La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi
sogno, un amuleto e un feticcio. Noi non faremo, né questa sera né in seguito, di tali vani tentativi: la coscienza nostra umana sta dinanzi a noi e
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No, vi ho già detto; solo, alla fede nel Cristo e nella società universale e perenne dei cattolici essi ne sostituiscono un'altra; la fede nelle
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cerchiamo; e se anche tante larve di fede si dissolveranno, a questa analisi del valore della fede nella vita, né la chiesa né le anime, che non vivono di
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, prepara l'anima a riceverli, ne fa un vincolo d'unione presente fra la divina virtù che ci si comunica per essi e lo spirito alacre e pronto a riceverla
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Come spesso l'anima nostra si avvicina e partecipa ad essi distratta ed inconsapevole e non ne diviene in nulla migliore! E quanta parte della nostra
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raccoglie dal mondo esterno le imagini e le voci degli uomini edelle cose, se ne forma come un suo mondo di rappresentazioni nel quale si muove, agitato e
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vasta di oggetti. Ma la cultura moderna, che ha acuito con ciò stesso in tante anime il problema morale, non ha saputo, con ha potuto, non sa né può
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VI. Né importa ora ricercare se la religione sia rappresentazione intellettuale o sentimento o volere: noi avremo largo campo di vedere come queste
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purtroppo non ne vediamo intorno a noi e non ne riconosciamo alla virtù misteriosa e potente del gesto e della parola. Ora di tutte le forze che possono
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In tutte le accuse contro la morale cristiana solo una cosa è vera; ed è che né la scienza né il dritto né la pratica della vita possono elevarsi ad
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I. Io vi ho parlato sino ad oggi, signori, d'un ideale religioso che non è né mio né nuovo; lo avrò difettosamente inteso e male espresso; ma
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, l'esponente collettivo di essa. L'ideale cristiano deve essere spirituale, direi quasi intensive non estensivo; il concetto della felicità non può né
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spirituale; in casa non ne hanno l'imagine, benché abbiano quella di S. Espedito e della Madonna di Pompei; in Chiesa non pensano di lui ma vanno
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coscienza, Maestro dolce ed amato! Come scialba e fredda e volgare è l'arte che ce ne presenta la figura! Come stantia e convenzionale, spesso, la
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sempre come fatto collettivo, il proselitismo ne è la prima e più spontanea conseguenza. Nelle società antiche gli elementi della vita sociale e le forze
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quali ne hanno in custodia il fragile corpo, alla sua vocazione religiosa, nella cresima è necessario che una volontà personale, nutrita già di fede e
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Abbiamo veduto costituita, ne' suoi vari elementi di vita spirituale, la società dei fedeli; un passo ancora, un altro rito, e noi coglieremo la
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intieramente la stessa. Né i cristiani dicono, né del resto sarebbe serio dire, che del pane sull'altare non v'è più nulla, ma un potere più alto, una
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col dispetto nel cuore: tutti egli li ama con uguale amore, non l'uno sì e l'altro no, né l'uno più che l'altro, tutti li convoca intorno a sé, come
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arricchisce, al sepolcro che ne segnalerà il nome fastosamente, all'eredità di affetti e di gloria; ombre del sogno; vanità postume che pure son
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È fatale, veramente, questo dissidio fra la vita e la morte? E la più umana e prudente condotta dinanzi a questa sarebbe di coloro che ne scacciano
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consorzio di tutta la vita, è fusione piena di mezzi, di stato economico e sociale, di fini; né essa rimane società di due, ma é integrata, normalmente
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e di bontà, coloro che ne escono portano al matrimonio elementi inassimilabili, inetti alla fusione di due cuori, debolezze insanabili, energie
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A chi ci rivolgeremo, signori, per avere delle donne che sappiano molto e che amino intensamente, che non credano l'ignoranza nemica della grazia, né
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oggi, di qua come di là dai confini di essa, ne intorbidano nelle coscienze il concetto e l'azione. Fra queste, le più delicate e importanti sono forse
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una organizzazione che è insieme la più antica, la più vasta e la più solida di quante oggi ne esistano.
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sono confidenti, consiglieri, amici, sanno a nome tutti i loro, ad uno ad uno, li ebbero allievi, ne conoscono i più intimi pensieri, le colpe e le
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siamo dei ministri di culto, dei professionisti del rito. Noi non permutiamo beni esterni, né servigii che si pagano. Sui beneficii dei cui redditi il
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politici e i grossi benefici, non danno più vocazioni? Perché le classi medie, la borghesia operosa che ha fatto l'Europa moderna, ne danno sì poche
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fermo convincimento e il coraggio audace le promuovono e le fanno crescere; né può dare la ricchezza e i tesori della vita se non l'anima che ne ribocca.
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alla legge sono molte, e spesso velate e sottili così che esse sfuggono a coscienze non molte operose né sollecite.
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notoriamente se ne rendono rei, o esigendo servigi non strettamente necessarii in quel giorno stesso: come ad es., coloro che non saprebbero
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assidue necessità della vita; e tale condizione di cose dura ancora, del resto, in molte parti d'Italia. La colpa di ciò, tolta la parte che ne ricade
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sacerdoti fedeli e operosi, pastori e non lupi né cani muti.
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pieno diritto alle comunità dei fedeli e che i sacerdoti, anche quando ne abbiano l'amministrazione senza controllo, prelevato che abbiano il
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chiesa terrena; non ha confini di tempo e di spazio, poiché né l'uno né l'altro misura l'attività spirituale; ma raccoglie e stringe ugualmente tutti
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alcuni credono, l'irrazionale e il senza motivo, né è data solo dalla sproporzione fra l'atto nostro deliberato ed i motivi di esso presenti alla
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, che si appoggia talora su ignote proprietà ed irradiazioni della materia vivente, ma che né ci ha portato né forse ci porterà mai una parola certa da
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Ma ciò non è né logico né cristiano. Non è logico, poiché non conviene scambiare i segni con la cosa significata, la luna nel pozzo con la luna che è
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volere personale, perché non ebbero modo né tempo di porlo, né dall'ingresso nella solidarietà delle anime viventi in Dio, perché non furono aggregate
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Alcuni di voi non hanno forse sinceramente aderito né al cristianesimo né ad alcuna altra religione. Ma con ciò essi non sono riusciti a sopprimere i
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seguaci del Cristo vi sono anche oggi: e ve ne sono, anche non ricorrendo a queste più alte ed eroiche manifestazioni di amore fraterno, dei più umili in
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affidato alla bontà di essi perché se lo dividano, così che ne risulti la maggior possibile somma di utilità e di vantaggi: dove gli uni colgono
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né la legge può o sa introdurre un'equa valutazione del dovere reciproco né la solidarietà trova animi sufficientemente preparati, all'amore fraterno
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II. Questo dovere di esser buoni sempre e con tutti, di passare nella vita facendo bene, è il dovere stesso fondamentale del cristianesimo ne
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L'arte e la pietà sono scesi talora a trovarli nelle suburre: ma come poco se ne occupano i nostri cristiani!
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Noi tuttavia non percorreremo né l'una via né l'altra, appunto perché l'una e l'altra sono le vie degli apologisti; e prenderemo della fede non
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definizione, essa si è imposta di non occuparsi che di ciò che è oggetto di constatazione e di controllo; ciò che non può essere né pesato né misurato
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l'evidenza delle soluzioni date agli ardui problemi della vita, sorridete, ma che non se ne avvegga. Egli sapeva prima di cercare, ed ha frugato diretto da un
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Comunque, voi — qualunque sia la vostra professione — avete una fede. Se dite che Dio non c'è e l'anima non c'è, non è già che voi ne sappiate
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