La nuova politica ecclesiastica
vita in Italia altro che a brevi riprese; o come un riaccendersi improvviso e fugace di vecchie passioni o come indizio malsicuro del progredire logico
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moderati sulla cui coscienza religiosa o sulle cui mire politiche (il lettore intelligente potrà assegnare i moderati che conosce all'una o all'altra delle
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effetti di questo principio, ancora immutato, che l'opera e l'influenza della Chiesa dipendano per molta parte da una partecipazione più o meno larga
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, diremo così, ecclesiastico; e ad essa, le cui ambizioni potevano parere modeste, bastava confermare o restituire questo potere ad uomini non
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dissentendo in parte dalla politica vaticana, accettano tuttavia, o per principio (e sono i clericali nerissimi rappresentati dall'Unità, dalla Difesa, dalla
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, filosofica o teologica, da opporre all'antica.
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loro discendere alle particolari conclusioni dell'indagine storico-comparativa su questo o quel tratto, e se essi debbono quindi in qualche modo
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delle maggioranze o dall'interessato controllo e patrocinio dei poteri politici.
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superati, perché, secondo la più recente concezione psicologica della vita sociale, Chiesa e Stato non debbono essere considerati come due corpi rigidi o
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loro dominio alla prevalenza di queste o quelle credenze religiose. I moderati sfruttano politicamente le credenze cattoliche; i popolari si propongono
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proprietà da parte del clero e delle comunità religiose può dar luogo a perturbazioni più o meno profonde e pericolose nella vita economica e sociale
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