La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi
Così s'è fatto per la religione; e spiegandone le forme più evolute e perfette come trasformazioni delle meno perfette e come funzioni di elementi
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dinanzi alla religione è mutato. Dall'una parte fu facile osservare che molti di coloro i quali accettano, non solo i dommi e le definizioni della
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natura e l'ingenua fiducia nell'imaginazione creatrice diedero alle vicende naturali una interpretazione antropomorfica. E certo la religione fu anche
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triste destino. Mentre i giovani figli d'Italia si precipitano verso i nostri istituti di educazione secondaria numerosissimi, scuole di religione
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colpa, delle fallaci parvenze della vita esteriore! La religione, e assai più che ogni altra religione il cristianesimo, è dunque la ricerca, la conquista
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VI. Né importa ora ricercare se la religione sia rappresentazione intellettuale o sentimento o volere: noi avremo largo campo di vedere come queste
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Questo, o signori, per rivolgere ed esaminare che facciate la sostanza del nostro atto religioso, il valore e il significato dalla religione. Non in
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reso tale dalla religione.
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all'essere umano dà la religione, io penso, e ve l'ho detto, che non convenga arrestarlo a mezza via, venire a comode transazioni, dare alla religione una
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II. La religione esige innanzi tutto da noi quella che S. Paolo chiamava sobrietà. Quando il bene spirituale diviene norma e misura degli atti della
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nostre giovani generazioni tanta vita e possanza e gioia spirituale, il concorso della religione debba essere accettato e cercato con infinita
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VII. Ma, e di qui noi possiamo togliere un insegnamento morale, utilissimo oggi, la religione non ci chiede se non ciò che è necessario, dato che noi
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E come alta e definitiva! Il mosaimo era un complicatissimo intreccio di atti e di riti esterni, e Gesù, d'un tratto, richiama la religione
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VII. La storia di Gesù non può essere intesa, se staccata dalla storia del suo popolo e della religione di Davide e dei profeti. La evoluzione
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quali esso apparisce nella natura sua come fatto d'indole eminentemente sociale. La religione colloca l'uomo al suo posto nel mondo delle realtà in sé ed
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II. E all'analisi interiore del fatto religioso, all'ontogenesi di esso, risponde l'analisi storica, la filogenesi. La religione ci si presenta
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religione, principio primo della vita delle coscienze, è il fatto più intimamente e profondamente sociale.
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della sua attività morale, per poter poi più facilmente giudicare le direzioni di questa e vedere dove la religione si inserisca, diremmo quasi, in
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VI. Società, adunque, la religione; e società più particolarmente il cristianesimo. Quindi principii comuni, una norma fissa della fede e della vita
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l'attività spirituale dell'uomo, proclamasse la religione affare privato, per aprirsi la via a combatterla come società e fatto collettivo, la vita di
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organismo fisico e come coscienza. Questa educazione è anzi, nella vita religiosa, tanto più necessaria in quanto la religione tende a introdurre nel
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allora seriamente e seriamente praticato, sia nella difesa della religione e nella professione aperta di essa dinanzi ai persecutori, erano espressi
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; e pensano, ed a ragione, che i nostri cattolici sono vili; e pensano, a torto, che il cattolicismo è religione di timidi e di vili.
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, scalda ed affina e fonde le coscienze, le pasce e le inebria dell'occulto e possente elemento spirituale della loro vita, culmina la religione cristiana
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Da ciò apparisce evidente come una religione la quale, imponendo ai seguaci doveri gravi di astinenze e di opere positive, non tenesse poi conto del
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Ma questa speculazione e questa credenza soggettiva ci si presentano, fuori d'una religione positiva, come soggetto a molteplici disputazioni ed
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religione; e che da questa proceda ed intorno a questa si raccolga l'educazione dell'uomo o della civiltà umana ad un concetto elevato o spirituale — e
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La religione ci è indicata come una vera società di fratelli in cui il Padre, e l'amore di Lui, diviene vincolo che tolga gradualmente ogni asprezza
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IV. Fu definita da alcuni la religione come reazione totale della coscienza all'esperienza esteriore. Certo nella vita che ci circonda, nel corso
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religioso della vita e dell'universo, le quali tuttavia, per pregiudizi intellettuali o morali, si tengono lontane dalla religione positiva. Se Dio
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e del Cristo: e chiede alla scienza una religione, una morale, una società nuova.
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religione?
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religione, per colpa dell'intolleranza e dell'esclusivismo nostro, tante forze vive che o da essa, per vie nascoste, procedono o con essa potrebbero benissimo
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darci, con la visione generale delle ragioni e del valore dell'essere, che la carità regola, e per essa e con essa regola la religione; la quale
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VII. Voi potete ora, signori, dopo quel che vi ho detto, giudicare facilmente quale sia il valore della religione il cui precetto primo e
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Ma dunque che religione è questa vostra, della quale tante cose hanno maggiore importanza, alla quale tante preoccupazioni sottraggono l'anima, per
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Alcuni di voi non hanno forse sinceramente aderito né al cristianesimo né ad alcuna altra religione. Ma con ciò essi non sono riusciti a sopprimere i
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vi varrebbe nulla guadagnare il mondo universo se l'anima vostra debba patirne danno. Questa religione vuol così rivelare voi a voi stessi
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religione da voi professata. È dovere di sincerità verso la coscienza vostra e verso lo Spirito del quale vi dichiaraste figli: mentire al quale è la
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IV. Di questi cristiani, la cui vita non rende una soddisfacente testimonianza al valore morale della religione da essi professata, ve ne saranno
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uno spirito vivo di religione. Sicché molti si dicono oggi e si credono cattolici ai quali forse manca persino ciò che in ogni vita religiosa è
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unificazione, e lo sforzo si attenua o si arresta se ad esso manchi sempre nuovo alimento."Vedi, nel volumetto" Sostene Gelli, Psicologia della religione
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popolo i servigii che essa è chiamata a rendergli, anche nel campo della giustizia e della dignità umana, e sinché la religione potrà essere ad esso
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d'uomini e di luoghi speciali, rendere testimonianza a questo spirito di associazione di menti di anime di vita collettiva che la religione cristiana ha
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Religiosità e religione.
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religione parve pregio di menti elevato o di caratteri forti: trascuranza e disprezzo che discendendo lentamente negli strati sociali sono giunti oggi
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Il primo motivo, sicuramente, è la eccessiva importanza data a ciò che nella religione è esteriore o formale.
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forme più larvate, così comuni. Il fariseo, ed in genere l'uomo pel quale la religione non è innanzi tutto questo amore vivo e pratico del bene, non
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questa associazione — con il disprezzo del prossimo, con l'orgoglio e l'egoismo spirituale; la religione materializzata diviene oggetto di peso e
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Così, mentre gliuni facevano consistere la religione nelle formule e nei dettagli del rito, gli altri credevano, combattendo questo esteriorismo
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