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A parte le affermazioni generiche, gli ordini del giorno votati o ritirati, i discorsi più o meno chiari attorno all'arduo problema della riforma
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, rimane nella sua piena efficacia aperto e pressante il problema della riforma del decentramento amministrativo-organico, delle autonomie locali e
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della vita locale. Riforma della burocrazia. Largo decentramento ottenuto anche a mezzo della collaborazione degli organismi industriali, agricoli e
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del problema della riforma della pubblica amministrazione;
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«impegna il proprio gruppo a tutelare e favorire le autonomie e libertà locali esistenti nelle terre redente e a promuovere la riforma, in senso
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popolare a proposito della riforma dei servizi pubblici;
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coscienza pubblica la necessità della riforma dell'organamento statale, sulla base di un largo decentramento fino alla costituzione amministrativa della
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- Anche a proposito della riforma delle finanze locali, il cui progetto fu presentato al governo dalla commissione reale fin dal 1920, il gruppo
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lo stato sia la più sincera espressione del volere popolare, domandiamo la riforma dell'istituto parlamentare sulla base della rappresentanza
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migliorare gli istituti stessi, cosa che non ha diretta connessione con la riforma regionale.
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per la riforma dei comuni e delle provincie, sono i seguenti:
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della commissione reale è stato quello di redigere il progetto sulla riforma dei tributi locali, sulla base dei seguenti criteri:
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semplificazione dei servizi statali, col decentramento burocratico, ma una vera riforma organica degli enti locali che dia ai comuni e alle provincie l'autonomia
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«delibera di dare larga diffusione a questi cardini di riforma organica e preparare all'uopo un'azione generale di studio e di propaganda;
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(riforma della finanza locale) o proposte (riforma delle camere di commercio), in modo da non pregiudicare il concetto fondamentale organico dell'ente
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