La nuova politica ecclesiastica
coscienza degli italiani; e il ridestarsi di essa dà luogo ad agitazioni e crisi sulla cui portata è assai facile ingannarsi se si considerano solo
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Quella il cui atteggiamento richiama prima la nostra curiosità, è la Santa Sede. Uno studio coscienzioso dovrebbe cominciare dal ricordare qui la
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sul quale abbiamo più di una volta richiamata l'attenzione. Dopo il 1870, e sino agli ultimi anni di vita di Leone XIII, l'anticlericalismo non ebbe
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Morto Leone XIII le cose mutarono; e mutarono, evidentemente, per iniziativa del Vaticano. Il primo mutamento avvertito dal pubblico parve esser
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Il fatto è storicamente e psicologicamente ovvio e spiegabilissimo. La ferma certezza che il potere temporale od almeno il possesso di Roma, come
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è forse difficile, tanto noi giovani siamo lontani, oramai, da questa complessa mentalità; ma potremo sbrigarci dell'arduo compito con poco; il
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Ma l'ineluttabilità degli eventi storici che hanno tolto Roma ai papi è apparsa oramai al clero che ha fatto la sua educazione politica dopo il 1860
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Ma il patto, tacito e palese insieme, è, come ogni altro accordo politico, bilaterale. La Chiesa non fa questo per l'autorità dello Stato, ma per la
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La Chiesa si offriva a rassodare nelle mani di un gruppo di uomini legati elettoralmente ad essa il potere politico, per avere dei vantaggi di ordine
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Ma la medaglia ha il suo rovescio. Se gli uni acclamavano, era naturale che gli altri protestassero; e i partiti democratici corsero subito alle
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vedrebbero assai seriamente compromesso il loro potere se i clericali sottraessero ad essi l'appoggio, per non darlo che a candidature proprie. Si
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Sinchè dunque il movimento anticlericale non sia così forte da salire al governo, questa politica — tra vicende varie — sarà continuata: maalla
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Il favore evidente di «alti protettori» per i partiti popolari, nelle ultime elezioni amministrative di Roma, Queste hanno poi condotto alla nomina
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base a un accordo elettorale riguardante tutta la Lombardia) il Momento, ecc., di agire di concerto con il Vaticano e con l'autorità ecclesiastica; e
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Il principio e la tattica dell'autonomia riposano infatti sull'idea fondamentale di una separazione più netta fra politica e religione; di una più
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edelle fonti ufficiali del cattolicismo quali escono irrigidite e schematizzate dalla cultura e dai sistemi scolastici dell'età di mezzo, che è il
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I promotori del movimento autonomo, che si impernia nella Lega democratica nazionale, furono spesso accusati di una confusione nociva fra il
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Il programma di questo nuovo ghibellismo politico, dal quale è facile desumere le linee principali di una nuova ed assai diversa politica sociale, è
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e spesso tenace diffidenza, alla quale si ispirò lungo tutto il secolo XIX e si ispira anche oggi l'attivitàpolitica della Curia romana. Sicché noi
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dei singoli; tende quindi a ridurre al minimo il valore di tutto quello che è nella vita elemento esteriore formale, autoritario; a rinvigorire
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detentori di questo, cercando di ristabilire il suo mite go¬ verno nell'interno delle coscienze, di intervenire, dal fondo di queste, pacificatrice ed
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A chi brevemente riflette su questi principi, apparisce subito la profonda opposizione che è fra il programma clericale e il programma dei moderni in
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per sé stessa, incompatibile con la coazione, appunto perché essa deve essere un atto di volontà, una rivoluzione e un rinnovamento interiore. Il
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riguarda la posizione, innanzi ad esse, dello Stato e dei partiti. Il primo, in fondo. non ci interessa più per sé stesso, poiché abbiamo visto subire
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Quindi niente attività pattuita ed interessata del potere ai fini speciali di una confessione religiosa, fosse pure, questa, il cattolicismo; non
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