La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi
quali ci appariscano come religiose: e così chi cercava il senso della religione non si è trovato più fra mano che 1'eco d'una folgore, 1'ombra d'un
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chi e perché questa soggezione del suo essere ad una norma superiore gli è imposta: e poiché la vita, come egli bene sente, non ha valore, se
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fa che una coscienza umana, quali che siano d'altra parte la sua fede e il suo rito, sia una coscienza religiosa: a chi non l'ha, inutilmente
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confonde la vista. Il cattolicismo è una vita, e solo chi lo vive l'intende appieno e la vita e lo sviluppo di essa è il criterio, riflesso e mediato
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normale; la bellezza e la santità della legge evangelica, nelle sue più pure e profonde espressioni, non è chi non possa essere indotto ad apprezzare: da
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compagne, che poi non sanno chi fosse Maria e non hanno per essa un pensiero affettuoso! e di vedere i nostri fanciulli, alla stessa età, bere avidi nella
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quel che sono A, B, C;» a chi non occorre ogni giorno di pronunziare entro sé giudizii uguali a questi o simili?
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Come è penoso, per chi ha un poco acquistato coscienza di sé medesimo, questo dover assai spesso assistere, quasi impotenti, quando non si è capaci
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E io penso — e spero di avervi consenzienti in questa mia opinione — che, agli occhi di chi giudichi serenamente, questa severità del precetto
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in un senso o nell'altro, dovute alla storia delle idee filosofiche e della cultura. Chi disse al Cristo
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Ma chi troverà la misura perfetta in queste gioie del senso e della vita terrena? E quando tanti fanno di esse quasi il loro scopo ultimo e soffocano
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atto le attitudini umane al bene, ma non possono trasformarsi in ideali separati: chi cerca l'una cosa o l'altra più intensamente perde di vista
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in piccola parte la realtà della storia e la vita delle anime, e poco vi discerne chi vuole curiosamente ficcar lo viso a fondo.
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della morte è seguito dal racconto della resurrezione; né il racconto è leggenda, poiché prima lo ha accolto chi lo narra; poté alcuno dubitare della
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Veramente, da quando Cristo non è più visibile sulla terra, le anime lo hanno sentito, in sé ed accanto a sé. Per chi non ne ha questo senso vivo
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anela e si volge, per un senso intimo di bisogni varii, a chi od a ciò che da fuori deve venire in noi per appagarci e divenire noi stessi.
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fedeli senza avere ricevuto il battesimo; egli possiede Dio, perché è nella carità, e chi possiede Dio è per ciò stesso nell'unità delle anime il cui
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si esce dalla cerchia di chi, o di ciò che, ci giovi, e si incontri l'affermazione di un dritto eguale al nostro, dinanzi al quale la nostra pretesa
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divina assimilazione, se esse vogliono conquistare e possedere la vita. «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna».
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quegli atti cioè che l'uomo pone a vantaggio di altri; e tanto maggiore è la virtù dell'atto e l'eroismo, quanto più sparisce in chi lo compie la
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si temeva della sincerità di chi, perdonato e salvato dal naufragio spirituale una volta e due, tornasse alla colpa; e si pensava che pericoloso per i
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della differenza e dell'antitesi che è nei vari stati d'animo; se chi ieri cadde e sente oggi il male di quell'essere caduto non scruta nella sua
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V. Tuttavia conviene guardarsi dell'esagerare. Riporre nel timore le basi stesse del pentimento cristiano è innanzi tutto un grosso errore. Chi
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dover essere la più perfetta espressione dell'etica di chi non vuole averne altra che il proprio gusto, l'equivalente pratico del nietzchismo e
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egli non aveva il convincimento filosofico della vita di là, la vita sobria e pura, il distacco dalle cose che è triste lasciare a chi troppo appoggiò
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: atteggiamento che può anche essere fuori della nostra consapevolezza, in quell'attimo, come avviene in chi ha perduto innanzi di morire la conoscenza
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E chi saprebbe poi, a questi che hanno un tale concetto della vita e della morte, dire, quando essi piangono, le parole del conforto e della speranza
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lasciano in chi vi passò tracce di debolezza spirituale, suggestioni di colpa, illusioni pericolose, se non preparano alle anime ricche riserve di grazia
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A chi ci rivolgeremo, signori, per avere delle donne che sappiano molto e che amino intensamente, che non credano l'ignoranza nemica della grazia, né
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, nella comunione delle anime cristiane, nutrite di fede e di amore, qui è la Chiesa; e la ignora o la fraintende chi la cerca nel fragore delle lotte
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velo, nella Chiesa, a chi è penetrato nell'anima e nello spirito di essa, a chi è messo da questa in contatto con ciò che non muta; poiché le dottrine di
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gittare nel silenzio dello spirito la domanda: chi c'è di là? chi mi risponde? chi mi aspetta?
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desolante per chi volesse ancora sperarne oracoli dell'al di là, la volgarità insanabile dei medii, la inanità delle risposte date dai supposti
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Lui trova quel che cerca chi cerca più luce, più forza, più vita.
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coltivare in sé i pregiudizi intellettuali contro il cristianesimo: ma sarebbe ingiusto e falso pensare che questo sia sempre il caso, per chi è lontano da
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VI. Signori, chi non tenesse conto che di ciò che intorno alla natura di Dio ed ai nostri doveri verso Lui è contenuto nella nostra rivelazione o
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catechistico, essi non ritengono che le frasi, vuote di significato od associate a chi sa quali imagini grossolane offertici dalla Chiesa perché le idee che
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chi non è al simile suo ciò che è un fratello al fratello, molto meno sarà chi nel simile vede non già un fratello né un uguale, ma una vittima da
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diversamente delle vie segrete e profonde del cristianesimo nella storia e nel governo dei costumi dei popoli cristiani. Vi fu chi osservò che la
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nostra vita religiosa, 1'essere essa divenuta gretta, fiacca, incerta, inerte. Non vuole il bene nel cristianesimo chi lo cerca solo por sé, non odia il
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Chi invece, arrestandosi a considerare gli effetti e gli aspetti sociali dell'ingiustizia umana, e quella che nella società nostra potrebbe esser
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Chi oggi non sa discernere, nella virtù che ha la vita religiosa nel cristianesimo di avvicinare le anime ed affinare le asprezze individuali ed
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chi la dà, più che l'animo largo e generoso, una transazione della coscienza riparante al mal tolto o al mal conservato, o un sottile stimolo di vanità
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pur sempre lo stesso, l'animo di chi vede in ogni uomo un figlio del Padre comune che è nei cieli, una vita da redimere dal male e da assicurare ai
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misura; e chi ha accumulato digiuni, rosari, indulgenze disprezza colui che ne è povero, con un sentimento simile a quello di chi ha il granaio pieno per
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sono soccorse come per una spontanea estensione dell'egoismo di chi vede e vuole allontanare non tanto le pene altrui quanto l'impressione penosa
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spesso impudicamente e talora velate con orgoglioso riserbo o con timidezza, esse offrono all'attività di chi ama il bene e lotta contro il male un
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intorno a voi, nella società nella quale voi vivete, invocano l'aiuto vostro. Noi siamo soliti guardare a chi è o ci sembra essere più alto di noi
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, a chi guardi solo l'esteriore delle cose e prescinda dallo spirito imponderabile ed invisibile che penetra sempre meglio l'essere delle cose e
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suo scopo, io ho bisogno pure d'una norma che mi guidi nella scelta alla quale ogni momento il mio spirito è chiamato. Chi sono? di dove vengo? che
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