La nuova politica ecclesiastica
apprezzata, questo è certo che quegli avvenimenti non sono effimeri fatti di cronaca, ma indicano un malessere, una tensione di coscienze, la quale
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Si è già detto su queste pagine perché tale risveglio di interesse per la questione clericale ed ecclesiastica ci sembri buon indice e buona promessa
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Ma, per non andar troppo in lungo, ci contenteremo di prender le mosse da assai più tardi, ricordando brevemente un periodo di variazioni politiche
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In queste brevi pagine noi cercheremo di delineare l'atteggiamento dei vari gruppi e partiti politici e religiosi dinnanzi alla crisi della politica
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politica della Curia romana nelle cose d'Italia durante tutto il secolo scorso. Gli avvenimenti si sono svolti, nella seconda metà di esso, assai più
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Santa Sede non gli permetteva di rinunciare, con mossa audace ed aperta, alle rivendicazioni alle quali questa rimaneva ufficialmente fedele, in realtà
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e che governa oggi la Chiesa. Caduto così il proposito di legare alla rivendicazione di Roma la posizione e influenza politica di Roma, è sorto
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nostro esame sarà serenamente oggettivo, poiché esso vuol delineare le caratteristiche della coscienza, non di un uomo, ma di tutta una generazione di
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Il fatto è storicamente e psicologicamente ovvio e spiegabilissimo. La ferma certezza che il potere temporale od almeno il possesso di Roma, come
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sua autorità; se a questa giovasse il diminuire di quella, la linea di condotta sarebbe ben diversa, come era. appunto con Leone XIII. Quindi, in
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La Chiesa si offriva a rassodare nelle mani di un gruppo di uomini legati elettoralmente ad essa il potere politico, per avere dei vantaggi di ordine
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difese: l'interesse elettorale faceva rinascere la passione anticlericale. E ci fu un altro inconveniente che aggravò la situazione. Un certo numero di
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nelle file di una parte degli stessi moderati; dall'altra esasperarono le ambizioni politiche di questi poiché essi hanno in genere pochi elettori, e
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Il favore evidente di «alti protettori» per i partiti popolari, nelle ultime elezioni amministrative di Roma, Queste hanno poi condotto alla nomina
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, secondo le quali la Santa Sede, in trattative private con il governo, avrebbe offerto l'appoggio elettorale dei cattolici in cambio di quel che essa
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politica; e su questo fondamentale problema va nettamente delineandosi una profonda divisione fra di essi. Dall'una parte sono tutti quelli che, pur
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Il principio e la tattica dell'autonomia riposano infatti sull'idea fondamentale di una separazione più netta fra politica e religione; di una più
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Questa concezione dell'ufficio e del posto di una religione nella vita moderna apparisce così conforme allo spirito originario del cristianesimo
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la conservazione l'educazione della fede nei popoli, furono poste sotto le sanzioni del potere civile. Di qui tutto un complesso sistema di
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Il programma di questo nuovo ghibellismo politico, dal quale è facile desumere le linee principali di una nuova ed assai diversa politica sociale, è
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I promotori del movimento autonomo, che si impernia nella Lega democratica nazionale, furono spesso accusati di una confusione nociva fra il
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La democrazia, con tutte le sue tendenze, deve apparire nefasta a quel concetto di concordia e cooperazione politico-ecclesiastica che noi abbiamo
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detentori di questo, cercando di ristabilire il suo mite go¬ verno nell'interno delle coscienze, di intervenire, dal fondo di queste, pacificatrice ed
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La religione cattolica apparisce bensì ad essi come società, e società necessaria, e quindi di doverosa accettazione; ma questa accettazione è, di
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fatto di politica ecclesiastica. Mentre il primo riposa sul pernio dell'accordo fra i due poteri e tende a ristabilire questo accordo, il secondo
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Quindi niente attività pattuita ed interessata del potere ai fini speciali di una confessione religiosa, fosse pure, questa, il cattolicismo; non
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Noi possiamo ora, dopo questo esame delle questioni di politica ecclesiastica quali si offrono nella Chiesa, accennare assai brevemente a quel che
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