La nuova politica ecclesiastica
Per quanto l'importanza degli ultimi avvenimenti riguardanti la politica ecclesiastica in Italia Le lunghe e varie agitazioni anticlericali
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rapidamente che gli uomini non sieno mutati; e, sotto l'apparenza esteriore diversa, per le necessità imposte dalle diverse circostanze, noi troveremmo
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quali criteri teorici potrebbero essere tracciate le linee di una nuova politica ecclesiastica italiana, rispondente ai più alti e vitali interessi
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Ma, per non andar troppo in lungo, ci contenteremo di prender le mosse da assai più tardi, ricordando brevemente un periodo di variazioni politiche
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Morto Leone XIII le cose mutarono; e mutarono, evidentemente, per iniziativa del Vaticano. Il primo mutamento avvertito dal pubblico parve esser
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nostro esame sarà serenamente oggettivo, poiché esso vuol delineare le caratteristiche della coscienza, non di un uomo, ma di tutta una generazione di
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conservare le sue posizioni. Quali sieno, diremo più innanzi brevemente "R. Murri"> Di un partito ed un programma radicali in Italia. Vedi parte seconda
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, diremo così, ecclesiastico; e ad essa, le cui ambizioni potevano parere modeste, bastava confermare o restituire questo potere ad uomini non
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Le candidature clericali guastarono dunque un poco la politica clericomoderata. Da una parte esse riaccesero più vivamente la passione anticlericale
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vista si lunga, e continueranno finché in essa sarà buona per rimanere al potere. Le voci, né intieramente impro¬babili né intieramente smentite
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si mostrano favorevoli a ogni tentativo di riordinare e riallacciare le file dì una organizzazione clericale politica più o meno ufficiale e
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è anche così contraria al concetto medioevale della Stato-chiesa da avere le sue prossime origini teoriche in quella recisione critica delle dottrine
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la conservazione l'educazione della fede nei popoli, furono poste sotto le sanzioni del potere civile. Di qui tutto un complesso sistema di
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Il programma di questo nuovo ghibellismo politico, dal quale è facile desumere le linee principali di una nuova ed assai diversa politica sociale, è
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La democrazia, con tutte le sue tendenze, deve apparire nefasta a quel concetto di concordia e cooperazione politico-ecclesiastica che noi abbiamo
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affratellatrice, nei conflitti sociali, di elevare, essa prima, le coscienze singole al massimo di cultura, di educazione, di personalità e responsabilità
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concetto dello Stato laico è lungi dallo spaventarli, poiché esso non significa già che le azioni umane, in qualsiasi campo, non debbano sottostare a delle
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insieme coscienza religiosa e coscienza civile, e che deve comporre le due cose nell'unità vivente dell'attività dello spirito.
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esso, in questo, le idee e gli interessi dei gruppi politici che lo hanno conquistato, nel giuoco dell'equilibrio parlamentare. Quanto ai partiti
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