibile e benefico, il quale contatto è appunto la grazia
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un volere al quale non sfugga nessuno sin dei più intimi e riposti atti della coscienza può introdurre nei nostri spiriti una vera unità.
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amare e volere quel che essi hanno amato e voluto.
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unificano il loro volere e vivono come sotto il suo governo presente, riconoscono in lui il rivelatore certissimo, il salvatore, il mediatore; aderendo a
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questa l'unità dei voleri in un volere assoluto e supremo che, come è uguale principio di tutte le esistenze, così è uguale norma etica di tutte le
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diritto di proprietà individuale, a mettere tutta la loro vita a disposizione di un volere collettivo e d'una autorità liberamente costituita e
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rapporto religioso, e riposa non solo su prestazioni mutue ma su di un intimo assenso di voleri nel bene, sulla trasformazione del volere umano
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, per l'unione a Dio mediante la grazia ricevuta da lui ed espressa nel volere buono, nell'atto della carità, alcuno appartenga già alla comunione dei
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libertà della coscienza umana e quasi tirannico; ed alcuni genitori cominciano a non volere che i loro bambini siano battezzati, ed anche ad
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, pensare che la fede, divisa dalle opere, precisa dalle profonde origini dei volere e della vita, si va estinguendo nei più, e raccogliersi nei cenacoli
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quanto lontano la grande maggioranza dei cristiani rimanga dalla santità, che è caratterizzata appunto dal fissarsi del volere in Dio e nel bene, e dal
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se talora sentono sorgere dal fondo di questa tendenze o affetti ripugnanti a quella pace serena e al dominio del volere, e se questi li inducono ad
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scuopre; e tale dolore e rimpianto è misurato, nel suo valore etico, dai suoi moventi e, nella sua efficacia, dalla intensità del volere positivo che detta
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ha potuto quindi accettarlo come materia sufficiente nell'atto morale del colpevole che invoca il perdono di lei e del Volere divino; l'opera di questo
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Immerse e temprate in questo volere misterioso le anime cercano e vogliono il bene per sé stesso; e la coscienza sorge, appoggiata a motivi perenni e
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forme senza contenuto, essa sostituisce il Volere divino, assoluto e personale, che è appunto il volere del bene, di ogni bene, e del bene per sé stesso
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rappresentazioni, grevi ore di fantasmi grossolani, cadono, ma il volere rimane, rimane quello di prima, con i suoi affetti, con i suoi odii, con le
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amori, la irrequietezza dei più profondi stati d'animo; sui quali, come su argilla cedevole, nessuna fortezza di carattere e santità di volere può
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principio onde proviene l'unità della fede e l'unità del volere.
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comune convergere degli uomini verso il volere pieno e paterno del bene; vi dissi come questa unità è misurata dallo sforzo della coscienza che va
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contingenze della storia, perché è l'assoluto delle coscienze religiose, è la rivelazione perfettamente traslucida della parola e del volere del Padre
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di cupidigie e di dissensi fraterni, associ le anime nell'unità del volere e nella solidarietà dello sforzo verso il regno di Dio. Questa unità dei
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Ogni momento della coscienza, ogni atto del nostro volere, ogni mossa in avanti di questa spontaneità consapevole che si manifesta nell'azione
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concrete e passeggere di questa, da un volere supremo ed universale di bene che è in fondo a tutte le cose e che chiede il consenso e l'accordo del
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traiettoria della vita di prova che è questa nostra esistenza terrena, il suo valore morale, l'assenso o la riprovazione del volere supremo che è legge e
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, nelle accumulazioni di tendenze di vedute di abitudini di atteggiamenti di volere che costituiranno allora nella sua pienezza la nostra coscienza morale
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sua ampiezza, manifestandoci il volere del Padre datoci a compiere con la vita, ed il volere col quale noi venimmo via via rispondendo a quell'appello
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E questo atteggiamento del volere sarà, come io vi diceva, il compendio di tutta la vita passata nel tempo; il residuo utile di tutta la nostra
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volontà, nel campo delle volontà pure e delle realtà spirituali; e il Volere divino assoluto perenne di bene sarà la misura applicate al nostro volere, il
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operare pensando al valore etico delle nostre azioni ed alle responsabilità che noi contraiamo con esse dinanzi al Volere divino, cui non è dato sfuggire
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giustizia, affermarla vigorosamente, combattere per essa, e l'intensità dell'amore è misurata dall'intensità del volere. Desiderare Dio è volere il bene
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volere di bene, come soffrano nell'aspettare noi non sappiamo. E vi sono poi quelli la cui posizione morale nell'eternità non risulta da un atto del loro
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nostro volere con la volontà prima ed assoluta. La contemplazione estetica, il colloquio amoroso, l'espansione sentimentale, se usate nei modi debiti
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liberati dalla tentazione e dal male; e il chiedere è volere e il volere è fare, ma volere e fare insieme con Dio.
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! Tutto ciò non è certamente il volere che voi chiedete si compia. E la società che vi circonda, nella quale si esercita ogni giorno il vostro volere e
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tali beni senza tuttavia associare il nome di Dio alle loro opere, ma per un semplice sentimento umano. Ora il volere di Dio, che voi dite nel Pater
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, può questa vostra coscienza dire, rimanendo ciò che essa è: Padre nostro, sia compiuto il tuo volere? È il volere di Dio che essa compie?
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III. Così, signori, la carità, il volere buono, vi apparisce come il punto centrale della nostra vita religiosa nel cristianesimo e come la molla
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divinificazione del nostro essere, del nostro volere, l'arricchimento spirituale della nostra vita interiore nel compimento e nel possesso del bene
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tutti gli uomini egualmente; e cosi le volontà individuali, uniformandosi al volere primo ed universale, perdono le asprezze delle opposizioni ed
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s'intendono; il modo di volere e di fare il bene altrui può essere qualche volta o parerci imperfetto od inefficace; ma sin delle monache più rinserrate
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creduti come di norme della vita, quell'abbandono per cui appunto la fede è “sostanza di cose sperate”, ossia principio di speranza e di volere
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sarebbe in essi? Che cosa volere fra tanti oggetti del mio desiderio, e perché? Fra tante volontà diverse e discordi, con quali stringere lega e
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