Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La stampa quotidiana e la cultura generale

402217
Averri, Paolo 50 occorrenze
  • 1900
  • Averri, La stampa quotidiana e la cultura generale, Roma, Società Italiana Cattolica di Cultura, 1900, IV-70.
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La stampa quotidiana e la cultura generale

essere uno studio accurato ed intiero: sono sintesi rapide e fugaci in un terreno quasi ancora non esplorato, e nel quale quindi nessun lavoro fatto da

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da una parte attiva e direttiva di esso ne indica e trasmette i costumi, gl'ideali religiosi e politici, le volizioni; quello il quale segue, riflette

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Parigi — l'articolo di fondo, il quale è una cosa tanto diversa dal leading article de' migliori giornali inglesi; è per lo più un articolo serio ed

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: poiché il lettore non cerca mai nel giornale un pensiero superiore, al quale esso abbia da apprendere, ma l'espressione nitida e lusingatrice del proprio

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classe sociale distinta, alla quale il popolo guardava con riverenza.

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certi fenomeni determinati e nella quale la forma assume quindi, di fronte al contenuto, una importanza tutta propria.

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specializzato nei suoi diversi rami sorvola questa larga via della cultura generale, facile, estesa, un po' vana, della quale tuttavia noi diciamo

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ripararvi, insaziabile di cose nuove e di continue ascensioni sociali, che il giornalismo, il quale vi si è propagato rapidamente e la pervade e la

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dipenda in parte da loro. Esempio tipico la questione Dreyfus, della quale nessuna altra in questi ultimi decennii è forse scesa così profondo nell'animo

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subirla, la quale conduce non raramente, traverso a una inconscia preparazione morale, al ripetersi di quei delitti medesimi.

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La coscienza morale del mondo moderno è malata: né fa meraviglia che la esteriorità della vita quale ci apparisce ogni giorno nel giornale, lo

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. al quale una tenace ed intelligente cultura razionale potesse portarla.

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Noi abbiamo oggi ⸺ ed è notissimo ⸺ una vita pubblica sui generis, nella quale l'uomo, il cittadino, invece di occuparsi con competenza e con frutto

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domestica, il rispetto del focolare, del santuario nel quale l'uomo cresce, ama ed è amato e muore, il succo delle virtù intime e private.

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Inoltre il progresso lusingatore della civiltà moderna, il quale offre all'uomo con mezzi collettivi e quindi pubblici ed extra-familiari la

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, un'opinione fatta intorno ai più gravi problemi sociali e politici, un certo indirizzo, come si dice, proprio e costante, il quale da all'opera del

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, insomma, di norme fisse e di abitudini al quale gli uomini lo riconoscono e secondo il quale lo giudicano.

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In genere queste “concezioni, generali„ non sono in nessun luogo assorte a quella altezza umana e cristiana alla quale dovrebbero: dovunque, quando

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caratteri che noi osserviamo in Italia, e al torpore e alla bassezza della vita pubblica; nella quale le passioni e gl'interessi sovraeccitati

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di attitudini intellettuali e d'informazioni creata e mantenuta dal giornale, il quale è, usai più veramente che la élite intellettuale del Novicow, il

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In Inghilterra il Parlamento medesimo, da principio, ebbe in sospetto la stampa periodica, la quale parve ⸺ ed era certo, parzialmente, a quei tempi

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vantaggi nella conquista del potere politico da parte delle borghesia, per la quale essa aveva tanto fatto, si conquistò quasi dappertutto una relativa

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del giornale è quindi determinata dalla richiesta dei lettori, la quale a sua volta dipende direttamente dalle condizioni della vita sociale.

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in piccolo un'associazione più vasta che avviene fra uomini d'uno stesso gusto e d'uno stesso vedere; ed una corrente misteriosa si forma, per la quale

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della politica economica e sociale da esso seguita. Sull'argomento delicatissimo s'è impegnata da parecchio tempo una questione alla quale tutti i

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conseguenze: che cioè il giornale è come l'organo col quale la società si forma una coscienza propria, si riflette su sé medesima e sui suoi modi di

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organo stabile e normale delle opinioni comuni, il quale attinge direttamente e continuamente al fondo medesimo della coscienza pubblica e vive per essa.

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paga, mirabile nella disinvoltura con la quale al momento opportuno compie le evoluzioni necessarie a preparare la nuova officiosità, schifosa — spesso

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⸺ senza risalire molto più addietro — a quella di oggi, e vi chiedete quale meravigliosa forza nuova abbia potuto far sparire così completamente tante

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giornale per assumere quello d'una pubblicazione periodica di propaganda, nella quale la rappresentazione del mondo e della vita è intieramente

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curiosità di popoli civili e del consumo quotidiano d'idee nuove nella vita politica ed economica, e nel quale la propaganda del bene sia fatta con la luce

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Viene quindi la polemica, mezzo potente e vivace nelle mani di chi sa servirsene, rivolta più che a convincere gli avversari — scopo il quale non si

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Proselitismo d'altra forma, del quale — dolorosamente ⸺ diamo talora l'esempio noi cattolici d'Italia, è quello che — quantunque fatto in nome di una

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umani e silenzi pietosi le esigenze vitali d'una causa così alta come la nostra, e alla quale sono legati gl'interessi supremi.di tanti.

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direzioni della coscienza pubblica: e perché l'uomo, nel quale i convincimenti politici e sociali sono frutto di una cultura e di una educazione che

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specie di grande azienda impersonale, governata con criteri di speculazione capitalistica, nella quale gli uomini servono e passano, esso segue con

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Tribuna, divenuta mezzo potentissimo di governo: così il Messaggero rappresenta il pettegolezzo volgare ed apatico del popolo romano, pel quale il

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È adunque necessario che ogni nuova condizione di cose la quale trasformi profondamente e renda più intensa la vita intellettuale dell'uomo agisca

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civiltà ⸺ l'uomo non si rappresenta che imperfettamente e con molti errori il fatto sociale che lo circonda e la norma alla quale egli assoggetta la sua

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quale ha i suoi giornali propri, può leggere il Corriere della sera o il Giorno, i giornali dei latifondisti e delle cocottes, come il latifondista e

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dell'esposizione, la ricerca della popolarità e mille altri indizi vi attestano che essi sono scritti per gente la quale legge i giornali.

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, appariscono esaminati e delineati con pochi tratti in una critica breve, dotta, serena, che li ricongiunge fugacemente alla vita la quale portò quei lavori e

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una specie di squilibrio, nelle attitudini dirette a rappresentare il pensiero, la cui causa va ricercata appunto nel giornale: squilibrio dal quale

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diritto sociale. Rappresenti esso la coscienza d'una classe, ma d'una classe sana, viva, la quale partecipi efficacemente alla produzione pubblica e senta

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Poi nel giornale cattolico, il quale, si noti bene, non è fatto puramente per difendere la verità, come potrebbe fare un'altra pubblicazione

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intellettuale della vita civile clericale romana; dalla quale ci salverà forse solo la necessità di rinnovarsi di fronte a nuove e più terribili offese che le

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indole politica e sociale: il quale risulta evidente da ciò che le vicende storiche del cattolicismo dopo il medio evo e gli istituti e le abitudini alle

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In tali condizioni di cose lo studio al quale ci accingiamo può avere il carattere di un'audace ma opportuna novità e richiamare l'attenzione di

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storici; ma ciò non le toglie quel carattere fondamentale di mezzo semplicemente rappresentativo; come la parola, della quale l'uomo si serve per

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Non importa nulla. Il mondo moderno non ha visto nulla di più comico dell'ansia con la quale tanta gente, in nome del pensiero positivo, s'affanna a

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