La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi
possedere la sua vita, che il suo pensiero individuale non può fare la luce sui misteri e sui problemi dell'esistenza, e quindi attacca la sua vita
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sua coscienza
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tanto che, seguendo la sua parola, in nessuna contingenza della vita noi possiamo essere incerti sul da fare; tanto, che quella sua voce accolta
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sua nella storia religiosa dell'umanità e per il numero di anime che l'hanno accettata e seguita e per le esperienze collettive che ne hanno provato
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dallo spirito che le vive, che raccoglie su di esse la sua attenzione, che fa convergere verso quelle il flusso delle sue interne rappresentazioni, che
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cristianesimo, e mettetevi — soli e silenziosi — innanzi al rivelatore e alla sua parola. 1. Nessuna religione ha più vigorosamente richiamato l'uomo alla sua
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nostro proprio essere, distinto dalle cose e dal mondo esterno, autonomo nell'azione sua, capace di scelta, padrone dei suoi atti e quindi anche dei
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fortemente voluto dà alla vita una certa unità di indirizzo; ma, secondo che quello scopo è più o meno alto od intimo, lascia fuori della sua traccia una
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può parere, come non parve a D. Abbondio, il miglior mezzo per far la sua via fra i violenti e gli astuti, od anche solo per vivere in pace.
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valore e la direzione morale. L'anima che ha raggiunto la coscienza della sua vita vera, che teme di esser dai piaceri fugaci del senso distratta dalle
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, affrontarla là dove essa aveva la sua sede e tutte le sue forze, a Gerusalemme; e alcune pagine dei sinottici esprimono meravigliosamente l'ira intensa con la
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quella che fu la sua vittoria.
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scientifico. Ma il problema della coscienza, della vita interiore, dei valori spirituali, trascurato per qualche tempo, risorge esso stesso in tutta la sua
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talora allontanata dal nostro cuore ed abbiamo illanguidito il suono della sua parola nelle anime; solenne rimane, ma troppo spesso dimenticato, l'esempio
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rappresentazioni di consuetudini di norme trasmessegli dalla società; egli diviene ciò che il mondo circostante lo fa; e se con la sua coscienza
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della sua attività morale, per poter poi più facilmente giudicare le direzioni di questa e vedere dove la religione si inserisca, diremmo quasi, in
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un certo numero di atti sociali con i quali l'individuo afferma la sua adesione alla società e la sua vita in essa, e questa compie normalmente la sua
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Ma, pel fatto stesso che questa comunione spirituale tende di natura sua e per l'istituzione del Cristo ad esprimersi in certi atti e rapporti
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altri per la via della sua futura vita libera religiosa, allo stesso modo che da altri ancora, per altre vie, è stato iscritto cittadino, introdotto
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portato a considerare le cose che cadono sotto la sua esperienza, e quelle anche delle quali egli ha un più o meno vago sentore, come un circolo del
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Colui al quale le mani venivano imposte entrava a far parte della comunità, non perché solo allora ricevesse la sua parte dei beni spirituali dei
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svolge; e quindi, in ogni cristiano, la necessità di coinvolgere in misura più o meno larga la società alla quale egli appartiene nel processo della sua
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penetrato dello spirito e, quasi, dell'anima dell'istituzione sua, ossia della società cristiana alla quale appartiene; poiché solo in questa società si
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Ogni cristiano è quindi nella necessità di appartenere a una Chiesa, per compiere in sé lo spirito della sua vocazione; questa chiesa svolge nella
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quali ne hanno in custodia il fragile corpo, alla sua vocazione religiosa, nella cresima è necessario che una volontà personale, nutrita già di fede e
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l'innanzi puramente ricevuto dal di fuori, operando poi nella profondità della sua coscienza che comincia ad aprirsi, diviene principio di interni moti
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Per la prima volta forse dacché il cattolicismo ebbe conquistata la civiltà pagana, non più questa o quella sua dottrina, questo o quel suo diritto
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Basta una elementare riflessione interiore perché l'uomo, entrando in comunione, per via delle rappresentazioni del mondo esterno nella sua anima e
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piena espressione simbolica della sua vita, il centro, figurativo insieme ed effettuale, di questa.
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grande cattedrale; si raccolgono, per famiglie religiose, ognuno nella sua parrocchia, intorno al suo sacerdote; recitano preghiere, ascoltano la voce
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banchetto amore, come dice il greco con una sola parola: agàpe. Il padre non vuole alla sua mensa i figli, l'uno dopo l'altro, soli e dispersi, con l'odio e
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E ci occorse allora di esaminare nei limiti concessici il processo che segue la coscienza nella sua trasformazione morale e religiosa, per la quale
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sua: la Chiesa ha molto osato, affidando a dei suoi la responsabilità di questo divino ufficio: essa sapeva tuttavia di poter osare, certa che le
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pensarci giammai: può lasciar tutto e chiudersi in un deserto per mutar tutta la sua vita in preparazione ad essa e può anche dichiarare, con quel tale
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esso è posto, poiché lo Spirito vivente la porta a riconoscere in esso sé stessa, la sua fede antica, che si riflette diversamente nelle cose che mutano
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dichiaravano di agire nel nome del Cristo e della sua Chiesa smentì e fece invisi agli uomini la testimonianza di opere di odio e di cupidigia
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società esterna e visibile, la Chiesa, nel provvedere alla sua organizzazione amministrativa ed attività sociale, dispone via via diversamente, secondo le
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nostro spirito, e l'apparire di questo a sé stesso non più nel riflesso dei fenomeni dello spirito e delle cose, ma direttamente, nella sua essenza
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sua ampiezza, manifestandoci il volere del Padre datoci a compiere con la vita, ed il volere col quale noi venimmo via via rispondendo a quell'appello
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E pensare al giudizio universale vuol dire ricordarsi che ognuno di noi ha nella vita una sua piccola parte da compiere, in un disegno più vasto, cui
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agli occhi del pensiero religioso l'anima dei singoli uomini, le sue aspirazioni, la sua vita interiore acquistano, col profetismo e nelle prove dolorose
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venuti perdendo importanza a tal segno che oggi è assai difficile trovare un cristiano di cui si possa dire: il pensiero più assiduo della sua mente, la
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figurazioni sempre nuove, in tutte le pagine del Vangelo, che ebbero la conferma suprema, dichiarata dal Cristo medesimo, che disse di porre l'anima sua per
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Ora io so che tutto ciò non è vero e vorrei mostrarvelo, presentandovi il cristianesimo nella sua vera luce: e mostrandovi nel fatto come ciò che voi
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dal Cristo, per tornargli invece più vicino quando il precetto di lui gli sarà rivelato, da altri cristiani, in tutta la sua pienezza.
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pezzente: ogni forma di dolore, di povertà spirituale o morale o economica, ogni errore ed ogni colpa è oggetto non soltanto della sua pietà, ma di una
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Poiché, qualunque dottrina si voglia tenere sulla società umana e sulla sua natura, è evidente che la sede prima ed ovvia di questo precetto e di
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la pena di viverla, si è fatto una intuizione generale del mondo e dell'essere. Ed eccolo all'opera; pieno di quella sua certezza, egli agisce. Come
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Quando lo scienziato vi dice che egli con la sua scienza ha trovato una risposta agli enigmi del mondo, ridetegli in viso; la sua scienza è una cosa
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desiderio che nascondeva già l'adesione della sua anima ad una risposta piuttosto che all'altra; ed anche oggi che dice di sapere, negli effetti e
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